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Daspo, per un vero stato di polizia. Aspettando la tessera del manifestante
Publie le lunedì 20 dicembre 2010 par Open-Publishing3 commenti
Il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Alfredo Mantovano, ipotizza di utilizzare il Daspo come ipotesi di misura di sicurezza da applicare, al di là dell’ambito sportivo, per prevenire episodi di violenza come quelli accaduti a Roma durante il voto per la fiducia al Governo. «Poichè la risposta giudiziaria è stata molto deludente su questo fronte, e credo che si sia legittimati ad adoperare questa critica nei confronti di soggetti che hanno mostrato di fare determinati atti e - ha precisato ancora - alla vigilia di altre manifestazioni che vengono annunciate in occasione dell’ approvazione della riforma dell’università, immaginiamo un intervento sul piano della prevenzione che sul
punto specifico permetta di tenere lontani dai luoghi delle manifestazioni questi soggetti. Non è la bacchetta magica, non è che risolverà tutto, come non ha risolto radicalmente la questione violenza sportiva. Però - ha concluso il sottosegretario - il Daspo nel corso degli anni dei risultati li ha dati.
La proposta del sottosegretario Mantovano - estendere il Daspo anche alle manifestazioni politiche - meritava come risposta, dall’opposizione, almeno quel profluvio di dichiarazioni di cui spesso non se ne sente la mancanza, ma che in questo caso sarebbero stato un segnale. Le sirene del centrismo e del moderatismo paralizzano quel che resta della sinistra del Pd. Dunque a contrastare il fascismo di Mantovano, Maroni ed Alemanno, in serata sponsorizzato anche da Cicchitto, ci sono per ora le dichiarazioni di Mario Staderini, segretario dei Radicali e di Luigi De Magistris, responsabile giustiza dell’Idv.
Per Roberto Maroni la proposta di estendere il Daspo anche alle manifestazioni non sportive è "interessante" è un’iniziativa che esiste già in Inghilterra e che il governo sta "valutando se ci sono le condizioni" per applicarla in Italia. "Mi sembra una proposta interessante: c’è la possibilità di metterla del ddl sicurezza che ha iniziato l’iter di conversione al Senato: valuteremo se c’è una maggioranza che sostiene questa proposta", ha sostenuto il
titolare del Viminale.
Mario Staderini
«Con la proposta del sottosegretario Mantovano di estendere il Daspo alle manifestazioni politiche il Governo getta la maschera. Il Daspo è un provvedimento da Stato di polizia, dove il questore, non il giudice, sulla base
di una mera informativa limita per cinque anni la libertà personale di un cittadino. In pratica, tutti i denunciati,
indipendentemente dall’accertamento delle loro responsabilità, sarebbero per 5 anni obbligati a firmare in Commissariato ogni volta che ci fosse una manifestazione politica. La storia ha già conosciuto questi metodi, quando in occasioni delle visite dei monarchi o dei dittatori gli oppositori e i sospetti venivano arrestati a titolo "cautelativo". Mantovano conferma quanto noi Radicali denunciamo da anni, ovvero che la legislazione speciale introdotta nel calcio dai Governi Berlusconi a partire dal 1994 a suon di decreti legge, altro non era che un laboratorio di sperimentazione di nuove forme di controllo sociale». «Maroni chiarisca se il Governo intende estendere il Daspo alle manifestazioni politiche, cioè riconoscere ai questori il potere di limitare per cinque anni la libertà personale sulla base di mere denunce o informative. Il Daspo è una misura di prevenzione che non esiste neanche per mafiosi e terroristi, per i quali è il giudice a disporle. Molto utilizzata invece ai tempi del fascismo, quando gli oppositori e i sospetti venivano trattenuti nelle caserme in occasione delle visite in città dei gerarchi. O forse il Ministro Maroni, dopo quella del tifoso, vuole imporre anche la "tessera del manifestante"»?
Luigi De Magistris
«L’idea del sottosegretario Mantovano del Daspo per le manifestazioni andrebbe attuata nei confronti del ministro La Russa, per tenerlo lontano dalla tv e dal ministero, dove la sua presenza e’ inaccettabile visto che difende il fascismo e quindi delegittima la Costituzione. La Russa dovrebbe dimettersi per quanto sostiene pubblicamente in merito al Ventennio. Preoccupa che in questa fase sociale drammatica l’ordine pubblico sia nelle mani di un ministro dell’Interno razzista come Maroni e di un ministro della Difesa fascista come La Russa: entrambi pronti a ridurre le proteste politico-sociali a fattore di sicurezza a cui rispondere con la repressione, usando ingiustamente le forze dell’ordine e, in questo modo, offendendole. L’allarme lanciato da Maroni, La Russa e il sindaco Alemanno per le manifestazioni studentesche della prossima settimana, oltre alla conferma di voler proseguire con la blindatura dei palazzi istituzionali e con la militarizzazione della citta’, sono modi per alimentare una strategia della tensione che mette a rischio la tenuta democratica»
Messaggi
1. Daspo, per un vero stato di polizia. Aspettando la tessera del manifestante, 20 dicembre 2010, 19:58
Questi ormai parlano senza sapere quello che dicono ... sentite questo ...
Mazzuca (Pdl): "Braccialetti per facinorosi" ’Sarebbe da prendere in seria considerazione l’ipotesi avanzata dal ministro dell’Interno Maroni di dotare coloro che sono stati individuati come i più facinorosi nelle manifestazioni con il braccialetto già in dotazione ai tifosi-teppisti che vanno allo stadio’’. Lo dice Giancarlo Mazzuca, responsabile Comunicazione Gruppo Pdl Camera.
Inutile dire che, in base alle leggi vigenti, nemmeno ai "tifosi" si applica alcun "braccialetto", cosa che viene usata, in alcuni pochissimi casi, solo per i detenuti agli arresti domiciliari ...
Stiamo veramente in mano ai pazzi ...
K.
1. Daspo, per un vero stato di polizia. Aspettando la tessera del manifestante, 20 dicembre 2010, 20:05
e se la memoria non mi inganna, cosa che può essere, questo mazzuca è stato direttore de il resto del carlino... l’inFORMAZIONE in questo paese ha nelle sue fila personaggi di tal livello...
2. Daspo, per un vero stato di polizia. Aspettando la tessera del manifestante, 20 dicembre 2010, 20:43
Mi raccontava papà che nel " famigerato ventennio" quando un capoccione fascista visitava il paese la polizia arrestava un pò di gente, generalmente barboni, ubriaconi ma anche sinistrorsi( gente non proprio di sinista ma simpatizzanti), intellettuali che non avevano giurato fedeltà ecc. con la motivazione " per evitare disordini" che poi venivano liberati 2 giorni dopo che il capoccione se ne era andato.Allora lui era un ragazzino e non capiva il perchè di questa manfrina, di questo teatrino ma ne percepiva ( anche in famiglia) l’estrema ingiustizia. Ma le dittature sono così: devono mostrare il loro potere in ogni momento, devono sempre far sapere al cittadino che lui è un nulla rispetto al "potere".Oggi questi ducetti da quattro soldi sfoggiano ignoranza becera ed irraggionevolezza di provvedimenti assolutamente inutili ( basti vedere le leggi sull’immigrazione) per confondere il cittadino e mostrare il proprio potere sugli altri in una continua gara con altri ducetti da commedia.Chiudo con un pensiero, un piccolo aforisma di Benjamin Franklin: THOSE WHO TRADE FREEDOM FOR SECURITY DESERVE NEITHER ( CHI SCAMBIA LA LIBERTA’ PER LA SICUREZZA NON AVRA’ NE’ L’UNA NE’ L’ALTRA) michele