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Caso Ruby: gioielli e cifre. Minetti: B. «pezzo di...»
Publie le mercoledì 26 gennaio 2011 par Open-Publishing1 commento
La Procura di Milano ha inviato alla Camera nuovi documenti che vanno ad integrare la precedente richiesta ad eseguire perquisizione domiciliare nei confronti del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, indagato nell’ambito dell’inchiesta sul caso Ruby. Il commento del presidente del Consiglio? «Non ho nulla da dichiarare su quello. È tutto scandaloso». Ma queste carte contengono altre pagine sconcertanti.
Ruby: "ricevere 4,5 milioni da B."
La Procura di Milano nella casa di Karima «Ruby» El Mahroug ha trovato un appunto nel quale la giovane marocchina scrive di dover ricevere «4 milioni e mezzo da B. entro due mesi». Nei nuovi atti trasmessi dai pm milanesi alla Giunta per le autorizzazioni della Camera si legge anche che la ragazza ha ricevuto «70.000 euro da Di Noia - il suo avvocato, ndr - e 170.000 euro da Spinelli», il ragioniere di Berlusconi i cui uffici la Procura di Milano chiede di poter perquisire.
Gioielli alle ragazze, date e versamenti. Di B.
C’è un lungo elenco di preziosi e denaro sequestrati alle giovani dell’Olgettina negli atti inviati dalla procura di Milano alla Giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. A Concetta De Vivo il 14 gennaio gli investigatori hanno trovato un orologio Longines, un orologio Rolex e un anello di oro rosa. A Eleonora de Vivo è stato sequestrato un computer, foto con Berlusconi in mezzo a lei e alla gemella, una macchina fotografica e gioielli. Tra i numeri di Arisleida Espinosa sono stati trovati Silvio … (il cellulare), papa (il cellulare), papi casa (il telefono milanese). Barbara Guerra aveva buste con banconote per complessivi 18mila euro che ha dichiarato essere il pagamento per le serate. Ad Alessandra Sorcinelli sono stati sequestrati materiale telematico, orologi e collane, un bonifico di 10mila euro in data 9/12/2010 da Berlusconi al suo conto Banco di Sardegna. In casa di Ioana Visan c’erano gioielli e buste con in ciascuna 5.000 euro.
Nicole Minetti: "Un pezzo di merda" (il premier)
«E’ un pezzo di m...». Così dice Nicole Minetti in un’intercettazione parlando del premier. Lo dicono le nuove carte inviate alla Giunta per le autorizzazioni dalla Procura di Milano. «Se vuole vedermi mi chiama lui, ma se vado ci vado con gli avvocati» avrebbe ancora detto, intercettata, la consigliera regionale. La Minetti parla con Clotilde Strada: «non me ne fotte un c... se lui è il presidente del Consiglio o, cioè, è un vecchio e basta. A me non me ne frega niente, non mi faccio prendere per il culo. Si sta comportando da pezzo di m... pur di salvare il suo culo flaccido». Altre intercettazioni segnalano lo sconforto di altre ragazze finite nell’affare Ruby: «mi ha rovinato la vita. È un vecchio..» si leggerebbe nelle carte. Tra le altre Barbara Fagioli lamenta: «So che mi stanno ascoltando ma queste cose le dico lo stesso..».
Minetti: fatture per 50mila euro per l’Olgettina
Sarebbero stati sequestrati alla consigliera regionale Nicole Minetti fatture riguardanti canoni di Via Olgettina per importi che in un anno arrivano a oltre 50mila euro. Lo si legge sempre nelle nuove carte secondo quanto racconta chi le ha lette.
Minetti e Faggioli: "Gli fa comodo metterci in Parlamento"
«A lui gli fa comodo mettere te e me in Parlamento perché dice ’bene me le sono levate dai coglioni, lo stipendio lo paga lo Stato’». È uno dei colloqui intercettati l’8 gennaio scorso dalla Procura di Milano tra Nicole Minetti e Barbara Faggioli, le ragazze al centro dell’inchiesta sul caso Ruby. Nella stessa conversazione la Minetti si lamenta anche della raccolta delle firme che sarebbe cominciata contro di lei per «scacciarla via» presumibilmente dalla Regione Lombardia.
Minetti: "Ruby ci sputtana"
Nicole Minetti: “Ruby ci sta sputtanando” «Stasera saremo poche. Lui ha detto che è successo un casino perché sta’ stronza di Ruby ha detto delle cose e ci sta sputtanando». Lo dice la consigliera regionale del Pdl a Maristelle in un’intercettazione inclusa tra le 227 carte inviate alla Camera.
Minetti convocata dai pm il 1° febbraio
Nicole Minetti, indagata nell’inchiesta sul caso Ruby, ha ricevuto un invito a comparire. Lo si legge in una nota della procura della repubblica di Milano. Dovrà presentarsi il 1° febbraio. Lei intenderebbe andare e difendersi.
I telefoni diretti di B.: le ragazze li avevano
In quasi tutti i sequestri effettuati dalla Procura di Milano nelle case delle giovani partecipanti alle feste di Arcore, sono stati trovati numeri telefonici riconducibili a Berlusconi.
Maria Makdoum: “Cose sessuali, sono inorridita”
«Ognuna di noi si è seduta per la cena dove voleva – racconta Maria Makdoum - finita la cena il presidente disse: ’E ora facciamo il Bunga Bungà e spiegò che cosa era, cioè una cosa sessuale». Lei fa la danza del ventre, prosegue «e le De Vivo in mutante e reggiseno. Il presidente le toccava e loro lo toccavano nelle parte intime. Si avvicinarono anche a Emilio Fede che le toccava il seno e altre parti intime. Poi la ragazza brasiliana con perizoma ballava il samba in maniera hard». Quindi aggiunge: «Anche le altre ragazze ballavano facendo vedere il seno e il fondo schiena. Tutte loro si avvicinavano al presidente che le toccava nelle loro parti intime. Sono rimasta inorridita. Se avessi saputo prima quello che si faceva alla villa non sarei andata». «Lele Mora mi ha detto che per entrare nel mondo dello spettacolo bisogna pagare un prezzo, cioè vendere il proprio corpo. Gli dissi che non sarei mai stata disposta: sono rimasta emarginata. Ho raccontato tutto a Ferrigno».
Ferrigno intercettato: "Facevano le orge"
Maria Makdoum, stando agli atti dell’invito a comparire a carico di Berlusconi, è una ragazza presente a una serata ad Arcore tra il 12 e il 13 luglio scorso, assieme a Emilio Fede, Lele Mora e alle soubrette Maria Esther Garcia Polanco e Ioanna Visan. Di lei parla, in alcune intercettazioni, l’ex prefetto Carlo Ferrigno. In una conversazione del 22 settembre scorso Ferrigno a un’altra persona dice: «28 donne più o meno, tra cui Maria, che le hanno fatto fare la danza del ventre (...) perché è mezza araba e lo sa fare, e sono rimasti a guardarla, poi alle due di notte, due e mezza di notte, praticamente questo sai che faceva? Facevano le orge lì dentro (...) e poi lui è rimasto con due o tre di queste le altre lei è rientrata».
Esther Polanco: dal prefetto tramite Berlusconi
Dalla segreteria di Palazzo Grazioli chiamano Maria Esther Garcia Polanco, una delle giovani ospiti delle feste di Arcore, per darle il telefono del prefetto di Milano, Gian Valerio Lombardi. La ragazza chiama così il prefetto, ma la sua segreteria non vuole passarglielo. La Polanco insiste: «questo numero me lo ha dato Berlusconi». Così Gian Valerio Lombardi arriva subito al telefono e fissa un appuntamento alla ragazza per il 13 gennaio spiegandole che può entrare «direttamente in Prefettura con la macchina». Nelle carte si evince che la ragazza è stata ricevuta per due volte dal prefetto. Sette, invece, i contatti telefonici intercettati ma la Polanco non avrebbe ottenuto il documento.
Fidanzato di Marysthell: arrestato in auto di Nicole
Nell’abitazione di Marysthell Garcia Polanco gli investigatori hanno trovato 12 chili di cocaina appartenente al suo fidanzato. Il ragazzo è stato poi arrestato sull’auto di Nicole Minetti, una mini cooper verde. Nel faldone si parla anche di un ’lui” che avrebbe consigliato alla Minetti di fare una denuncia di furto dell’auto.
Iris Berardi: tutti i regali di Silvio
A casa di Iris Berardi, una delle ragazze del residence dell’Olgettina, stando agli atti trasmessi alla Camera gli investigatori durante la perquisizione del 14 gennaio scorso hanno trovato un piccolo tesoro e un’agenda piena di notizie. Gli inquirenti hanno trovato «gioielli vari, parecchi, collane, bracciali pendagli». La ragazza al riguardo «ha dichiarato che sono omaggi provenienti da Berlusconi, ricevuti durante le sue ripetute partecipazioni a feste presso la villa del presidente del Consiglio».
L’agenda di Iris Berardi: “da Papi...” con le somme
Nella sua agenda Iris Berardi ha annotato con scrupolo le date delle sue serate, con accanto delle cifre: «6 febbraio andare da Papi, 26 febbraio andare da Nicole, 27 febbraio andare da Papi, 7 marzo Papi 2.000, 13 marzo Papi 2.000, 5 aprile 2.000, 17 aprile Papi 2.000, 25 aprile 2.000, 22 maggio Papi. Silvio (c’è un numero di telefono, ndr). 5 giugno Papi 2.000. Riepilogo gennaio 9.580, febbraio 21.000, aprile 7.350». Per la procura la ragazza è stata una trentina di volte ad Arcore e varie a Porto Rotondo.
Fini manda gli atti a Castagnetti
Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha già trasmesso i documenti al presidente della Giunta per le autorizzazioni, Pier Luigi Castagnetti, che si sta occupando della vicenda. "Nella giornata odierna, alle ore 13.33, è pervenuta alla presidenza della Camera dei deputati, da parte della Procura della Repubblica presso il tribunale di Milano, ulteriore documentazione integrativa di quella già inviata il 14 gennaio scorso in relazione alla domanda di autorizzazione ad eseguire perquisizioni domiciliari nei confronti dell’onorevole Berlusconi", si legge in una nota dell’ufficio stampa della Camera.
"Tale documentazione è stata immediatamente trasmessa dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, al presidente della giunta per le autorizzazioni, onorevole Pier Luigi Castagnetti", si legge ancora nella nota.
227 le nuove carte
E’ composto da circa 227 pagine il nuovo plico che i pm milanesi hanno inviato oggi alla Camera ad integrazione della precedente richiesta di perquisizione domiciliare a carico del premier Silvio Berlusconi nell’ambito dell’inchiesta sul caso Ruby. In particolare per gli uffici del ’tesoriere’ del presidente del Consiglio, Giuseppe Spinelli. Il presidente della Giunta per le autorizzazioni, Pierluigi Castagnetti, ha aperto la nuova documentazione all’inizio della seduta, di fronte ai commissari, da ieri impegnati sul ’caso’. Ora, dopo l’arrivo dei nuovi atti a Montecitorio, i tempi però potrebbero allungarsi rispetto al voto inizialmente previsto per domani in Giunta sulla richiesta dei magistrati milanesi.
I berluscones all’attacco: "nessun riserbo"
Il Pdl non ha gradito che la notizia del nuovo fascicolo della procura di Milano sul caso Ruby sia stata comunicata alla stampa dalla presidenza della Camera prima che ai membri della Giunta per le autorizzazioni. La questione ha scaldato gli animi alla riunione di oggi, a quanto riferito da diverse fonti. «Penso sia corretto che prima di informare l’opinione pubblica si informino i membri della giunta, non è stato simpatico leggere la notizia sulle agenzie», ha poi spiegato Maurizio Paniz ai cronisti. «Non faccio nessuna accusa a nessuno o a Fini, constato solo un dato di fatto», ha insistito il deputato del Pdl, «non c’è ragione per un conflitto da istituzioni, ma difendo tutti i componenti della commissione, non solo quelli del Pdl».
La difesa
Ruby ripete: mai fatto sesso con Berlusconi. E afferma: gli ho detto io che ero la nipote di Mubarak. Il ragioniere del premier, Spinelli, dichiara di aver aiutato la ragazza marocchina perché segnalata da Berlusconi in quanto bisognosa di aiuto. Nicole Minetti asserisce di aver conosciuto il capo del Pdl “per ragioni politiche”. Questo dicono le “investigazioni difensive” trasmesse dai legali della difesa, Niccolò Ghedini e Piero Longo, alla Giunta per le autorizzazioni contro gli atti inviati dalla Procura di Milano.
28 testimoni a difesa
Nella difesa, interrogati dai due avvocati, 28 testimoni lasciano le loro deposizioni: Luigi Pontillo, Angelo Reccia, Giuseppe Brumana, Alfredo Pezzotti, Michele Durante, Lorenzo Brunamonti, Dafni Di Boni, Danilo Mariani, Mariano Apicella, Carlo Rossella, Alberto Zangrillo, Giovanni Gamondi, Giampaolo Alessio Traversi, Giuseppe Spinelli, Lele Mora, Giorgio Puricelli, Antonino Battaglia, Aida Yespica, Maria Esther Polanco, Miriam Loddo, Barbara Faggioli, Nicole Minetti, Roberta Nigro, Licia Ronzulli, Daniela Santanche’, la deputata Mariarosaria Rossi, Antonio Gallo, Ruby.
Ruby: mi presentai come nipote di Mubarak
"Quando ho conosciuto Berlusconi gli ho detto di essere figlia di una nota cantante egiziana e nipote del presidente Mubarak, che pure non avrebbe avuto buoni rapporti con mia madre", sostiene Karima el Marough, Ruby, controinterrogata dai legali del premier Piero Longo e Niccolo’ Ghedini. "Gli ho anche detto di trovarmi in difficolta’ per essere stata ripudiata dalla mia famiglia di origine dopo che mi ero convertita al cattolicesimo". Poi scagiona tutti: "nessuno ne’ Berlusconi ne’ altre persone, mi ha mai prospettato o anche solo suggerito la possibilita’ di ottenere denari o altre utilita’ in cambio di una disponibilita’ ad avere rapporti sessuali con Berlusconi". Da lui "ho ricevuto come forma d’aiuto, vista la mia particolare situazione di difficolta’, alcune somme di denaro (nonche’ qualche regalo)".
Il ragionier Spinelli: "Il dottore mi invia persone bisognose"
Giuseppe Spinelli, ragioniere di Berlusconi, spiega di aver aiutato Ruby perché così gli aveva chiesto il premier: "Faccio presente - aggiunge - che il dottor Berlusconi spesso mi invia delle persone bisognose, da lui conosciute anche in tempi remoti, perche’ io senta di cosa abbiano bisogno e del caso aiutarle economicamente".
Nicole Minetti: "L’ho conosciuto per ragioni politiche"
Quanto a Nicole Minetti, lei dice d’aver conosciuto Berlusconi un paio d’anni fa "per ragioni politiche". E di averlo frequentato perché andava spesso al San Raffaele dove lei lavorava.
Battaglia della sicurezza: "Non veri controlli ad Arcore"
Antonino Battaglia, uomo della sicurezza del presidente Berlusconi dal 1990, risponde ai legali del premier sul controllo degli ospiti ad Arcore dicendo. "Non c’e’ una vera e propria identificazione e controllo. Quando le dimore del presidente erano considerate residenze alternative a Palazzo Chigi, le identificazioni erano effettuate in modo piu’ accurato e secondo un protocollo. Cio’ accadde, mi pare, fino a dopo meta’ 2006. Oggi l’ingresso compete al servizio di vigilanza privato e non alla sicurezza del presidente. Per quanto a mia conoscenza l’identificazione avviene all’ingresso con contatti con la segreteria, non con controllo di documenti, ma con una lista di invitati che viene comunicata dalla segreteria. Sempre per quanto mi e’ dato sapere, se vi sono delle persone sconosciute queste di solito sono sempre accompagnate da persone gia’ note alla segreteria".
http://www.unita.it/italia/caso-ruby-gioielli-e-cifre-minetti-b-pezzo-di-1.268261
Messaggi
1. Caso Ruby: gioielli e cifre. Minetti: B. «pezzo di...», 27 gennaio 2011, 12:13, di e = mc2
Presumo - e chiedo conferma ai lettori del sito - che Sandro Pertini, non solo Lui, avrebbe agito e da tempo per fermare questo mare di fango che investe tutta la Nazione.
Che cosa attende ancora il "Nonno"?