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I contorni del nuovo fascismo economico sono chiari...

Publie le giovedì 7 ottobre 2010 par Open-Publishing
8 commenti

A rischio di essere considerata monotematica insisto sulla manifestazione del prossimo 16 ottobre.

Perché tutti a Roma con la FIOM-CGIL ?

Per difendere il contratto nazionale, per difendere la democrazia nei luoghi di lavoro, per applicare la costituzione e le leggi anche oltre i cancelli d’entrata!!!

Quanto al popolo viola che si dia una smossa: se non vuole implodere nelle dispute fra gruppetti autoreferenziali, se non vuole finire in mano a furbetti mediatici dell’ultima ora, che esca dalla fase bambocciona e diventi grande unendosi al popolo rosso.

Ci dicono da più parti che le ideologie sono morte , che occorra discutere arrendevolemente col datore perché ormai costui ha il coltello dalla parte del manico, che pur di salvare i posto di lavoro bisogna rinunciare ai diritti ed alla libertà.

Chi lo dice? Il governo con Sacconi, i sindacati di comodo CISL e UIL, gran parte dei politici del PD, anime morte che vogliono trascinare all’inferno i vivi. E poi Marchionne e la Confindustria tutta. Il nuovo fascismo economico che si staglia nero ed opprimente dietro la figura del pagliaccio di arcore ha pervaso anche il pensiero inesistente delle amebe democratiche.

Basti pensare che dopo diverse e faticosissime riunioni sono giunti alla formidabile decisione di candidare Montezemolo come prossimo leader. E già se lo disputano fra veltroniani e dalemiani.

E gente che avrebbe dovuto suicidarsi nel 1989 , loro ed il loro senso di colpa che li ha resi supini, piegati e decerebrati da allora.

Pensate a D’Alema che ha scoperto il liberismo un po’ anziano e si è messo subito a recuperare il tempo perduto attaccando i diritti dei lavoratori ai tempi del pacchetto Treu, proprio mentre il mondo cominciava a fare i conti con gli effetti funesti del pensiero unico ed iniziava ad abbandonarlo. Pure sfigato l’armatore dell’IKARUS…

Occorre riprendere in mano l’agenda politica. Occorre rispondere a tutto ciò rilanciando l’autonomia e l’autorganizzazione dei lavoratori.

Nello specifico replicare agli attacchi della FIAT ; il ricatto ai lavoratori di Pomigliano; i licenziamenti dei tre operai di Melfi; la disdetta del contratto nazionale da parte di FEDERMECCANICA.

Loro fanno con determinazione la lotta di classe contro gli operai, ogni giorno con forza e con l’aiuto di tutti.

Noi dobbiamo reclinare il capo ed offrire il collo alla mannaia sicchè i colpi siano più efficaci.

Quanto a Bonanni e la CISL : se non vuoi che siano toccate le sedi sindacali ( alla luce del sole e con volantini e vernice sui muri: questo sarebbe terrorismo?) tu vedi di non toccare – anzi svendere – i diritti dei lavoratori!!!

Solo gli aspiranti suicidi possono ritenere che queste cose non riguardino anche loro…

ed ora avanti che il 16 sarà un bel giorno per lottare!

http://laconoscenzarendeliberiblog....

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