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Come pesci fuor d’acqua

Publie le martedì 6 settembre 2005 par Open-Publishing

Berlusconi non pensa alle elezioni anticipate, anzi dichiara che si merita un 10 e lode. I prezzi volano, gli aerei precipitano, benzina alle stelle, italiani alle stalle. L’Italia è un giocattolo rotto, distrutto dai bambini della politica che ci governano, baby soldato alla mercé di un uomo che non passerà di certo alla storia per meriti.
Casini e Follini indicano che bisogna cambiare rotta e come soluzione propongono il proporzionale, purtroppo il proporzionale non si mangia. Bossi ogni giorno invecchia dieci anni (questo mi dispiace), una volta predicava la secessione, oggi predica il Silvio narciso. An, già che fine ha fatto An?

E’ crisi economica, è crisi di valori, è crisi di giustizia, è crisi di pace, è crisi e questa crisi ha un nome: Silvio Berlusconi.
Fazio sembra destinato alle dimissioni, si libera quindi un posto di lavoro, sarà assunzione precaria? Non credo. Le sorti della Fiat sembrano legate alla nuova Punto, le sorti degli operai invece sono legate ad un punto interrogativo.
Maroni intanto pensa a come togliere il Tfr (trattamento di fine rapporto, liquidazione) e la pensione: se ci spara la finiamo prima e la smettiamo anche di agonizzare.

New Orleans fa acqua da tutte le parti per colpa di Katrina, l’Italia per colpa Silvio annega in una latrina. Siamo proprio nella melma, scusate c’è stato uno scambio di consonanti.

Giancarlo Pacchioni