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Con i Fondi le donne sono quelle che stanno peggio

Publie le giovedì 4 agosto 2005 par Open-Publishing

Con il fatto che l’età di pensionamento per le donne è fissata a sessanta anni e che la loro speranza di vita è più alta di quella degli uomini, le donne finiscono per essere le più penalizzate dalla cosiddetta previdenza integrativa.

Prendendo infatti ad esempio sempre un montante di 50.000 euro e ipotizzando che al momento dell’andata in pensione l’Istat calcoli la speranza di vita per le donne in 79 anni, avremo una differenza tra queste due età di 228 mesi che porta ad un assegno mensile di 219,30 euro, ovvero a parità di montante - di versamenti al Fondo - una donna percepirà una cosiddetta "pensione integrativa" pari al 63,16% di quella di un uomo.

pubblicato su www.attac.it