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Carissimo Grillo,

par Antonio Recanatini

Publie le lunedì 18 marzo 2013 par Antonio Recanatini - Open-Publishing
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Se costruisci un movimento politico che riunisce il dissenso, non puoi tirarti indietro quando i tuoi parlamentari steccano alla prima. Hai detto anche che se voteranno leggi p...orcate ti ritiri. E no, caro Beppe, quando ci si mette su un carro a issare il dissenso non si torna indietro, altrimenti sarà la tipica storia italiana, si parte incendiari per diventare pompieri.

La tua censura verso i senatori che hanno votato Grasso comincia ad avere il colore di nefandezze passate, quando i capi lanciavano la sfida e poi, in caso d’insuccesso, davano la colpa ai soldati.

Il tuo movimento ha steccato, un leader realmente dispiaciuto chiede scusa ai suoi elettori, hai sempre detto che quando i politici sbagliano dovrebbero chiedere perdono al popolo davanti alle telecamere, incalzati dalle domande della folla.

Vacciano vuole discutere le sue dimissioni per aver votato Grasso, altri parlano di problemi tecnici ad affrontare i volponi della vecchia politica. Anche qui mi sembra un comportamento discutibile, se si diventa senatori sbraitando la trasparenza del voto, come mai questo è stato disatteso?
Caro Grillo non vorrei ti defilassi dal movimento nel caso votassero a favore di qualche legge infame, quindi ti invito a rimanere al tuo posto e a rispondere a tutti quelli che ti hanno creduto.

La politica che hai criticato fino ad oggi è davanti a te, puoi bastonarla al meglio, puoi mettere in pratica quel che dicevi sul palco, ora è il momento dei fatti e se torni indietro sarai semplicemente un altro viscido, uno di quelli che predica bene solo quando mente.

Non è tempo di dimissioni questo, se siete diversi mostratelo al mondo, a parole ogni italiano è un rivoluzionario.

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