Home > Gelminator, il ministro della distruzione

Dalla piazze virtuali del web a quelle reali; è così che inizia il nuovo autunno per studenti, professori, ricercatori, precari, universitari e genitori. Oggi in 71 città Italiane, da nord a sud, 300.oo0 studenti hanno manifestato contro la riforma Gelmini, per riaffermare il diritto universale allo studio e rivendicare una scuola pubblica, funzionale e meritocratica. A fianco degli studenti anche professori e personale non docente, di tutti i comparti della conoscenza, aderenti allo sciopero della prima ora lezione indetto dalla Flc-Cgil.
Riceviamo e pubblichiamo questo bel post di Alessandro, che oggi ha partecipato alla manifestazione di Roma con i suoi compagni.
I CLERICOFASCISTI DEL PDL odiano la cultura, la ricerca ed il progresso e vogliono il medioevo dello spirito e delle armi
Difatti l’infermiera del nano bananifero, che è andata in calabria a rubarsi l’abilitazione da legale, dove era facillissimo ottenerla ( 95% di promozioni all’avvocatura ) ha subito risposto che la protesta è stata “opera di militanti politici” cercando di minimizzare e gettare il tutto in caciara.
In realtà è andata bene, a Roma eravamo tantissimi, si respira inoltre una bella e profonda aria di unità con altre componenti ed è solo l’inizio di un persorso di mobilitazione ben avviato.
Ma voglio riflettere sull’atteggiamento negativo di questa classe dirigente delinquenziale e clerico fascista che si è visto fin dall’inizio.
Vi ricordate ? Due giorni dopo il devastante terremoto a L’Aquila, questo governo dell’amore approvò – era l’8 aprile 2009 – una spesa di 14 miliardi di euro per l’acquisto di 131 cacciabombardieri.
Si può leggere l’intero documento della IV Commissione permanente della difesa per l’acquisizione del sistema d’arma Joint Strike Fighter (F-35) 2009-2026 .
Due anni fa, ricordate , dopo i tagli contro la cultura, l’arte, lo spettacolo e la scuola pubblica (tipico di un governo clericofascista basato sui grembiulini balilla di Santa Gelmini dei Macelli), è bastato uno starnuto del cardinale Angelo Bagnasco, presidente della CEI (Conferenza episcopale italiana), perché i finanziamenti alla scuola confessionale cattolica uscissero fuori.
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