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E poi qualcuno piange per qualche bancomat sfasciato ....

Publie le venerdì 17 dicembre 2010 par Open-Publishing
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E meno male che la pensione è "protetta" .....


Spett.le

BNL Gruppo BNPP
Direzione Risorse Umane

c.a. Dr. Pandolfini

Spett.le

BNL Gruppo BNPP
DRU- Relazioni Industriali

c.a. Dr.Quinale e Dr.Scalco

Spett.le

BNL Gruppo BNPP
Divisione Retail & Private

c.a Dr. Calderano e Dr. D’Agata

Oggetto: Addebito diritti d’istruttoria rinnovo fido su conti “Pensione Protetta”

Ci viene riferito che a tutti i conti collegati alla convenzione “Pensione Protetta” sono state addebitate automaticamente le commissioni per –diritti d’istruttoria/rinnovo fido (cifre dai 50 euro e oltre).
Siamo tutti a conoscenza che ai clienti percettori di pensione, sottoscrittori del conto corrente collegato alla convenzione “Pensione Protetta”, viene automaticamente riservato un fido (corrispondente a due mensilità della pensione accreditata) a valere sul c/c.
Il fido viene attivato d’iniziativa aziendale, ma moltissimi pensionati non usano mai tale fido e addirittura numerosi di loro non hanno nemmeno consapevolezza della sua esistenza.
La scelta di addebitare tali conti correnti, tramite procedura automatica, con avviso non chiaramente e immediatamente percepibile dai pensionati, ha prodotto un notevole flusso di veementi reclami che hanno colpito i colleghi delle agenzie.
La Rete non è stata avvisata nei modi e nei tempi corretti e ha dovuto gestire “in qualche modo” le lamentele dei correntisti “pensione protetta”.
Dopo l’esplosione del problema sono circolate mail, spesso a cura dei responsabili clientela individuals di area, nelle quali si invita a:

· Solo a chi reclama per l’addebito e non ha utilizzato il fido: 1) si autorizza lo storno e gli si propone altro conto corrente.
· Per chi reclama ma ha utilizzato il fido: 1) In questo caso l’importo è dovuto (così viene chiaramente esplicitato nelle mail!) e si può solo proporre lo scollegamento dal conto pensione protetta e l’accensione di altro conto corrente (vedi conto revolution).

In sostanza si ammette “l’errore” della Banca, però se nessuno protesta bene, poi se qualche cliente si accorge… pazienza si storna l’addebito, gli si cambia conto corrente e nel frattempo “per non perdere di valore sul conto economico” si cerca di vendere qualche altro prodotto.

La nostra organizzazione sindacale, preoccupata per la pubblicità negativa e il danno d’immagine che tali operazioni comportano, invita la Direzione a prendere immediate ed effettive azioni di chiarezza nei confronti dei clienti, a stornare d’ufficio tutte le commissioni non dovute e a non intraprendere per il futuro simili azioni commerciali, assolutamente negative per la clientela e dannose per la Banca.

Roma, 15.12.2010

Segreteria ODC FALCRI BNL

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