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E’ arrivata l’ora del “partito del popolo della sinistra”?

Publie le lunedì 30 giugno 2008 par Open-Publishing

E’ arrivata l’ora del “partito del popolo della sinistra”?

Le “11 tesi dopo lo tsunami”, elaborate dal Centro per la Riforma dello Stato, e nelle quali è predominante l’impronta di Mario Tronti, sono presentate sul sito della seconda mozione (Manifesto per la Rifondazione) con grande evidenza e con diversi interventi di approvazione, così come molto rilievo è stato dato da Liberazione al convegno che il CRS ha organizzato per discutere quelle tesi.

Come dicevo nel post precedente, molti concetti sono esposti con formule brillanti ma non particolarmente chiare. Così come è scarsa la concretezza, ma dall’insieme qualche punto importante emerge e vale la pena di discuterlo, visto che sembra delineare lo sfondo teorico della “Costituente di Sinistra”.

Si può partire dal punto di arrivo che è la costituzione del “Partito del popolo della sinistra” (definizione che riecheggia evidentemente quella del partito di Berlusconi). Come si arriva a questa idea? Innanzitutto tracciando un duplice bilancio negativo della prospettiva del Partito Democratico (”competere al centro”)e della Sinistra Arcobaleno (”perché non si può essere troppo a lungo anticapitalisti e deboli”).

Da questo doppio fallimento che cosa deve emergere? Il passaggio chiave è questo: “il popolo della sinistra ha diritto di avere, per sé, una forza politica. (…) Non di una piccola sinistra, residuale, testimoniale, arroccata nei passati simboli e nelle antiche identità, ma di una Grande Sinistra, moderna, critica, autonoma, autorevole.” Posto così il dilemma ha una sola risposta. Chi non preferirebbe una Grande Sinistra (e detta con le maiuscole dà ancora più l’idea di quanto debba essere maestosamente grande) al posto di una piccola sinistra (che naturalmente le maiuscole nemmeno se le merita).

Quindi, sembrerebbe che il popolo della sinistra si organizzi e dia vita a questa Grande Sinistra. In realtà non è così semplice perché “si tratta di andare a ri-conoscere il popolo della sinistra”. E riconoscere non vuole dire rappresentare ma “costruire, o meglio, ricostruire un campo di forze”. Per sintetizzare, il compito della politica è “fondare il popolo”.

Allora, il popolo della sinistra non è all’origine del processo, come sembrava dal primo concetto esposto, ma alla fine. E’ la decisione politica (potremmo dire senza forzare troppo la “volontà di potenza” della politica) ad essere all’origine del processo. In altra parte del testo si dice che la crisi della politica non è crisi di rappresentanza, perché nel capitalismo siamo ormai oltre le classi e quindi anche oltre il movimento operaio. Prima c’erano le classi e queste chiedevano di essere rappresentate, ora c’è quella che il CENSIS chiamerebbe “la mucillagine”. La politica produce il conflitto e attraverso di esso il legame sociale. Questo è il senso della parola d’ordine “fare società” come compito della Nuova Sinistra.

E’ esaurita l’esperienza storica del movimento operaio, si dice, ma resta la “nuova e antica centralità: dare forma politica al pluriverso del lavoro”. Dove pluriverso viene implicitamente contrapposto a universo, per indicare la differenziazione interna del mondo del lavoro.

Come si colloca il “partito del popolo della sinistra” rispetto alla storia della sinistra? Naturalmente oltre. “Non si tratta di mettere insieme i pezzi della vecchia sinistra. Sarebbe un’operazione fuori tempo e senza spazio. (…) Tutte e due le tradizioni, quella comunista e quella socialdemocratica, sono esaurite.” Fatti i conti - sbrigativamente - con il passato che cosa resta? Delle “tracce di civiltà” depositate nella storia del paese in attesa di essere riconosciute, valorizzate e riunificate con le nuove culture (femminismo, ambientalismo, diritti della persona).

In un intervento di qualche tempo fa sul Manifesto, Tronti aggiungeva anche che va finalmente superato lo schema “vetusto e oscuro” delle due sinistre, tema sollevato in particolare da Bertinotti che vi dedicò anche un libro e che venne contestato da più parti, in particolare da coloro che diedero vita alla scissione del PdCI come da coloro che oggi hanno dato vita a Sinistra Democratica.

Forse ho semplificato troppo le tesi trontiane, ma mi pare che lette dal punto di vista politico-culturale maturato da Rifondazione Comunista (compreso il contributo che ad esse ha dato Bertinotti da segretario) esse entrino in contraddizione su diversi punti centrali. Provo schematicamente ad elencarli: la rimozione del tema del superamento del capitalismo, l’archiviazione definitiva dell’orizzonte della rifondazione comunista, l’impossibilità a costruire quello che abbiamo chiamato “nuovo movimento operaio”, il superamento della dialettica tra le due sinistre alternativa/anticapitalista-riformista/di governo, l’obsolescenza del conflitto di classe.

Sarebbe interessante ricostruire politicamente le ragioni del passaggio di una parte del gruppo dirigente del PRC che oggi si ritrova nella seconda mozione, da queste tesi a quelle di Tronti. A me pare evidente che queste ultime siano propedeutiche ad una rimessa in discussione dei fondamenti di Rifondazione Comunista e non su elementi identitari, ma proprio su quelli di maggiore innovazione.

Tronti sia nelle 11 tesi e in modo più esplicito e colorito nella sua relazione al CRS ripropone la centralità del lavoro nella definizione del “partito del popolo della sinistra”, anche se in una accezione neo-laburista e riformista, quindi diversa da chi afferma la centralità del conflitto capitale-lavoro in relazione al tema del superamento del capitalismo. Secondo il direttore di Liberazione Sansonetti, la differenza principale tra prima e seconda mozione starebbe tra sostenitori della centralità del conflitto capitale e lavoro e sostenitori della pariteticità tra questo ed altre contraddizioni. Ma mi pare che nessuno di coloro che hanno assunto Tronti come maitre-à-penser della “costituente della sinistra”, si sia scandalizzato di questo, a conferma che il Congresso - e ce ne eravamo già accorti - si gioca su ben altro.