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Collina e Fazio

Publie le lunedì 29 agosto 2005 par Open-Publishing

Il miglior arbitro d’Italia si dimette.

Il peggior governatore di Bankitalia non si dimette.

In ambedue i casi sorgono sospetti di conflitto di interesse, violazione delle regole e mancata correttezza professionale, ma che differenza di comportamento!

Collina con le lacrime agli occhi, offeso dalle insinuazioni, dichiara che un arbitro deve essere al di sopra di ogni sospetto e deve seguire solo le regole; se qualcuno anche solo dubita che cio’ non sia, ha l’obbligo di andarsene.

Fazio difende capzsiosamente, o dovrei dire faziosamente, la sua posizione, senza convincere nessuno e non di meno prosegue imperterrito in un operato che ha gravemente infamato il nome dell’Italia presso i cittadini e
all’estero.

In un caso una specchiata onesta’, trasparenza, comportamento integerrimo...
Nell’altro un attaccamento al potere vischioso, ipocrita, senza onore.

Ogni stato sara’ lieto di assumere Collina.
Nessuna banca nazionale fara’ la minima offerta a Fazio.

Dobbiamo disperare?
No. Dobbiamo sperare che i Collina si diffondano e i Fazio spariscano dalla faccia della Terra.
Non basta una pagina di Vangelo letta in chiesa per fare un grand’uomo. Sono ben altri gli atti che rendono stimata una persona.