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Nell’ottobre del 1922 le Camicie Nere di Benito Mussolini marciavano su Roma. La presa del potere, con il beneplacito de re e dell’alta borghesia, fu il culmine di anni di violenze che continuarono ancora per un ventennio. Giacomo Matteotti, Gastone Sozzi, Michele Della Maggiora, i fratelli Carlo e Nello Rosselli, Antonio Gramsci furono solo alcune delle migliaia di vittime del fascismo.
Da Cuba e dal Messico, si levò indignata la voce di Julio Antonio Mella contro il regime italiano, impegnato in quegli anni a instaurare in Italia un sanguinario regime dittatoriale e a trasformare Cuba nel primo stato fascista dell’America Latina. Mella, al fianco di Tina Modotti, sua compagna, si batté contro Gerardo Machado, il "Mussolini tropicale da operetta", per i metodi repressivi utilizzati a Cuba contro studenti, operai e contadini, sulla falsariga del fascismo italiano.
Tina, dopo l’assassinio di Mella per mano dei sicari di Machado, continuò la propria battaglia politica al fianco degli sfruttati della terra, in America Latina e in Europa. Erano gli anni della condanna a morte di Sacco e Vanzetti e della lotta di Sandino in Nicaragua.
Cosa accadde a Cuba nel 1933? Perché Machado decise di lasciare il paese? Come finì il tentativo di importare il fascismo a Cuba? Perché gli Stati Uniti scelsero come proprio uomo a Cuba Fulgencio Batista? Queste sono alcune delle domande a cui rispondono in questo lavoro, frutto della ricerca negli archivi italiani, messicani e cubani, Adys Cupull e Froilán González.
Mercoledi 18 maggio 2005 - ore 20.30
PRESENTAZIONE DEL LIBRO
"Julio Antonio Mella e Tina Modotti - CONTRO IL FASCISMO"
presso il Consiglio provinciale di Bologna - Via Zamboni 13
Ne parleremo con:
· Froilán González, autore del libro e storico cubano
· Luca Alessandrini, Presidente dell’ Istituto Storico Parri Emilia-Romagna
L’iniziativa è promossa:
Associazione di solidarietà con Cuba "La Villetta", Associazione Italia-Cuba provinciale di Bologna, Giovani Comunisti, PDCI di Bologna, PRC gruppo provinciale di Bologna




