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Divieto di fumo nei ristoranti: se il gestore non lo fa rispettare, potete rifiutarvi di pagare il conto

Publie le sabato 8 gennaio 2005 par Open-Publishing
20 commenti

Dazibao Salute Sociale


Finalmente il 10 gennaio entra in vigore la legge che
tutela il diritto di non essere affumicati. Un principio di civiltà per
troppo tempo ignorato.

Ma come può il cittadino difendersi dai prepotenti che violeranno la legge?
Non può essere sempre presente un vigile urbano, e molti gestori di
ristoranti, bar e locali hanno dichiarato che se ne infischieranno se
qualcuno fuma.

Esiste però una disposizione - rende noto l’AssoUtenti -, in
particolare l’articolo 1460 del codice civile, che richiamando l’esatto
adempimento delle rispettive prestazioni, consente di non pagare il conto
se il gestore non fa rispettare il divieto di fumo.

Tale norma stabilisce infatti che nei contratti a prestazioni
corrispettive, ciascuna parte può rifiutarsi di adempiere la sua
obbligazione, qualora l’altra non adempia alla propria.

Ora, certamente, tra i vari obblighi inerenti al gestore nei confronti del
cliente c’è quello di mantenere l’aria all’interno del locale salubre e
prima di immissioni che possano compromettere la sua degustazione, cioè
consentirgli il consumo - quanto meno normale, o addirittura "adeguato" se
trattasi di "beni da amatore" - del bene oggetto della prestazione.

Il locale deve quindi, tra l’altro, essere immune da fumo , come da altri
fattori o condizioni che renderebbero "menomata" la prestazione e pertanto
sproporzionata la controprestazione del cliente.

L’inadempimento dal gestore a tale obbligo , oltre a comportare
conseguenze di carattere "penale", ne porta anche di "civili": fa scattare
la facoltà prevista dall’articolo 1460 del codice civile, per cui il
cliente può rifiutarsi di ad empiere alla propria obbligazione, che è
appunto quella di pagare il conto.

L’Assoutenti è a disposizione per l’assistenza ai consumatori in caso di
contestazioni.

.... E noi je dimo , e noi je famo:
c’hai affumicato e nun te pagamo!

www.assoutenti.it - (AU-Nazionale) - 066833617

www.covalori.net/assoutenti.htm - (AU-Lazio) - 066380336

Messaggi

  • Una legge propagandistica e questurina di un governo di merda e una logica a dir poco "talebana" dell’ Assoutenti e di altre sedicenti - e finanziate dallo stato e quindi dallo stesso governo - associazioni di utenti, sempre pronte a sparare sui lavoratori in sciopero, come ad esempio qualche tempo fa contro i tramvieri.

    Andate a cagher, cialtroni !

    Vanni

    • Ho smesso di fumare da un pezzo, ma mi associo entusiasticamente al commento .

      Questi sedicenti "consumatori" sono gentaglia, per principio nemici dei lavoratori ( hanno denunciato i tramvieri in sciopero ma si sono ben guardati dal protestare contro l’ aumento delle tariffe dei trasporti)
      e sul fumo hanno una logica fondamentalista e talebana.

      Di questo governo, poi che cazzo parliamo a fare? Si preoccupano del fumo delle sigarette ( che pero’ continuano a vendere in regime di monopolio) e nel frattempo rimettono in discussione l’ adesione dell’ Italia al protocollo di Kioto.

      Proibiscono sigarette e spinelli e di fatto depenilizzano la cocaina ( un Kg e mezzo per loro e’ modica quantita ! )

      Del resto , sono gli amici di Micciche’, di La Russa, di Previti, di Dell’ Utri, noti "consumatori" pure loro, anche se in un altro senso.

      Non capisco come fanno gli amministratori di Bellaciao a mettere puttanate come questa nelle features.

      O si sono arruolati pure loro in questa "guerra santa" in perfetto stile "amerikano" ?

      Keoma

    • Senti un po’ Dariokeomavanni

      Cominciando con gli insulti, pensa bene, sarai "libero" di andare altrove, sai bene che lo possiamo fare...

      Per quanto riguarda il fumo, quando muori di cancro (mio padre ne ha saputo qualche cosa...) e in particolare quando, in più non fumi, il "colore" del governo conta poco...

      Per quanto riguarda "la gentaglia"... sarebbe più onesto dalla tua parte, allora, di mettere uno scritto sul problema della "consumazione passiva" del tabacco, scritto da te, la logica di mischiare tutto insieme e finire con degli insulti ti assicuro che non ha spazio su Bellaciao,... a buon intenditore...

      Dalla nostra parte giustamente la salute della gente (forse a te non frega niente leggendo quanto hai scritto...) c’interessa, e il rispetto dell’altro non e’ una moralità borghese, anzi il tuo atteggiamento, quello si, e’ totalmente individualista e tendenziosamente reazionario...

      Ma se vuoi giocare al ping pong, per noi non c’e’ problema... noi giocheremo con gli IP...ing...

      Roberto

  • Talebani, governo di merda, e ladro, ma il principio è un altro: rispettare le esigenze di tutti. Chi fuma continui a farlo senza imporlo talebanamente al prossimo. Fumatevi le vostre sigarette, spinelli o quant’altro non imponetelo a chi non vuol fumare specie in un luogo pubblico, specie dove si mangia e si beve. Tabagisti createvi le vostre fumerie, fatevele finanziare dal Monopolio dei tabacchi, vivete felici e contenti ma non fateci respirare il vostro fumo. Grazie.

    • ma non bastava l’obbligo di sale non-fumatori e di aspiratori nei locali fumatori? Di fatto anche i locali che avevano già questi requisiti non hanno potuto adeguarsi alle norme folli imposte dal governo.
      Non ho la minima intenzione di guastare la salute di nessuno, ma rivendico il diritto di pensarci io alla mia.
      Ormai se fumi una sigaretta ti trattano peggio che se avessi fatto lo sgambetto a una vecchietta.

      Dovremmo smettere davvero tutti in botto di fumare, e vorrei vedere come farebbero i cari non fumatori senza i soldi che molliamo ogni anno con il nostro fumo.

    • Che ti occupi della tua salute e’ bene se non diventa egoista... e la salute degli altri ci pensi, quando una persona fuma di fianco a un altra persona che non fuma, pensa all’altra?

      I locali non si applicano le "norme folli" non, credi che giustamente non bisogna farlo pagare ai non fumatori?

      Vorresti dire allora: tieni quel bar o quel ristorante non si e’ messo alla norma, per non spendere dei soldi... quindi tu non fumatore pagherai con la tua salute, il mio vizio di fumare sotto il tuo naso...

      In fin del conto nessun ti obbliga a non fumare, ancora una volta sei libero di "suicidarti" come vuoi, ma nella tua "fine" perché vuoi tirarti dietro altre persone?

    • Senti un po’, simpaticone di un Roberto, che Dario e Keoma sono la stessa persona, e’ cosa nota pure ai sassi.

      Vanni e’ semplicemente un collega di ufficio, compagno col quale mi capita spesso e volentieri di litigare su molte delle questioni su cui interveniamo in questo sito, che poi ti arrivano interventi con la stessa "origine" - non so quale diavolo sia il termine tecnico - e’ del tutto normale visto che usiamo lo stesso "server" aziendale e talvolta anche lo stesso computer.

      Una volta detto questo, come ho gia’ detto, io ho smesso da anni di fumare ( e Vanni,a parte qualche canna, addirittura non ha mai fumato ) ma conosco bene le logiche "talebane" che sono state utilizzate nei tanto vituperati per altri versi United States e ne vedo tutti i prodromi gia’ in Italia.

      Che se ne facciano carico certi personaggi dalla naturale logica "forcaiola" ovviamente non mi stupisce.

      Mi stupisce di piu’ vedere altre persone imbarcate in modo acritico in questa "crociata".

      Sulle associazioni dei "consumatori" ed in particolare quella di cui e’ stato pubblicato il comunicato iniziale, occupandomi di questioni sindacali, ho gia’ largamente avuto modo di apprezzare - si fa per dire - il "progressismo" e la "tolleranza".

      Per il resto, non voglio avvelenare nessuno, ma non voglio nemmeno essere avvelenato da logiche fondamentaliste e intolleranti.

      Ciao, Dario.

    • P.S.

      gli insulti erano chiaramente riferiti al governo e alla Assoutenti e non ai gestori di Bellaciao.

      comunque di "altrove" dove intervenire ne ho d’ avanzo ; lo sapete cosi’ bene visto che per mesi siete andati a prendere miei interventi negli stessi "altrove" per poi pubblicarli qui sopra.

      Di nuovo ciao, Dario/Keoma

    • L’ ultimo commento prima del mio, in stile reaganiano, e’ indicativo del clima assurdo che si sta creando.

      Naturalmente chi l’ ha scritto puo’ essere reaganiano davvero, ma sono francamente portato a non crederlo.

      Oltre venticinque anni fa fu vietato in Italia fumare nei cinema e nei teatri che erano prima di allora vere e proprie camere a gas, ma non ci fu tutta questa enfasi che non posso non definire "talebana".

      Basti pensare che oggi a Roma, tutti e tre i quotidiani gratuiti in distribuzione nelle stazioni della metropolitana titolavano biblicamente "Fumo, il giorno del giudizio".

      Tornando all’ antico precedente, la gente smise in tutta tranquillita’ di fumare al cinema, il settore entro’ in crisi ma per motivi piu’ seri del divieto di sigaretta.

      La stessa cosa potrebbe oggi avvenire per i ristoranti, dove in genere la clientela sosta anche meno cel tempo di una proiezione cinematografica.

      Ma invece, complice anche la scelta "propagandistica" ed elettorale del provvedimento oltre al tipo di governo che in questo momento ci ritroviamo ( sicuramente assai diverso dalla pur non da rimpiangere D.C. di allora ), ci ritroviamo nel pieno di una campagna "forcaiola" e "proibizionista", pericolosissima anche per altri aspetti del vivere sociale.

      Il modello, per il fumo e soprattutto per altre cose, rischia di diventare ( e persino certi interventi su questa discussione vanno chiaramente in quel senso ) quello dei paesi anglosassoni e quello amerikano in particolare.

      Quello per cui nei films si puo’ lecitamente vedere lo squartamento di esseri umani ma giammai un attore che si accende una sigaretta.

      Credo semplicemente che noi "di sinistra" dobbiamo stare molto attenti all’ avanzare di una cultura come questa, del tutto funzionale alle logiche "predicatrici" e un po’ "mormone" che hanno portato ad esempio alla vittoria elettorale di Bush.

      E dobbiamo stare molto attenti anche a qualsiasi "guerra di religione". di qualsiasi tipo.

      Poi, come dicevo, ho smesso personalmente di fumare da un bel po’ e, come tutti gli ex fumatori, provo per il fumo un fastidio superiore a quello di chi non ha mai fumato.

      Ma il fastidio per i fondamentalismi e le logiche "poliziesche" di tutti i tipi e’ senz’ altro maggiore.

      Keoma

    • Per il commentatore "reaganiano" di cui sopra......

      Della serie " Chi di reaganomics ferisce, di reaganomics perisce "

      Sai quanto costerebbe alla comunita’, soprattutto ai non fumatori ( i fumatori gia’ pagano abbondantemente ) la fine dell’ aggio di stato sul monopolio della produzione e della vendita dei tabacchi ?

      Che dovrebbe essere la logica conseguenza della filosofia "proibizionista" della legge Sirchia , tanto piu’ che l’ Italia e’ rimasto l’ unico paese al mondo ( con la Birmania dei generali al potere ) a mantenere il monopolio sui tabacchi.

      Filosofia che invece Berlusconi e Sirchia si guardano bene da portare fino in fondo, abolendo detto monopolio e liberalizzando il mercato dei tabacchi, altrimenti sarebbero costretti ad aumentare, e di brutto, le tasse.

      Per cui dimenticano in un attimo la loro naturale vocazione liberista e pure quella "salutista".

      Ma e’ possibile, soprattutto da sinistra, dare credito a una qualsiasi delle leggi di questi cialtroni ?

      Vanni ( l’ amico di Keoma che non ha mai fumato in vita sua )

    • Per quanto mi riguarda,questa pubblicità mastodontica data dal governo a una legge antifumo,serve ,come al solito a nascondere i gravissimi problemi che questo governo ha criminalmente ignorato.
      Tra gli altri,debitamente occultata dai media,la mia sicureza personale quando viaggio in treno.
      Questo governo si sbraca sulla legge antifumo,ma nasconde in tutti i canali tV, i 17 morti nello scontro tra i treni nella linea Verona-Bologna.
      Si preoccupa a fanfare spiegate che io non muoia di fumo passivo,ma intanto rischio la vita ogni volta che prendo un treno non protetto da adeguate misure di sicurezza.Ci preoccupiamo di morti virtuali,e stendiamo un muro di silenzio sui morti reali .
      Costa tanto viaggiare in sicurezza? E’ un lusso?
      Perchè non parliamo delle vite umane perdute per colpa di chi non ha dato nessuna importanza a un settore così importante come i sistemi di sicurezza nei treni.?
      E’ ridicolo questa roboante pubblicità data a morti virtuali da sigaretta,quando il silenzio più sepolcrale è stato fatto su morti reali per viaggio in treno,in condizioni di protezione da terzo mondo

    • NON SONO SOLO LE «BIONDE» AD INQUINARE

      di LUCIANO CAGLIOTI* da "il messaggero" 10.1.05

      Si apre per i frequentatori dei ristoranti un periodo interessantissimo: come reagirà il latino mediterraneo all’impatto definitivo, sì o no , senza compromessi, che il Governo ha varato sul fumo?

      Chi per lavoro frequenta i paesi anglosassoni, Usa in primis , ha potuto vedere le reazioni di un popolo abituato a scelte radicali, ed ha potuto constatare che i fumatori sono laggiù una sorta di minoranza oppressa. Sbarcano dagli aerei ed incuranti delle valigie o delle procedure di sbarco si cacciano in fumose salette, nelle quali sembra che qualcuno abbia dato alle fiamme un copertone. Girare per strada con una sigaretta crea seri complessi di colpa e, se lo scopo è impedire di fumare, occorre dire che esso viene raggiunto. Semmai, c’è da chiedersi come mai si continuino a produrre e vendere le sigarette. Ma, si sa, pecunia non olet .

      Il provvedimento sul fumo è entrato in vigore in un clima di polemica, non tanto per lo scopo finale, che è condiviso da molti, in primis , in termini bipartisan, dai due ultimi ministri della Salute Veronesi e Sirchia, quanto invece per talune modalità. C’è chi si rifiuta di «fare la spia», chi non vuole affrontare spese, chi ritiene giusto che vi siano locali in cui ognuno fuma quanto gli pare e i non fumatori stiano alla larga, soprattutto chi si spaventa per talune prescrizioni. Ad esempio, il fatto che «i locali per fumatori devono essere mantenuti in depressione non inferiore a 5 Pa. (Pascal) rispetto alle zone circostanti» (in parole povere, che l’aria tenda ad entrare e non ad uscire). Prescrizione, questa, che evoca più l’immagine di una fabbrica di armi chimiche che quella di una serata a base di tagliatelle, abbacchio e vino rosso. Ma lo scopo di fondo regge, semmai si potrà rivedere qualcosa. Soprattutto, e qui avanziamo una riflessione, per non cadere in una trappola tutta italiana che tende a «demonizzare» un parametro ambientale nel caso il fumo estraendolo dal contesto e facendone l’unico bersaglio da colpire. Questa operazione antifumo richiede infatti risorse, e sembra giusto chiedere che si compia uno sforzo per la razionalizzazione del sistema ambientale nel suo insieme. L’uomo urbanizzato è sottoposto all’azione di inquinanti di tutti i generi, sia all’aperto sia all’interno di abitazioni, uffici, ristoranti ecc. L’inquinamento indoor è causa primaria di malesseri, malattie ecc. Riferendoci al testo «Indoor and outdoor pollution and human cancer», Sprinter Verlag, che il professor Umberto Veronesi ha curato a proposito della correlazione tra inquinamento interno ed esterno e cancro, constatiamo che gli ambienti chiusi possono essere fortemente contaminati, fermo restando che la qualità dell’ambiente interno dipende dalle abitudini di chi abita un appartamento, una automobile, un ufficio. Ci distinguiamo dagli Usa, in peggio in termini ambientali, per il fatto che utilizziamo pochissima elettricità e moltissimo combustibile. Una cucina a gas è assai meno sana sotto il profilo delle emissioni di un fornello elettrico, idem per riscaldamento e scaldabagno. La concentrazione interna di alcuni inquinanti in Italia supera largamente quella esterna: fino a 10 volte le particelle sospese, fino a 10 la formaldeide, fino a 3 gli idrocarburi aromatici, a 50 gli idrocarburi alogenati, fino a 100 il radon. Quest’ultimo sembra essere «la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo». Inoltre, «la concentrazione indoor delle particelle totali e di quelle respirabili è spesso superiore a quella esterna». Il che significa che per il solo fatto di stare in ambiente chiuso si assumono emissioni (ed anche radon, in misura diversa caso per caso) quale che sia la situazione esterna.

      In altri termini, non è solo il tabacco il problema, anche se ne costituisce componente primaria. Potrebbe, quella attuale, essere l’occasione per un approccio globale all’ambiente urbano/indoor, che operi su una analisi razionale della situazione e favorisca la diminuzione delle emissioni incentivando in città l’uso dell’elettricità sui combustibili.

      Perché non vorremmo vedere un signore che mangia il suo pollo in depressione a 5 Pascal, e intorno forni e riscaldamenti a gas che gli sparano addosso particelle, incombusti ed ossidi di azoto. O ancor peggio una sala ricavata nel tufo, sorgente ottimale del radon. Dunque, cari amici fumatori (anch’io moderatamente lo sono), prendetela con filosofia. La legge c’è e va rispettata. Fermo restando che anche i diritti dei fumatori, se non ledono gli altri, vanno rispettati. E che, in fatto di inquinamento e danni alla salute di tutti, molto ci sarebbe da dire e soprattutto da fare.

      *Ordinario di Chimica Organica Università «La Sapienza» Roma

    • Caro min.(orato) Sirchia,

      la sua è una legge "quasi" giusta, però non si accorge che la gente non aspetta altro che puntare il dito contro qualcuno?

      In questi giorni basta avere una sigaretta spenta in bocca per essere guardato come un pericoloso criminale.

      Ehi ragazzi, un po di calma prima che qualcuno perda la testa...

      di Franco De Roma -

    • E secondo voi bastano le minacce legali per fermare libera circolazione del diritto critica???
      Naziantifascisti, nerirossi, nazimaoisti hanno tutti una passione per l’ossimoro...
      ma se gratti appena sotto la pelle di serpente trovi quella dei ratti di fogna,
      giù la maschera siete stati sputtanati e non saranno i vostri nickname a celare le vostre vere finalità...
      Il fascio anche se si fa chiamare Trozky o Stalin lo riconosci sempre dalla puzza che emana ed è così viene sempre identificato...

      "εἰ πάντα τὰ ὄντα καπνὸς γένοιτο, ῥῖνες ἂν διαγνοῖεν."
      "se tutte le cose diventassero fumo, sarebbero i nasi a distinguerle." ERACLITO

  • È vietato fumare nei locali chiusi.

    L’articolo 51 della legge 3/2003, punto 1 dice:

    1. È vietato fumare nei locali chiusi, ad eccezione di:
    a) quelli privati non aperti ad utenti o al pubblico;
    b) quelli riservati ai fumatori e come tali contrassegnati.

    Si può vedere il testo completo della legge al sito:
    http://www.codacons.it/fumo/Art51-legge-3_2003.html

    Maggiri informazioni sulla legge si trovano nella Circolare 17 dicembre 2004 del Ministero della Salute, che potete leggere al sito: http://www.codacons.it/fumo/Circolare-17_12_2004.html

    Per i fumatori, questa è un’ottima occasione per smettere di fumare. Troverete consigli al riguardo al sito:
    http://www.stop-tabac.ch (sono svizzeri, e l’italiano svizzero è lievemente diverso dall’italiano italiano).

    Infatti, "chi fuma vive 10 anni di meno", come chiarisce una ricerca iniziata nel ’51, di cui si parla al sito:
    http://www.repubblica.it/2004/g/sezioni/scienza_e_tecnologia/studiofumo/studiofumo/studiofumo.html

    Per i fumatori: per favore, risparmiatevi i commenti sulla presunta libertà di fumare, se neanche vi rendete conto che affumicate gli altri, o sul fatto che il fumo fa bene alla salute, o altre amenità del genere.
    Con questi commenti fate il gioco delle multinazionali del tabacco.

    • Tanto per cominciare qui nessuno ha scritto che il fumo va bene, ne’ nessuno ha confuso la sacrosanta liberta’ di fumare con il diritto di affumicare gli altri.

      Addirittura soltanto uno o due degli intervenuti sostengono di essere al momento fumatori e non hanno comunque rivendicato alcun diritto sulla pelle degli altri nemmeno loro.

      Qui, anche a partire dai toni forcaioli e " di destra" ( che l’ Assoutenti sia schierata in questo senso e’ cosa nota ) dell’ articolo iniziale, si e’ sostenuto, da parte di alcuni, tra cui chi scrive, che non la sostanza della legge ma i toni usati dal governo, dalle tv e da quasi tutti i giornali - oltre ad associazioni di presunti "utenti" in perenne ricerca di pubblicita’ ( e di finanziamenti pubblici) - sono estremamente "fondamentalisti" e quindi pericolosi anche rispetto a temi sicuramente piu’ seri di questo.

      Non e’ un caso infatti che Sirchia, appena entrata in vigore questa legge, abbia subito dichiarato "Ora tocca all’ alcool !". Alcool che, a parte il caso di chi guida in stato di ubriachezza, cosa gia’ severamente punita dalla legge esistente, non provoca alcun danno agli altri visto che non esiste l" alcool passivo".

      Questo credo sia, al di la’ dell’ incoerenza di un governo che continua a fabbricare e vendere i tabacchi in regime di monopolio, l’ aspetto su cui riflettere e non questa legge in se’ che e’ cosa oggettivamente gia’ andata, di cui al massimo si puo’ rivedere qualche aspetto attuativo.

      Purtroppo la logica "fondamentalista" di cui parlavo si ritrova anche in alcuni messaggi a Bellaciao.

      Che senso ha infatti, da un punto di vista non "morale" ma di mera sacrosanta difesa della salute dei non fumatori, questo invito "moralistico" a smettere di fumare anche per strada o dentro casa propria che ricorre spesso in questa e altre discussioni in corso sull’ argomento ?

      Attenti che si comincia cosi’ e poi si va ben oltre e la storia dovrebbe avercelo insegnato.

      Keoma

    • COME SE POI LE MULTINAZIONALI DEL FARMACO, DI CUI TANTO SI RECLAMIZZANO IN QUESTI GIORNI I PRODOTTI, ANCHE DA PARTE DEI SEDICENTI "CONSUMATORI" ( CHE NON CREDO LO FACCIANO GRATIS), FOSSERO MIGLIORI MORALMENTE DELLE MULTINAZIONALI DEL TABACCO.

      ANDATELO A CHIEDERE AGLI AMMALATI DI AIDS SUDAFRICANI........

      VANNI

  • Salve, a tutti!!!!!
    penso ke il divieto di fumare neu ristoranti: se il gestore nn lo fa rispettare, potete rifiutare di pagare il conto. trovo ke questa frase nn servi piu con la nuova legge che le persone nn posso fumare nei locali publici visto ke e giain atto!

  • Vera e propria propaganda stile Nazista, ma si sà anche Hitler fumava (dicono che aveva buttato l’ultima sigaretta nel Danubio, se si buttava lui nel Danubio sarebbe stato meglio)a parte il fatto che è tutta una truffa , non esiste alcun studio che possa dimostrare che il fumo di sigaretta provochi il cancro ai polmoni, tutte cifre/statistiche e studi manipolati al fine di far applicare leggi restrittive per controllare meglio la popolazione e non solo i fumatori, ora son presi di mira anche gli Obesi, chi beve 2 bicchieri di vino, chi si siede nei parchi e non ha superato i 70 anni, insomma cari dementi proibizionisti siete arrivati alla fine del vostro percorso e adesso volete fare il buco nel muro con la testa, mentre voi istigate i vostri simili ad iniziare una caccia alle streghe ,chi ha inventato questa truffa stà già mirando al vostro fondello-

    www.forcesitaly.org

    e buona lettura visitando il vecchio portale, poi magari sputate in faccia al quel delinquente di Sirchia / Mangiaracina & Co.