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I padani che verranno

Publie le giovedì 13 maggio 2010 par Open-Publishing
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Dopo le Regionali, guardando i volti di Cota e Zaia, tanti hanno scritto che s’avanza un nuovo leghista: pragmatico, non estremista, equilibrato.

Poi si guarda la videointervista alla quindicenne Irene

http://tv.repubblica.it/edizione/parma/irene-15-anni-e-leghista/46790?video=&pagefrom=1

la più giovane dirigente politica del Carroccio, e viene il dubbio che i nuovi leghisti, quelli veramente nuovi, quelli che tra qualche anno saranno l’ossatura del partitone nordista, potrebbero essere tutto meno che equilibrati e “moderati”.

La vice coordinatrice dei leghisti Under 30 è determinata come una quarantenne, a scuola non scrive la parola musulmani, ma mette i puntini di sospensione perché non meritano di essere nominati. Vuole la castrazione chimica e definisce l’Unità d’Italia una “impresa di quattro briganti”.

Ascoltandola, si pensa ai veri capi della Lega. Bossi, Calderoli, Maroni. Si pensa ai doveri della politica, tra i quali c’è anche domandarsi che eredità si lascia a quelli che verranno dopo, cosa si semina con le parole per il tempo a venire.

Ad Irene Zanichelli, che ha solo quindici anni, bisogna fare gli auguri. Avrà il tempo di crescere, studiare, maturare. Ma a me, chissà perché, la sua videointervista mette paura.

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