Home > Dall’Olimpico a via della Pisana
Tutti hanno sempre saputo che tra il calcio e la politica esistono forti legami di parentela e nessuno ha mai creduto che lo sport più popolare in Italia costituisca un’isola felice, al riparo dagli interessi e dai poteri forti. Ma se fino a qualche anno fa tra i due mondi potevamo distinguere dei limiti precisi, oggi quei confini sembrano invisibili, quasi scomparsi. Per questo è nato uno spazio dedicato al calcio, o meglio alla politica nel calcio, per descrivere e raccontare quel sottobosco di accordi, correnti, sospetti, “biscotti” (traduzione di “inciuci” nel gergo calcistico) e anche innocue curiosità che circondano ogni settimana la normale competizione sportiva.
Come? Con un occhio sul campo – il vero cuore pulsante del pallone, quel prato verde che riesce, malgrado tutto, a suscitare emozioni e passioni forti – e uno in Tribuna d’onore – da dove assistono alle partite i veri politici del pallone, coloro che decidono il destino delle società grandi o piccole stabilendo, ad esempio, come va spartita la torta golosa dei diritti televisivi, o dove si accomoda il politico tifoso per seguire la propria squadra del cuore. Purtroppo, a partite finite, bisognerà dare un’occhiata anche nei tribunali per seguire gli sviluppi dello scandalo “Calciopoli”, di cui l’onda lunga sta arrivando proprio in questi giorni.
Per raccontare gli intrecci voluti e non voluti tra calcio e politica non ci poteva essere spunto migliore dei risultati delle ultime elezioni regionali nel Lazio. Il più votato nella capitale è stato l’ex medico sociale della Roma, Mario Brozzi, eletto nella lista civica di Renata Polverini con 22.417 preferenze: una cifra pazzesca. E chissà quanti voti ha preso dai tifosi romanisti indecisi o rimasti orfani dei ras locali della lista Pdl esclusa dalla competizione. “Penso tanti - ha confessato a caldo tra la folla esultante di piazza del Popolo – anche perché avevo calcolato un massimo di 4000 preferenze”. L’ex medico alla corte di Rosella Sensi e dell’allenatore Luciano Spalletti ha poi aggiunto: “Sono contento come se avessi vinto un altro scudetto e cercherò di fare del mio meglio per avvicinare i giovani in difficoltà al mondo dello sport”. Mario Brozzi non aveva un programma da urlo e sinceramente non ricordo nemmeno di averlo visto su qualche cartellone pubblicitario, ma in una città dove le frange più calde delle tifoserie di Roma e Lazio anni fa riuscirono in pochi minuti a far sospendere un derby e dove gli intrecci tra calcio, tifo organizzato e politica ci sono sempre stati, anche grazie alle tante radio e televisioni che parlano 24 ore su 24 di Totti e Zarate, avere il proprio nome legato alla tradizione di una delle squadre capitoline può valere più di cento campagne elettorali.
Lo sapeva bene Renata Polverini, che prima era stata minacciata di boicottaggio dai tifosi biancocelesti “arrabbiati”, per usare un termine leggero, col suo alleato Francesco Storace, romanista, colpevole di aver favorito Claudio Lotito, e poi ha cercato di rimediare offrendo una candidatura nella lista civica a Cristiano Sandri, fratello di Gabriele, il tifoso della Lazio ucciso dal poliziotto Luigi Spaccarotella, fiutando però in tempo un clamoroso autogol e rinunciando prima della presentazione delle liste. Meglio andare direttamente in Curva Nord insieme a Zarate e sedersi sulla bandiera dedicata a Gabriele Sandri circondata dai saluti romani.
E i romanisti? Come fare per catturare più voti possibili dei cugini giallorossi? Semplice: oltre a Mario Brozzi ecco Guido Zappavigna, storico leader dei Boys, il gruppo di estrema destra della tifoseria giallorossa. Zappavigna era candidato per la Destra di Storace, alleato della Polverini, e ha raccolto 3543 preferenze, risultando il primo dei non eletti. Siederà in Consiglio regionale se Storace dovesse rinunciare. Il suo sito personale è pubblicato in due lingue: l’italiano e il romanesco.
“Guidone” è uno di quei personaggi che con la A.S. Roma ci hanno sempre mangiato: ha gestito diverse pizzerie per tifosi, dove oltre a banchettare in allegria si inventano striscioni, si organizzano i pullman per le trasferte e si vendono i biglietti, e ha condotto un suo spazio sulla radio Rete Sport. Ex Nar, iscritto all’Msi, indagato per l’omicidio di Fausto e Iaio insieme a Mario Corsi detto “Marione”, un’altra voce storica dell’etere romano, Guido Zappavigna “rifiutò” la svolta di Fiuggi.
Fabio Capello, uno degli allenatori italiani più titolati e apprezzati anche all’estero, disse in un’intervista che il calcio italiano è in crisi a causa dei troppi poteri che le società calcistiche concedono agli ultras. Capello si riferiva a personaggi tipo Zappavigna.
“Guidone” ha così spiegato il legame tra la passione calcistica e quella politica: “Essendo una persona che ha messo la passione nel calcio, essendo ultrà nel senso buono del termine, ho deciso di scendere in campo. Voglio andare con questa passione nelle periferie e andare incontro ai giovani delle curve, da sempre additati come teppisti ma la cui cultura del “contro” è dovuta alla mancanza di spazi come campi sportivi, teatri, biblioteche, ludoteche. Questa società è ormai arida da 50 anni: non ci sono valori per i giovani che hanno bisogno di una bandiera attorno a cui stringersi, e sono loro contro il mondo. Il calcio è la cosa più importanti tra le cose futili. Le politica deve ricominciare ad andare verso la gente”.
A sfruttare la popolarità calcistica ci ha provato anche Ernesto Alicicco, predecessore di Mario Brozzi come medico sociale della mitica Roma di Zeman di fine anni ‘90. E’ ricordato con simpatia: non vedeva l’ora di attraversare il campo e curare un giocatore per poi passare sotto alla Sud e ricevere il saluto dei tifosi della curva. Alicicco era candidato nella lista dell’Udc per Renata Polverini, ma è riuscito a raccogliere “solo” 705 preferenze. Forse è passato troppo tempo.
Messaggi
1. fonte:, 7 aprile 2010, 20:06
http://www.thefrontpage.it/2010/04/07/dall%E2%80%99olimpico-a-via-della-pisana/
2. Dall’Olimpico a via della Pisana , 8 aprile 2010, 07:13, di e = mc2
La Politica presa a calci.
1. Dall’Olimpico a via della Pisana , 29 aprile 2010, 00:58, di danielona
certo che Mario Brozzi medico che a suo tempo disse a Totti alzati non è niente mentre quel poveraccio aveva ben altro ! c è da dire Totti sei grande ,sei la bandiera della Roma ,e tu mediconzolo che ti schieri con la Polverini sei solo un pagliaccio ! I medici sono tutta un altra cosa :torna a fare il medico della mutua .