Home > C’è stanno a piglia per.....i fondelli!
Morto il quarto operaio, Si tratta di Leonard Shehu, di
nazionalità albanese: tre mesi fa anche lui era stato avvolto dalle fiamme
È la quarta vittima in dello scoppio del 4 novembre scorso all’Eureco di Paderno Dugnano. L’operaio albanese, che aveva compiuto 38 anni durante il ricovero all’ospedale milanese Niguarda, segue a
distanza di alcune settimane gli altri tre colleghi avvolti dalle fiamme
nell’incidente dietro ai cancelli di via Mazzini 101, dove si stoccavano
rifiuti pericolosi. Il 18 gennaio era stata la volta di Salvatore Catalano,
il custode 55enne dell’azienda. Prima di lui, a metà novembre, erano
deceduti Sergio Scapolan, 63 anni, ricoverato a Genova, e Harun Zeqiri, 44 anni, trasferito nelle ore successive al rogo al Cto di Torino. Per tutti, fatali sono state le ustioni riportate su gran parte del corpo.
E’ parte della barbarie in cui ci siamo cacciati, ma i dati statistici hanno la loro importanza per capire la realtà. I morti assassinati dal profitto sul lavoro ormai vanno al ritmo di 3-4 morti al giorno , nella normalità. I dati ufficiali parlano di una diminuzione dei morti sul lavoro, ma criminalmente non relazionano questo dato rispetto al numero degli occupati.
Il dato degli occupati diminuisce ogni anno sempre più e anche qui, l’ISTAT non relazione il dato dei disoccupati (sventolando un dato al di sotto della media europea, anche se di poco, circa 1,8%) con la cassa integrazione e con coloro che ormai non ricerca più il lavoro, perché sfiduciato.
Quindi se preso complessivamente il dato dei morti è in netta crescita e questo è chiaramente dovuto anche al tasso di sfruttamento, sempre più alto e la richiesta di eliminazioni di accordi sindacali e di trasformazioni di leggi a protezione, virtuale, della sicurezza sul lavoro. Il dato di Mirafiori e la politica di Marchionne ne è la riprova. Aumentare i ritmi , eliminare le pause, portare la pausa mensa a fine turno, richiesta di straordinario a preventivo, in un lavoro ripetitivo, stancante, alienante, va in questa direzione. E d’altra parte la richiesta della Marcegaglia di non perdere giorni di lavoro in occasione dei festeggiamenti dell’Unità d’Italia, di fronte all’aumento della CIG, ai licenziamenti e quindi alla scarsità di lavoro in percentuale rispetto ai lavoratori,cos’altro è se non maggior sfruttamento di quelli che sono in fabbrica o sui posti di lavoro?
Il ritmo di circa 1000 morti sul lavoro, di quelli che si conoscono, perché a questi vanno aggiunti i morti lasciati passare per incidenti stradali ( esauriente a tal proposito Gomorra, quando parla dei compagni di lavoro portati sul ciglio della strada e lasciati li ) , i morti sotterrati e nascosti (nelle campagne foggiane e casertane i terreni brulicano di vermi che si ingrassano con cadaveri umani, anche qui solo di quelli che trasparano dai libri e dalle poche inchieste giornalistiche locali) quel ritmo dicevo , non fa notizia, è insito al sistema, se vogliamo progresso e prosperità(sic).
Anche a questo silenzio mi rifaccio quando parlo che la campagna mediatica sul bunga bunga è artefatta e costruita dal potere per non far parlare d’altro e Berlusconi è funzionale ai potenti. Ieri per governare oggi per distogliere l’attenzione.
A pizzichi e bocconi, ogni giorno ne esce una nuova. Ora è il tempo delle foto, ieri il tempo di lele mora, avant’ieri quello della Minetti, l’altro ieri ancora quello della D’addario ecc ecc.
C’è stanno a piglia per culo!!! ( è il caso di dirlo)