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CASTA CAFONA

Publie le lunedì 22 novembre 2010 par Open-Publishing
3 commenti

PORGANO LE SCUSE ALL’ITALIA QUESTI CIALTRONI

LO FACCIA ANCHE IL CAPO DELLO STATO

Ma chi siete? Chi vi conosce?

Da dove arrivate?

Che curricula professionali avete per stare nei posti che vi siete assegnati?

Perché ve li siete dati voi. Nessuno di noi vi ha messi lì.

Poche storie con la balla che il popolo vi ha eletti. Non è vero.

Con la legge truffa elettorale il voto del cittadino serve solo a far numero, mai a scegliere la persona che lo rappresenti.

Quello lo fate voi.

Voi decidete per noi anche in questo. O meglio: partendo da questa cialtronata.

Io non conosco la signora Gelmini, non so perché sia Ministro dell’Istruzione, quali siano i meriti e le competenze che ve l’hanno fatta mettere lì dov’è.

Noto solo che è un disastro di dirigenza in un dicastero vitale per l’Italia, Paese della Cultura e delle Tradizioni Scolastiche che facevano invidia al mondo intero.

In due anni o poco più la sua iattura ha fatto sì che l’Istruzione nazionale sia al crollo in un baratro fallimentare.

Continuatrice devota dell’antipatia sicumerosa della sua malefica predecessora, questa tizia riesce pure a fare l’altezzosa, la sapiente, quella che sotuttoio, ignora la rivolta globale contro di lei dei lavoratori della Scuola Pubblica, se ne fotte; e senza alcuna vergogna si permette pure di insultare con frasi e considerazioni che chissà chi gliele suggerisce.

Non ha soldi, come non li aveva la Moratti, accetta il blocco dei contratti dei docenti, depreda gli scatti di carriera dagli stipendi dei già peggio pagati d’Europa; però aumenta di 300 euro la busta paga delle insegnanti di religione. Lo fa senza avvertire alcuno. Lo fa e basta.

Se ne strafotte se questa cosa umilia la dignità professionale dei colleghi delle "religiose cattoliche".

Ma fa di più.

Nottetempo, perché è proprio di notte che questi truffaldini fanno le porcate, trova 245 milioni di euro per le Scuole Private, votano e voilà: il giorno dopo è tutto ufficializzato.

La stessa cosa, identica, la faceva l’attuale sindachessa meneghina.

A questi figuri non interessa neppure che la Costituzione sancisca sì il diritto del privato ad aprire scuole non pubbliche, ma vieti allo Stato l’intervento o l’aiuto economico e/o integrativo per le medesime.

Ergo: ti apri il cavolo di liceo che vuoi, ma non chiedere piccioli al contribuente!

E siccome la signora Gelmini pensa di essere una navigata pedagogista, neuropsichiatra infantile, economista rifinita… e pure costituzionalista, le stronzate le fa e non ne da conto ad alcuno.

Una gerarchessa per sa perfettamente interpretare il ruolo della mastina del potere, per dirla alla De Bartolomeis.

Non è scema. E’ una zarina assetata di carrierismo come la Carfagna.

Per quello le hanno scelte, non per altro.

Le mettono lì ai ministeri e così i veri contabili dello sfascismo di Stato d’Arcore sono sicuri che qualsiasi vacata illegale propongano queste la avvalleranno, usano la faccia di tolla e il culo di gomma che si ritrovano.

L’illegalità diventa "giusta direttiva", l’incostituzionalità la chiamano "svecchiamento".



E il Capo dello Stato tace.

Cioè: parla ogni tanto. Si profonde in accorati discorsi per la difesa della Cultura e della Scuola Pubblica Italiane, ma è solo bla bla bla.

Parole e basta.

Poi per l’appunto chi è la Carfagna, perché è alle Pari Opportunità? Un calendario erotico e partecipazioni a varietà TV con tette al vento, chiappe trattenute dal filo interdentale del tanga e balletti con sforbiciate a cosce larghe e mezza vagina in primo piano… ne fanno una ministra?

E la Santanché? Sottosegretaria a non si capisce bene cosa. Una che è lì, al Governo, finge di essere Capezzone che finge di essere Cicchitto che finge di essere Bondi che finge di essere La Russa… ma la pregressa professionalità di questa arcivescovessa nerissima per fare la "portavoce" di un Governo qual è?

Chi è la Meloni?

Tremonti: un ministro della Repubblica Italiana che dice "la Cultura non si mangia". Il responsabile economico del bilancio dello Stato del Paese più ricco al mondo in beni culturali paragona Enti Teatrali e Lirici Storici, il Regio di Torino, Carla Fracci, La Scala, il San Felice… i musei, i siti archeologici, il cinema nazionale, 250.000 maestranze… ad un panino?

E’ talmente cieco da non vedere che siamo l’unico Paese al mondo che ha affrontato la crisi economica mondiale disinvestendo e tagliando nella Cultura e nell’Istruzione.

Per ogni euro investito in Cultura: ne ritornano dai tre ai cinque.

E allora che cosa dice Tremonti? Chi è costui? Da dove esce?

Perché è lì?

Anche la legge sulla sicurezza sui posti di lavoro è "un lusso che non ci possiamo permettere", lo ha detto sempre lui.

Questi si fanno figure di merda internazionali e mai una volta che chinino la testa e chiedano scusa.

Cafoni!

Entrano come elefanti imbizzarriti in un negozio di cristalli di bohemia nelle nostre vite, nel tessuto sociale, distruggono, radono al suolo, creano disoccupazione, miseria e disperazione, sfiducia, schifo per le istituzioni e mai un doveroso mea culpa, mai una dimissione per manifesta incapacità.

Se ne stanno comunque lì, convinti di non si capisce cosa.

Si producono in sceneggiate tra le più squallide e disgustose a suon di "vajassa" e "quando la vedrò la voglio fissare in quegli occhioni che ha, non distaccare lo sguardo e farglieli restare ancora più sbarrati" [lite Carfagna-Mussolini]… vogliono andarsene, però restano, si picchiano, si urlano, minacciano sberle agli avversari, diffamano, creano dossiers falsi per sputtanare l’uno o l’altro e li fanno pubblicare dai "giornalisti" di famiglia, odiano, divorziano, si risposano, ridivorziano, vanno a troie, prendono in giro le questure con le nipoti di Mubarak, si telefonano con la narcotrafficante di notte…

Ma chi siete? Chi vi conosce?

Da dove arrivate?

Chi è Bondi? Chi mi rappresenta?

Perché è Ministro dei Beni Culturali?

Questi poi, tutti, sono alla frutta più marcia che si possa immaginare. Basti pensare a come proteggono il potentissimo Cosentino e a cosa sono disposti pur di non perderlo.

Ma perché?

Uno soprannominato " ’O Mericano", per il quale è stato chiesto l’arresto per "concorso esterno per associazione mafiosa"… perché ve lo volete tenere così stretto?

Che ci guadagnate?

Perché ha ancora incarichi, e non di poco conto, nella scompaginata compagine governatizia?

Questa gente che si riempie la bocca di "Dio, Patria e Famiglia", e nel contempo fotte il prossimo, pare non viva in Italia e investe nelle società off shore, si protegge con gli scudi fiscali, sputa sulla Costituzione, defeca dove capita, tradisce mogli e fidanzate, mariti, truffa gli elettori, cittadino per cittadino…

Questa casta sporchissima che rappresenta solo se stessa, infarcita di mediocrità, villaneria, cafonaggine estrema, insulto ad ogni etica di politica, di fede e religione, bugiarda all’estremo, spergiura, truffaldina, piduista, golpista… ci deve delle scuse per tutto il male che ci ha fatto.

Io le pretendo queste scuse.

Le esigo e le devono porgere con l’umiltà che non hanno mai adoperata, in ginocchio e piangendo.

Ma senza recita pre elettorale.

Che siano autentiche queste scuse, ed uniche.

Soprattutto uniche, senza appello. Io non mi chiamo Casini, tantomeno Fini o Bersani.

Che chinino la testa e se ne vadano via subito.

E se il Capo dello Stato vuole porgere pure lui le sue scuse per tutto quello che ha permesso ai cialtroni, beh, le faccia: anche lui le deve.


Lucio Galluzzi

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