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Cgil: nuova prova di forza contro le politiche del Governo Berlusconi

Publie le sabato 27 novembre 2010 par Open-Publishing

La Cgil è oggi scesa nuovamente in Piazza. La gravissima situazione economica, politica, sociale e di degrado morale di ampi pezzi di classe dirigente del Paese (non solo Berlusconi ed i suoi scandali privati: basti guardare alle ultime indagini della Magistratura - quelle che riguardano i vertici ENAV, Finmeccanica e Selex - per rendersene conto), ha infatti obbligato la più grande organizzazione sindacale italiana a chiedere a se stessa una nuova prova di forza sociale: non è poco, se si pensa che solo qualche settimana fa, il 16 Ottobre, la Cgil ha sostenuto politicamente la mobilitazione della FIOM, sotto attacco da parte di Confindustria, Governo e Sindacati Gialli. Quello di oggi è stato anche il giorno di Susanna Camusso che, in qualità di nuova Segretaria Generale della Confederazione sindacale, è intervenuta direttamente dal palco di Piazza San Giovanni a Roma. Al centro della sua analisi, come ovvio, le pesanti politiche antipopolari del Governo (da contorno all’assenza, innanzitutto teorica, di un piano di rilancio forte del Lavoro e della Produzione Industriale nel Paese) sulla scia delle ampie praterie messe a disposizione da quelli precedenti di centrosinistra e la riduzione degli spazi per le tutele dei diritti civili e sociali ad esse conseguenti (smantellamento del diritto ad una scuola e ad un’Università pubbliche, scudo padronale anti-vertenze, appoggio alla dottrina Marchionne e tentativo di estenderla in ogni ambito lavorativo, uso politico delle forze di polizia nella repressione delle mobilitazioni a difesa del territorio, screditamento ed isolamento di pezzi di Magistratura, perseveranza nel rifinanziare quelle disumane missioni di occupazione imperialista all’estero – anche qui il centrosinistra ha le sue belle responsabilità per averle avviate! - il cui costo ricade, in grandissima parte, sulle spalle delle classi popolari; e l’elenco potrebbe continuare ancora per molto). La Segretaria, che indossava una felpa con la scritta “NON +” , ha elaborato il suo intervento intorno alle parole d’ordine dell’Oggi: Difesa dall’incertezza del futuro - come arma civile collettiva che accomuna generazioni di donne e uomini giovani e meno giovani; Sciopero Generale a difesa del Lavoro, con la FIOM in prima fila ad invocarlo, e per il quale Susanna Camusso rimane ancora sul generale possibilista-indefinito: "Abbiamo scioperato e continueremo a scioperare”. Alla fine del suo intervento si può certamente dire che se l’analisi “di fase” della Camusso è senz’altro condivisibile in più punti – del resto non ci vuole mica un mago per capire cosa ci stia capitando! - e se molto apprezzabili possono essere stati alcuni passaggi niente affatto scontati a priori (come quando la Camusso afferma che : "Le deroghe sono un danno ai lavoratori ma anche alle imprese. Tra appalti al massimo ribasso e deroghe non c’è differenza, sono la stessa cosa: concorrenza sleale non certo sviluppo"), non si può certo fornire fin d’ora, in assenza di fatti, un giudizio di merito. Del resto si dovrebbe diffidare di chi vuole trarre conclusioni politiche (certamente ve ne saranno: l’Italia ne è piena!) sulla base di un primo comizio durato un po’ più di mezz’ora. Aspettiamo dunque che alle sue parole la Camusso faccia seguire azioni concrete. Per esempio, ci sarà o non ci sarà uno sciopero generale di 8 ore, magari concordato con i sindacati di base (sarebbe una bella novità), come richiesto dalle/dai metalmeccaniche/metalmeccanici? Il nuovo tavolo Sociale promosso da Emma Marcegaglia, che sicuramente la Cgil ha il diritto/dovere sindacale di esaminare, conterrà riforme o controriforme, avanzamenti o arretramenti ulteriori sotto l’aspetto della compravendita di forza-lavoro e di tutele delle garanzie costituzionalmente riconosciute? Il “Patto Sociale” tra le padronato e rappresentanze sindacali che ne deriverà sarà un accordo positivo per la classe lavoratrice oppure no? Avrà, Susanna Camusso, la voglia (e la forza!) di non firmarlo se nei contenuti è da respingere? Il contrasto alla pericolosità delle deroghe contrattuali sarà capace, la Segretaria, di richiederlo ed ottenerlo dalle varie categorie in occasione di fattispecie specifiche (e si potrebbero fare, per il passato, alcuni esempi negativi a tal riguardo)? Sebbene la Camusso si sia dimostrata senz’altro persona spigliata, più che l’arte retorica e l’esame comparativo sulle capacità dialettiche di questo o quello – non siamo a scuola di Estetica - ci interessano perciò i fatti: del resto alcuni oratori, tanto bravi a decantare le virtù dell’uomo e le sue manchevolezze, hanno poi deluso alla prova del nove: alcuni ora li vediamo che tornano a rivendere fumo come se niente fosse, peraltro con un certo indiscutibile, successo. Aspettiamo dunque la nuova Segretaria Cgil, Susanna Camusso, al varco: la giudicheremo per quello che saprà fare e per le promesse che saprà mantenere.
Cesare Ricaldone