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Duemila in marcia contro Equitalia:
"Le aziende sarde rischiano la chiusura" La sede di Equitalia
Da tutta la Sardegna a Cagliari per protestare contro le cartelle di riscossione emesse nei confronti di 70 mila aziende sarde che rischiano la chiusura.

Sono circa 70 mila le aziende sarde che da qui a sei mesi rischiano il tracollo a causa dell’indebitamento con le banche e con Equitalia. La società di riscossione, in particolare, ha emesso cartelle per Iva, Inps e altri contributi non versati o ritardati che superano del 30% del valore del debito iniziale. E’ un vero atto d’accusa quello lanciato stamattina da oltre 2.000 cittadini, una buona parte provenienti dal Sulcis, arrivati a Cagliari da tutta la Sardegna per protestare davanti alla sede di Equitalia, in viale Bonaria. La manifestazione, organizzata dagli indipendentisti dell’Irs, ha raccolto l’adesione di diversi movimenti e associazioni: ci sono gli allevatori del Movimento pastori sardi, gli artigiani e i commercianti del Sulcis e il sodalizio che raggruppa i "vessati" da Equitalia. Pastori e rappresentanti delle attività produttive della provincia sulcitana hanno stretto un’alleanza compatta per programmare nei prossimi mesi una grande manifestazione a Cagliari: obiettivo, costringere la politica, a tutti i livelli, ad occuparsi del problema e convincere governo, banche ed Equitalia a una moratoria sui debiti di almeno un anno per ridare ossigeno alle imprese.
Giovedì 14 aprile 2011 12.30
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