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FERMA LA DELEGA DEL CODICE MILITARE

Publie le lunedì 11 aprile 2005 par Open-Publishing

FERMIAMO LA MILITARIZZAZIONE DELLO STATO

Fermiamo l’attentato alla liberta’ di informazione!
Fermiamo l’approvazione alla Camera della delega per la

REVISIONE DELLE LEGGI PENALI MILITARI (di pace e di guerra),
recentemente approvata al Senato e di prossima votazione alla Camera.
Essa comporterebbe in paesi dove sono presenti militari italiani, come in Iraq, l’applicazione del Codice Penale Militare di Guerra anche ai civili (volontari di ONG in missione umanitaria, giornalisti ecc), censurando col carcere ogni informazione.

http://italy.peacelink.org/ostinati/articles/art_8713.html

La riforma prevede che, nei luoghi di guerra, anche se l’Italia si dichiara in pace, si applichi la legge penale militare di guerra, punendo chi raccoglie o diffonde informazioni. Vuole applicare, anche in tempo di pace, gli articoli 72 e 73 del Codice Penale Militare di Guerra per cui:

 Chiunque si procuri notizie concernenti la forza, la preparazione o la difesa militare, la dislocazione o i movimenti delle forze armate, il loro stato sanitario, la disciplina e le operazioni militari e ogni altra notizia che, non essendo segreta, ha tuttavia carattere riservato, per esserne stata vietata la divulgazione dall’autorità competente, E’ PUNITO CON LA RECLUSIONE IN UN CARCERE MILITARE DA 2 A 10 ANNI

 Chi diffonde o comunica tali notizie E’ PUNITO CON LA RECLUSIONE MILITARE DA 5 A 20 ANNI.

In tal modo giornalisti, membri di ONG e chiunque vuol diffondere "verità scomode" o non concordate coi corpi d’armata sara’ messo a tacere. L’informazione sara’ solo quella propagandata dai generali.
Questa legge permettera’ al governo italiano di incarcerare chi dia ogni informazione diversa da quella del governo e dei suoi alleati, Bush e Blair, al fine di costruire il nuovo ordine (!?) globale, finalizzato alla guerra permanente.

La legge vuole la scomparsa della distinzione tra "tempo di pace" e "tempo di guerra", distruggendo l’art. 11, principio fondamentale della nostra Costituzione, gia’ messo in crisi dalla partecipazione alla guerra dell’Italia.

L’articolo 11 dice solennemente: "L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla liberta’ degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".

Per contestare il tentativo del governo di sottomettere l’Italia a un codice militare di guerra, scrivi "Contesto la riforma del codice penale militare di guerra" a artundici@libero.it
o telefona a Manuele Messineo al 349 5705059
indicando nome e indirizzo.