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E per di più lo scandalo degli aiuti umanitari

Publie le giovedì 29 luglio 2010 par Open-Publishing

(sunto da Repubblica)

Ogni luogo di guerra e di sofferenza attira come mosche speculatori che si ripartiscono gli aiuti che dovrebbero andare alla disgraziata popolazione. In Afghanistan sembra che tra il 70 e l’80% degli aiuti umanitari si perda in corruzione. Ci sono molti MLD di dollari di aiuti umanitari all’Afghanistan. Ma tra il 70 e l’80% finiscono in mani diverse da quelle afgane, secondo Pino Arlacchi, eurodeputato Idv membro della commissione Affari esteri e direttore, dal 1997 al 2002, del programma antidroga ed anticrimine dell’ONU.

Si parla di cifre gigantesche: dai 23 ai 27 MLD di dollari di aiuti stanziati scomparsi nel nulla. Sotto accusa le organizzazioni internazionali che gestiscono gli aiuti: ONU, ONG varie, Banca Mondiale, Banche regionali per lo sviluppo ecc.

Lo dice il rapporto di cui Arlacchi è relatore al Parlamento europeo.
Secondo il ministro delle finanze del governo Karzai, tra il 2002 e il 2009 l’Afghanistan ha ricevuto circa MLD di dollari di aiuti, ma solo il 6% sono passati nelle mani del Governo del Paese. I restanti sono stati veicolati da associazioni internazionali, soprattutto gli stanziamenti USA (5 miliardi di dollari l’anno), da 5 grandi “contractor” americani che ne hanno gestito il 60% del totale. E qui si aprirebbe la voragine: tra sprechi, costi di intermediazione e di auto-protezione eccessivi, sovra fatturazione e corruzione se ne sarebbe andato tra il 70 e l’80 % degli aiuti totali. Solo per gli stipendi si spendono 250-500mila dollari all’anno. Al costo di applicazione di un qualsiasi programma di sviluppo va aggiunto il 5-15% di sovrapprezzo; poi il 15-30% per la protezione del personale, degli edifici e dei mezzi del programma; poi i costi di subappalto dei progetti, i super stipendi e le super consulenze inutili, le spese eccessive dei capi delle agenzie e dei manager dei progetti, le fatture gonfiate dei fornitori di beni e servizi dei Paesi donatori. Così il costo per es. di una scuola può lievitare da 3 a 10 volte, arrivando a costare invece di 100mila ben 1 milione di euro. Cifre da capogiro.

Lo conferma la recente decisione degli USA di bloccare lo stanziamento di 5 MLD di dollari in seguito ad indiscrezioni circa il trasferimento off-shore di ingenti somme di denaro di aiuti umanitari. L’UE ha appena bloccato 200 milioni di € destinati all’Afghanistan.

Aggiungiamoci l’immancabile corruzione degli amministratori afgani, che è costata 1 MLD di dollari solo nel 2009, il doppio del 2006.
Adesso l’UE si pronuncerà su come viene speso il MLD di aiuti umanitari annui stanziato dai 27 Paesi membri. Della questione si occuperà anche quella sul controllo dei bilanci presieduta da Luigi de Magistris, che ha fatto precise domande alla Commissione europea sull’attuale gestione dei fondi UE in Afghanistan.

Intanto la situazione del Paese è al collasso: l’Afghanistan è 177° posto (su 178) nella classifica Human Development Reports, più di metà della popolazione è sotto la soglia della povertà. L’aspettativa di vita è passata da 46.6 del 2002 a 44.4 nel 2009, e il PIL pro capite diminuito del 25% dal 2004 al 2009.

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