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Franco Nerozzi, "la Onlus Popoli" e il Comunitarismo nazista
Publie le giovedì 11 marzo 2010 par Open-PublishingVa avanti quasi indisturbato il processo di "mondializzazione" con il pretesto di un ausilio di sedicenti volontari dall’Europa (leggasi mercenari) in Birmania per il popolo Karen, capitanati dal fascista Nerozzi e la Sua "Comunità Solidarista Popoli". Plaudono alla ricostruzione della loro clinica intitolata a un tal Carlo Terracciano nei dintorni del villaggio di Kler Law Seh, sede dell’allora distrutta clinica medica, quattro anni fa per l’esattezza. Terracciano teorizzatore, redattore di Eurasia e Orion, mondialista e sostenitore delle tesi appunto comunitariste e naturalmente caro, caro amico di Gabriele Adinolfi, morto nel 2005 a Firenze.
Se qualcuno cercasse ancora ulteriore prova della malafede con cui questi loschi figuri mettono in atto il loro progetto oltre confine, si immagina che qui ne abbiano da vendere i Signori Nerozzi & c e ve ne sia ancorché d’avanzo per tutti i gusti e palati.
Il comunitarismo nasce agli inizi degli anni ’60 come presunta nuova concezione teorica. Il fondatore è un ex SS belga Jean Thiriart il quale all’epoca fonda Jeune Europe che è una vera e propria Internazionale Nera. Il suo motto è “Il plastico sarà il megafono dell’anticomunismo nella II metà del XX secolo. In Italia aderiscono Ordine Nuovo, Giovane azione e Quaderni Neri, Claudio Mutti, Ugo Gaudenti (poi fondatore di Rinascita Nazionale), Claudio Orsi e Salvatore Bezicheri, attualmente dirigente della Fiamma Tricolore. Dalla struttura italiana del gruppo nacque Lotta di popolo, la formazione dei sedicenti nazi-maoisti, attivi nelle provocazioni e nelle infiltrazioni degli anni ’60 e ’70.
Il simbolo originario è un’aquila prussiana con spada e falce e martello.
Il comunitarismo è una concezione che teorizza “il superamento in avanti del nazismo e del comunismo, depurato da Marx”. E’un’area oggettivamente provocatoria. Thiriart elabora il concetto di mondialismo e di “una potenza euro-asiatica da contrapporre agli USA”. In Italia inizialmente è una corrente interna al Fronte di Tilgher. Non hanno una struttura centralizzata. Gruppi, aree, nuclei, riviste ed associazioni sono fra loro coordinati.
Tentano di accreditarsi come “sinistra anticapitalista ed antimperialista” e coprono il loro antisemitismo con un esibito antisionismo.
Nel 1988, questa corrente si aggrega attorno alla rivista “Rosso è Nero” di Carlo Terracciano e Maurizio Neri. Nel 1999, i Comunitaristi escono dal Fronte ed entrano in rapporto con il Partito Comunitarista Nazionale Europeo, fondato nel 1984 in Belgio. Il feeling con questa formazione dura poco.
Alla fine del 1999 la rivista “Rosso è Nero” comincia a dare ampio spazio a quello che impropriamente viene definito “il popolo di Seattle”. Nel 2000 la rivista muta il suo nome in “Comunitarismo”.
Nel 2001 i circoli comunitaristi esauriscono la loro esperienza e successivamente danno vita all’Unione dei comunisti nazionalitari e alla nuova rivista “Resistere” che sostituisce “Comunitarismo”.
Gli obiettivi politici e programmatici dei comunitaristi sono in sintesi:
· superamento della dicotomia destra-sinistra che per loro sono categorie obsolete
· tentare di collocarsi nell’area anti-fascista, anticapitalista e antimperialista e marxista
· criticano il filo-americanismo di alcuni neo-fascisti
· utilizzano anche la stella rossa come simbolo
· il nemico è il liberal-capitalismo
· hanno un atteggiamento favorevole all’Islam più integralista, in quanto combattente contro “il mondialismo” · teorizzano di fatto il ritorno alle cosiddette origini rivoluzionarie del fascismo e del nazismo
· attingono a piene mani dalla simbologia di sinistra, in quanto cercano di accreditarsi come sinistra anticapitalista e antimperialista Attualmente si muovono anche con la sigla Socialismo e Liberazione, definita rivista comunista
e nazionalitaria il cui direttore è Maurizio Neri.
Riviste che possono considerarsi punto di riferimento teorico dei comunitaristi e non solo sono Orion, Aurora e in parte Uomo libero di Pietro Sella. Vi è inoltre un rapporto abbastanza stretto con la rivista e il gruppo di Rinascita Nazionale. Le case editrici sono Mediterraneo, Edizioni all’Insegna del Veltro di Claudio Mutti e Barbarossa che stampa la rivista Orion a cui collaborano Murelli, Chicco Galmozzi e Alessandra Colla – moglie di Murelli – che è il referente culturale dell’area di “Sinergie Europee”.
L’area dei cosiddetti comunitaristi, ovvero i gruppi di estrema destra d’ispirazione e d’origine fascista o nazional-comunitaria, sono i fra i più pericolosi in quanto ambigui, manipolatori, demagogici e portatori di una pratica che tende a confondere ed infiltrarsi nell’area di estrema sinistra. Inoltre queste formazioni che si definiscono nazional-comunitarie, sono poco conosciute, tant’è che in alcuni casi compagni anche in buona fede si
sono fatti coinvolgere in loro iniziative senza conoscere la loro origine e il loro ruolo nel panorama dell’estrema destra
fascio-nazionalitaria interna ed internazionale.
CONCLUSIONI
L’idea comunitaria e comunitarista è un contenitore di fascismi vecchi e nuovi. Il comunitarismo è una pseudo dottrina che fa dell’ambiguità la forza della sua pratica e tattica politica e si appella ad un concetto di comunità che opprime le libertà dell’individuo in modo reazionario e corporativo e nega la dialettica della lotta fra le classi.
Il concetto di comunità sostituisce sempre il concetto di classe.
Mondialismo e mondializzazione
Non hanno nulla a che vedere con il concetto di globalizzazione, né tanto meno con quello di imperialismo che sono categorie di intepretazione della realtà proprie della sinistra. Con questo concetto la destra radicale si riferisce infatti ad una strategia per il dominio mondiale perseguita attraverso il capitalismo dalle lobbies ebraiche e dai circoli sionisti,. Un complotto secondo i fascisti per mescolare e distruggere le razze.
In definitiva è un concetto strutturalmente razzista e antisemita.
Il Fronte Nazionale di Adriano Tilgher, oggi Fronte Sociale Nazionale, nasce da una scissione della Fiamma Tricolore di Pino Rauti nel settembre 1997, ma rappresenta a tutti gli effetti la continuità storica di un’esperienza politica ed organizzativa, quella di Avanguardia nazionale, che attraverso innumerevoli rigenerazioni vanta ormai 40 anni di storia.
Il Fronte, quasi inesistente al Nord, riesce a raccogliere 25 mila voti alle elezioni provinciali di Roma nel 1998. Nel 1999 subisce la scissione della componente “nazionalcomunista” che si aggrega attorno alla rivista “Rosso
è Nero” di Carlo Terracciano e Maurizio Neri.
Sinergie Europee si oppone al capitalismo e alla globalizzazione, auspica la creazione di uno spazio eurasiatico in funzione antiamericana e sostiene movimenti anti-imperialisti. In Italia la testata di riferimento è Orion, rivista fondata agli inizi degli anni ’80. In essa sono conferite altre esperienze di nuova destra come Nuova Azione di F. Batarra e il movimento antagonista sinistra nazionale nato attorno al mensile Aurora (ex rautiani). In quest’area sedicente nazional-comunista e comunitaria convivono Murelli (condannato per omicidio dell’agente Arino e più volte inquisito e condannato per aggressioni fra cui quella di Giorgio Riboldi, Chicco Galmozzi ex Prima Linea, Claudio Mutti, musulmano convertito e Alessandra Colla moglie di Murelli. Orion è il riferimento centrale di una galassia di gruppi che manifestano simpatia per l’Islam in versione fondamentalista, integralista e gerarchica. Murelli è il principale ispiratore. Hanno rapporti con i nazional-comunisti in Russia (opposizione rosso-bruna)