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CasaPoundOstia,le aggressioni,la tifoseria fascista,la complicità della politica

Publie le sabato 24 aprile 2010 par Open-Publishing

Ieri sera un compagno che stava attaccando manifesti di un incontro culturale sul 25 aprile è stato circondato da una ventina di stronzi di casapound (riconosciuti). Seguito fino ad una zona tranquilla è stato assediato. La sua prontezza ha fatto si che è riuscito a salire in auto e andar via. Se l’è cavata con un paio di calci e bottigliate sull’auto. Questo per denunciare il clima di intimidazione neofascista in questa città dove a differenza di roma i fascisti agiscono indisturbati.

E’ successo ancor prima l’8 aprile sempre ad ostia lido. erano da poco passate le 2 quando 5 militanti di casa pound di ostia, che sono stati riconosciuti, tra cui il portavoce Luca Marsella. Hanno aggredito due ragazzi e una ragazza a colpi di bottiglia, colpevoli di non avergli voluto consegnare lo zaino con una toppa di un gruppo musicale antifascista e accusato di aver fatto scritte contro casapound in giro.

Stasera la macromerda caccapoundese Luca Marsella presenterà il libro dell’Irriducibile Paolo Arcivieri, il 13 ottobre 2006 accusato e arrestato con altri esponenti di uno storico gruppo di tifosi laziali, per concorso in estorsione e aggiotaggio, il noto capo della Curva Nord è ora "titolare" addirittura di una Onlus "Nati per lottare", guarda caso il precedente è già avvenuto, con la volontà bipartizan di sdoganare certi personaggi il 15 gennaio presso la sede dell’associazione Nessuno tocchi Caino. Chissà se ad accoglierlo a braccia aperte ci fossero anche la coppietta mambro e fioravanti.....

Mentre nel 2008 il Partito democratico ha pensato bene di candidare il laziale doc, capo ultrà della tifoseria più nera che c’è, uno dei quattro «Irriducibili» sbattuti in galera nell’inchiesta sulla tentata estorsione al presidente biancoceleste Claudio Lotito. Lui è l’ex braccio destro della nipote del Duce: Paolo Arcivieri. Un nome noto e rispettato in curva, personaggio carismatico di un’area «comunitaria» che fa della lotta al sistema e delle crociate contro la pedofilia, ragioni di vita e di politica attiva. La candidatura del capo tifoso nelle liste del Pd al VI municipio, una volta certificata, è però implosa. Comicamente. Dopo aver fatto l’impossibile per avere Arcivieri e i voti dei supporter al seguito, il partito di Rutelli si è rimangiato la proposta di fronte all’ennesima, insopportabile, stilettata dai cugini della Sinistra arcobaleno: «Una follia puntare su chi è stato già candidato alla Camera con Alternativa sociale». «Una follia candidare anche il suo amico Stefano Carletti, al II municipio, commentatore sportivo vicino agli ultrà laziali, simpatizzante di destra».

Altro da aggiungere? A parte la finalità di fare di questi manovali da squadrismo dei martiri e a fasi alterne degli eroi di strada?

da indymedia Roma