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Cobas Pisa : Le giornate dell’aria. Chi tace acconsente
Publie le giovedì 1 settembre 2005 par Open-Publishing3 commenti
Comunicato stampa Confederazione Cobas Pisa
Il Sindaco di Pisa, Paolo Fontanelli e il Presidente della Provincia Pieroni hanno negato l’incontro ai Cobas, a Rifondazione Comunista, a Legambiente che nei giorni scorsi avevano sollecitato un confronto proprio per convincere le due amministrazioni di centrosinistra a non patrocinare la giornata dell’aria del 10 settembre. Le giornate si faranno (e costeranno migliaia di euro alla popolazione pisana)
Tra gli sponsors della giornata troviamo anche le fabbriche di armi, la esibizione delle frecce tricolori se non è propriamente una manifestazione di guerra contribuisce a costruire un clima di sostegno alle forze armate e alle missioni di guerra alle quali partecipa l’Italia insieme alla Nato e agli Usa.
La esaltazione degli aerei militari e il loro uso spettacolare serve a cancellare la immagine dei caccia italiani che sganciavano sulla ex Jugoslavia bombe all’uranio impoverito, quelle bombe che hanno contaminato le falde acquifere , ucciso migliaia di civili e mietuto vittime tra gli stessi militari Italiani (una trentina in sei anni). E’ in atto un processo di potenziamento delle industrie militari italiane che il centrosinistra sostiene senza mezzi termini anche se per acchiappare voti si prepara a partecipare alla marcia della pace Perugia - Assisi.
Nello stesso giorno i Cobas con tante altre forze saranno davanti alla base militare di camp darby (ma si annunciano per l’11 settembre altre manifestazioni per esempio a Taranto, in Sicilia, in Campania e nel Lazio per trasformare quel giorno in una grande manifestazione contro la militarizzazione dei territori)
Ci rammarica che una città come Pisa dove le sensibilità e le culture pacifiste sono state forti e numerose, taccia dinanzi alle giornate dell’aria , ci preoccupa la sottovalutazione da parte di molte associazioni e di partiti della militarizzazione dei territori e del rafforzamento di una cultura militarista che beneficia di parate e di manifestazioni come quella dell’Aria.
Forse un po’ più di coerenza tra il dire e il fare non guasterebbe, con posizioni autonome e coerenti sui grandi temi come quelli sociali, del lavoro e della pace; nuoce a tutti la subalternità alle amministrazioni di centrosinistra e alle posizioni più moderate per le quali esibizioni di aerei da guerra non rappresentano una minaccia per la smilitarizzazione dei territori .
Sede provinciale via san Lorenzo 38 tel 050 8312172 email confcobaspisa@inwind.it





Messaggi
1. > Cobas Pisa : Le giornate dell’aria. Chi tace acconsente, 4 settembre 2005, 23:16
Ma perchè volete annullare uno spettacolo dove tecnologia e uomini sono capaci di assemblare il più grande Tricolore oggi possibile. Seguendo la Vostra logica si potrebbe anche pensare di chiudere tutte le Università perchè con esse potremmo formare persone che poi usano il sapere contro l’uomo. Non Vi pare eccessivo? E allora non esageriamo e godiamoci lo spettacolo e facciamo in modo che questo serva a noi tutti per ritrovarci e dare un contributo alle popolazioni che oggi hanno perso il sorriso per colpe dell’ Uomo e della Natura.
Un Ciao
Giorgio
2. > Cobas Pisa : Le giornate dell’aria. Chi tace acconsente, 6 settembre 2005, 17:38
Sono pienamente d’accordo con Giorgio, però aggiungo che se lo stesso fervore dialettico fosse riposto nel condannare anche il terrorismo (moschee in continua proliferazione, imam che incitano alla guerra santa, all’odio nei confronti della nostra cultura) allora forse capirei entrambe i punti di vista, ma l’attacco gratuito no.
Associare persone interessate ad eventi come l’esibizione delle "Frecce" alla stregua di guerrafondai, pro-armamenti, credo sia un pensiero eccessivo.
No alla guerra, no ai falsi moralismi e W il Tricolore
Saluti Luca
1. > Cobas Pisa : Le giornate dell’aria. Chi tace acconsente, 12 settembre 2005, 01:24
Certo che la gente è proprio ignorante. ho letto sul Manifesto che i soliti stolti hanno interpretato la manifestazione di Pisa come una mostra a favore della guerra. E’ impressionante vedere con quanta ottusità si ostinino a sparare a raffica sulle forze aeree italiane. Il bellicosissimo G222 sempre pronto ad entrare in azione appena c’è una guerra. Peccato ke poi ci si dimentichi del grande impegno nello spegnimento degli incendi (molto più efficace rispetto a quello dei Canadair), dell’intervento in conseguenza a grandi calamità naturali (come il terremoto in Irpinia), dell’approvvigionamento di cibo e aiuti umanitari in Somalia così come in altri posti del mondo tipo in Bosnia (ai tempi della guerra) ke è stata grata degli aiuti pensando bene di abbatterne uno causando la morte di tutto l’equipaggio, del trasporto di materiali per la costruzione di infrastrutture in vari paesi bisognosi del mondo e tantissime altre opere di aiuto. Se un giorno un simpatico stormo di terroristi volanti decidesse di piombarsi in casa vostra (aerei compresi), dando retta ad una schiera di persone, dovremmo accoglierlo a braccia aperte perchè totalmente sprovvisti di difesa visto che i nostri aerei servono solo per andare a sterminare popoli a destra e a manca. E gli stessi aerei che vanno a sterminare a destra e a manca sono usati dalle frecce tricolori viste dal mondo intero come un ottimo esempio di come noi italiani siamo capaci di organizzare e coordinare opere complesse. Ah già... ma la maggior parte degli italiani preferisce vedere un gol di un giocatore pagato 70 miliardi che non dona manco lo 0,0001 per cento del proprio ingaggio ai "bisognosi" e per gestire i quali fallisce un’intera nazione (tipo l’Italia) e scoppiano risse in cui appaiono i veri guerrafondai che vestiti con felpe e muniti di manganelli prendono a sprangate loro coetanei che cercano di mantenere l’ordine...
Buonappetito, D.