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DI RICCHEZZA CE N’E’ IN ABBONDANZA PER TUTTI
Publie le mercoledì 2 febbraio 2011 par Open-PublishingMA SE LA FOTTE LA BORGHESIA PADRONALE
Ormai da due anni in Italia non si parla d’altro se non di troie, minorenni disponibili per potenti, procacciatori di carne fresca per il puttaniere di Arcore, gregari suoi che fanno il "casting bernarda" alle bagasce emergenti…
Ora le accuse contro questa banda vecchi sessuomani sono concrete: prostituzione minorile, concussione, sfruttamento del sesso a pagamento, associazione a delinquere e magari salterà anche fuori il traffico internazionale di stupefacenti.
E’ uno schifo senza precedenti nel nostro Paese, una bassezza morale mai vista. Appalti "passati" in cambio di soldi e trombate, appartamenti e palazzotti in Roma storica regalati a ministri, macchine di lusso, orologi di prestigio, bonifici periodici…
Provoca disturbo gastrico constatare che pure donne, giovani e belle, gestivano la compravendita di corpi femminili senza il minimo scrupolo, riuscendo ad essere anche più odiose dei loro padroni nonni con la bava alla bocca.
La Beata Nicole Minetti è arrivata anche a dire "ho avuto una relazione affettiva con il premier", così i soldi che il duce le passava sono "giustificati" come gesti tra persone che si vogliono bene e non "pagamenti per servizi prestati", apparentemente con questa puttanata nel puttanaio totale, non si configurerebbe più il reato contestato dai PM di Milano. Anche le feroci critiche intercettate tipo "mi ha rovinato la vita, quel vecchio culo flaccido, pezzo di merda, stronzo… Gliela faccio prendere io una bella paura con la storia di Ruby…", secondo l’avvocata difensora della Vergine Minettiana, sono dovute alla rabbia sentimentale e di gelosia perché il nonno nano scopava con altre…
Cioè, in pratica, questa banda di disonesti, indegni e porcaccioni non solo prendono per il culo i Magistrati pensando di raccontare favole a bambini deficienti, ma insultano, come da sempre, l’intelligenza degli italiani tutti, compresi i loro elettori.
Fiumi di soldi che scorrono incontrollati. Questa mattina si è saputo che pure la genitrice della Noemi Letizia ha ottenuto ventimila euro dal puttaniere per risolvere problemi economici. La stessa Beata Minetti aveva tanto bisogno, così come Ruby e tutte le altre. Poi si sa, il presidente è uomo molto generoso, lo da a tutte quelle che glielo chiedono.
"Sai papi, tesorino, bunghino mio, ho problemi con il guardaroba…" e giù settemila euro in busta. "Ho il bambino con le adenoidi gonfie" e vai con banconote da 500 come fossero figurine.
Qualcuna doveva comprare la TV alla nonna, pagare l’affitto alla mamma, pensare al ricovero dello zio… E il capo del governo pensava lui a tutto. Meglio della Caritas. Più efficiente di Propaganda Fide e del cardinalon Sepe.
Ma chi paga in realtà tutto?
Chi paga le scorte usate come taxi per accompagnare a casa la troie?
La disoccupazione giovanile italiana ha raggiunto quota 29%, dato più alto da gennaio 2004. La quota totale nazionale è all’8.7%. In Sardegna il 45% della popolazione giovane non ha lavoro. Dati da disastro totale.
Questo non governo è assente da ogni politica giovanile e per le donne. Non ha fatto nulla per affrontare le situazioni sempre più in caduta libera, non ha prodotto una sola riforma, tranne la mostra gelminiana.
Una casta di intoccabili, tutti amici tra loro, che pensano al proprio tornaconto e a salvarsi il culo dai processi, ma nulla hanno a che condividere con la gestione della cosa pubblica.
Sono la rappresentanza di quel 10% di famiglie italiane che hanno in mano il 45% della ricchezza nazionale.
I ricchi sono sempre più stramaledettamente ricchi, i poveri ormai sotto i ponti.
Il reddito degli italiani dipendenti è stato tagliato dalla "crisi" di oltre il 2%: era dal 1995 che non succedeva.
Che cosa fa quel 10% di ricchi italiani con in mano il 45% delle risorse economiche nazionali?
Evade!
Porta i capitali all’estero, investe nei paradisi fiscali, specula e se la Nazione è sempre più depredata se ne fotte alla grande.
Poco tempo fa spuntò la lista Falciani, quella dei VIP nazionali che rubano all’erario. Gente insospettabile. Quella stessa della quale si diceva: "fa l’Italia grande": Valentino, Armani, Balestra, Bulgari, Lancetti, Sandrelli madre e figlia, Elisabetta Gregoraci Briatore, il presidente della Concommercio di Roma Cesare Pambianchi, principesse, contesse, borghesie varie dai cognomi altisonanti. 700 nomi con domicilio fiscale tutti nel Lazio.
La Sandrelli però è stata più "furba": si è servita dello Scudo Fiscale, la legge che TremoRti su volontà di Berlussonini ha voluto per aiutare i ricchi sfondati che pagando una multa ridicolissima, farebbero rientrare i capitali in Italia e quindi non più perseguibili.
Poi della lista Falciani e di tutti gli evasori famosi non si è più saputo nulla.
Perché dei ricchi e di leggi truffa fatte per loro non se ne deve parlare, e d’obbligo occupassi solo del pisello del premier e di dove lo intinge.
Non si può dire agli italiani, ormai permettono, giustificano e perdonano tutto al Papi e alla sua cricca, che l’evasione fiscale della borghesia padronale ha sottratto dalle casse comuni della Nazione 50 miliardi di euro [dati GDF] e solo in questo ultimo periodo, che i lestofanti ladri di Stato tra tangenti, corruzioni, regali per ottenere favori, ruberie varie si fottono ogni anno 25 miliardi di euro [Osservatorio BCE], che altri 13 miliardi Gnazio la Muffa li ha spesi per comprare elicotteri da impegnare nella guerra in Afghanistan.
Sono 88 miliardi. La bellezza di tre finanziare e mezzo di TremoRti.
Con quel mezzo, 13 miliardi, non ci sarebbe stato bisogno di alcun taglio al precariato nella Scuola Pubblica, l’Università avrebbe risolto ogni suo problema, non si sarebbero scippati gli stipendi dei Docenti, avrebbero potuto rinnovare il contratto e molto altro di più.
Con i 75 miliardi rimasti l’Italia se la potrebbe passare più che bene: per tre anni non potrebbero raccontare palle sui sacrifici che solo noi, già cornuti e mazziati, dobbiamo sempre fare, dai tempi degli altri ladri democristiani.
Poi basterebbe semplicemente raddoppiare quel 5% di multa previsto dallo scudo fiscale ai ricchi con capitali all’estero, tanto non li porterebbe di certo alla rovina, per garantire un gettito economico tale da evitare il patto di stabilità [altro sangue vampirizzato a tutti noi] ultimo del 2010.
E invece i colpi di machete arrivano ben assestati solo a noi. C’è la crisi, dicono, ma non aggiungono "voluta dagli industriali e banchieri che si sono arricchiti con manovre internazionali tipo Parmalat, e a noi va bene perché siamo loro amici e i nostri capitali speculando sulla vostra miseria aumentano sempre di più".
Non lo dice Marchionne, punta di diamante nero di tutte le balle padronali, non ne parla la Marcegaglia, non potrebbe: cambia idea ogni tre ore, TremoRti se ne guarda bene leccaculo com’è, Bonanni e Angeletti sono parte integrante del sistema servi di Stato.
Non ne parlano neppure i quotidiani, eppure queste sono le notizie da prima pagina a titoli cubitali.
Ci troviamo a leggere al contrario delle guerre famigliari telenovelas tra il puttaniere e lo svenduto Fini, da mesi e mesi, talmente squallidi da uscire pure con una foto di Marrazzo che sarebbe stato fermato ad un posto di blocco con una trans in macchina. E chi se ne frega! Lui sì che è un cittadino privato e adesso può fare il caso che gli pare. In culo ai vari Sallusti, Porro, Feltri, Belpietro e Umilio Fede Retriever, senza dimenticare Montogolfier Ferrara, diventato consigliere speciale del duce.
Il premier invece non è un cittadino privato, e non può fare quello che vuole in culo a tutti gli italiani.
Famiglia Cristiana in edicola domani: "la frattura del Paese è dovuta ad un uomo solo. Dal 1946 ad oggi non c’è stata crisi totale peggiore di questa".
Ma dal 1946 ad oggi non c’è stata più alcuna Resistenza.
Meditare, non tanto a lungo, per capire.
Lucio Galluzzi
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