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IL 22 DICEMBRE SAREMO DI NUOVO IN PIAZZA: AMMAZZATECI TUTTI

Publie le sabato 18 dicembre 2010 par Open-Publishing
2 commenti

VOGLIO PARLARE DELLA RIFORMA GELMINI E NON DEGLI INSULTI DI LA RUSSA

STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE
VIETATO DIRLO: COSTITUZIONE SOSPESA
Altro che propaganda, siamo arrivati alla polveràzia.
L’applicazione della democrazia regressiva berlussoniniana sta arrivando al suo culmine.
Un esecutivo che da oltre quindici anni non fa altro che occuparsi dei propri interessi, dilaniandosi l’Italia pezzo dopo pezzo non può che sospendere la Costituzione.
Vietare in ogni dove di parlare dei misfatti governativi.
Chiedere che trasmissioni di approfondimento Rai siano chiuse.
Sopprimere la satira.
Spiare gli avversari tutti, dossierarli per poi "poterli colpire con qualsiasi mezzo" siano essi giornalisti, magistrati, oppositori del nano gonfio e mortuario.
Non è citazione letteraria: lo hanno fatto e lo faranno magari ancora. Basta cercare nelle cronache vere di denuncia politica e giudiziaria.
Vietano le piazze e le strade, si blindano, impediscono la libera circolazione dei cittadini, manganellano, caricano, ci prendono a calci mentre siamo a terra e ci camminano anche addosso.
Lo fanno ormai da tempo: da Terzigno a Torino, da Roma a Pisa, da Napoli a Brescia.
Sono disposti pure ad ammazzarci per toglierci la parola e il diritto di dissentire e contestarli.
Soprattutto dobbiamo parlare sempre di quello che vogliono loro.
E’ polveràzia.
Fumo negli occhi e oppio che appestano l’aria e ogni ambiente, al chiuso o all’aperto, l’importante è che non si parli concretamente della loro latitanza istituzionale.
E’ ormai due anni che noi, mondo della scuola pubblica, chiediamo incontri e confronti alla signora Gelmini [non è il caso di chiamarla ministra], non ne ha mai concesso uno e se lo ha fatto, dando appuntamento, orario e luogo, poi non si è presentata.
Faceva la stessa cosa la Moratti. Sono due spocchiose, fasciste fino al midollo, incapaci di rapportarsi con l’altro, rappresentanti degne della solitudine nera che impera su tutti i partecipanti alla Casta/Cricca.
Non hanno cariche politiche per il bene della cosa pubblica, sono lì per carrierismo e insanabile sete di potere.
E’ vietato dire che la Scuola dell’obbligo è stata ridotta ad un puttanaio, che i diritti degli alunni diversamente abili sono lesi perché se prima c’era un insegnante di sostegno ogni due bambini/ragazzi certificati, ora la regola è di uno a cinque, che sono state tagliate le ore di assistenza di base perché la finanziaria ha ghigliottinano i fondi per le cooperative sociali che offrono servizi ai Comuni e ha ulteriormente ridotto a quasi nulla le risorse dei Servizi Sociali decentrati, ASL e volontariato sul territorio.
E’ vietato far sapere che i docenti delle scuole primarie [elementari] sono sempre di meno, gli alunni invece aumentano, soprattutto gli stranieri, crescono quindi anche le richieste legittime di utenze non minime specifiche e non si può intervenire perché ormai l’insegnante, che è in pratica "unico", si trova con classi anche di 30 bambini ad affrontare tutto da solo. Infatti "unico" significa questo: solo ed abbandonato, senza sostegni e assistenti comunali, se non per sparute ore che servono solo ad un chiaro niente di progettuale.
Non possiamo dire cosa significhi per un docente lavorare ormai "a cottimo", perché Moratti e Gelmini hanno inteso l’intervento didattico identico a quello industriale della catena di montaggio, trovarsi in classe di fronte a 30 piccoli agli inizi della primaria, avendo tra questi uno o due certificati con handicap anche gravi, altri con disturbi caratteriali, di apprendimento, d’attenzione e di lingua e dovere "insegnare" nelle direttive dei Programmi ministeriali, occuparsi nel contempo delle varie "crisi" e bisogni dei diversamente abili, cacca, pipì, incontinenza, urli e pianti per bisogni affettivi e richieste di non essere soli lì in mezzo agli altri… tornare a casa la sera con la testa che esplode e desiderare solo il silenzio e che non trilli neppure il telefono.
Non puoi dirle queste cose, altrimenti ti risponderanno che "se non sei capace a gestirti questa situazione non sei professionalmente adatto ad insegnare, sei fannullone, sindacalizzato e puoi startene a casa".
E’ assolutamente vietato dire che nella Scuola Pubblica manca ormai tutto, fossero solo i fondi!,mancano i bidelli [tagli al precariato], manca la carta igienica, il sapone per lavarsi le mani, i gessi per le lavagne, la carta ed il toner per le fotocopie, le cartucce per le stampanti, materiali di cancelleria basilari che devono comprarsi i docenti, a fondo perduto e in mezzo a questo riunioni nelle quali si deve "progettare" usando ore oltre il tuo orario contrattuale che nessuno ti pagherà mai, per realizzare "attività altre anche extracurricolari" volte ad ottenere i "punti fedeltà alla Patria-che bella scuola che fate"=farsi un mazzo così per provare ad ottenere qualche soldo in elemosina da Roma.
Non ci sono i soldi per le supplenze: i docenti si sostituiscono tra loro. Così gli alunni, se il proprio insegnante manca per 15 giorni, si vedranno ruotare tutti i colleghi dell’assente a farsi due ore a testa, obbligatorie, e di certo questo è un bel segno non solo di "sicurezza psicologica e didattica" ma anche e soprattutto professionale.
Vuol dire che, detto in soldoni, gli alunni tuoi, soprattutto se piccoli, cominceranno a pensare pure che tu non sei il loro insegnante, che li "tradisci" a vai con tutti gli altri e il rapporto complicità-fiducia-affetto-clima di collaborazione va a farsi fottere: grazie Gelmini, di scuola si vede che ne capisci tanto!
E’ vietato dire che il corpo docente italiano non ce la fa più, che sta letteralmente esplodendo, con gli stipendi da fame, penultimi in Europa, il contratto non rinnovato gli aumenti bloccati per tre anni [ma quando mai li abbiamo visti ultimamente?].
Chi può se ne scappa in pensione a gambe levate, è un fuggi fuggi, chi non ha ancora maturato i periodi per "uscire" stringe i denti e comincia a guardarsi intorno per capire come può fare per ricollocarsi in una situazione più dignitosa e meno offensiva: chi se lo può permettere, come il sottoscritto, pensa all’estero.
E assolutamente proibito dire che dopo questo disastro di "riforma" calato dall’alto sulla Scuola dell’Obbligo, e zitti e muti tutti!, ora scende la morte per l’Università pubblica unita a quella della Cultura.
Se il Ministero della Distruzione oggi impegna il 97% dei suoi fondi per pagare gli stipendi a noi dipendenti e non può tagliarceli ulteriormente, perché lo ha già fatto, dove troverà le risorse per "riformare"?
Non li ha, Tremonti non scuce, meglio spendere in cacciabombardieri per l’Afghanistan, così il guerrafondaio La Russa si fa le pippe per la contentezza, permettere che la Cricca si appropri ogni anno di 25 miliardi di euro, un’intera manovra economica, assumere i dipendenti di Mediaset dalla Brambilla per farli lavorare al Ministero del Turismo e pare invece si occupassero dei Circoli per la Libertà del PDL.
Basterebbe dire "stop" alla nostra guerra a Kabul e la scuola italiana tutta, università e ricerca comprese, non avrebbero più alcun problema.
Ma è vietato dirlo.
Siamo dei vigliacchi indegni se proviamo a parlarne.
Ce lo dice quel tizio che si occuperebbe di difesa.
Siamo pure ignoranti e analfabeti.
Squadristi e provocatori sentenzia Alemanno.
Ci vuole la scure e saremo con il pugno di ferro il prossimo 22 dicembre avverte Maroni.
Beh a questo punto ammazzateci direttamente.
Ma fatelo a viso scoperto, prendetevi le responsabilità che avete e avrete.
Il resto sarà Storia. Non potrete continuare per molto ancora così.
Siete dei morti che stanno cercando il morto tra noi vivi a tutti i costi.
Costi quel che così.
Adesso forse qualcuno è riuscito a capire perché di deve per forza discutere degli insulti di La russa, delle troie di Berlussonini, delle vajasse, dell’unico boss virile, delle minorenni, scandali a corte e merda simile e non del concreto problema che sono esattamente loro: la malattia!
Sveglia e il 22 scendete in piazza con noi.
Non c’è altra opposizione oltre questa, per ora

Lucio Galluzzi

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Messaggi

  • La riforma è voluta dalla maggior parte degli studenti e mercoledì sarà LEGGE !

    • Questa è carina ....che mercoledì la legge passi è realistico ....

      Ma dove starebbe questa "maggioranza" di studenti che vorrebbe la riforma ?

      Io ho visto scioperare e manifestare contro la legge Gelmini non solo le moltitudini di cui stiamo parlando ma nache gruppi di studenti di destra come Blocco Studentesco e Lotta Studentesca ...

      Ed ancora martedì prossimo ci sarà una gornata di protesta contro la legge di tutti i sindacati universitari, compresa la Ugl Università, notoriamente orientata a destra ....

      Come dicevo, la legge Gelmini realisticamente mercoledì sarà approvata ... ma dove ha mai avuto questo consenso e da parte di chi ?

      E comunque, ormai la legge Gelmini è in qualche modo alle spalle .... ed in ogni caso, senza l’adeguato finanziamento ( che da parte di Tremonti non c’è mai stato nè, vista la situazione dei conti, mai ci sarà) nemmeno sarà mai realisticamente messa in opera ....

      Ma ormai, anche se molti, non solo il governo, fanno finta di non capire ... s’è messo in piedi un altro meccanismo che va ben oltre la Gelmini .... RIVOLTA GENERALIZZATA CONTRO IL PRECARIATO SOCIALE ....

      E questa, in tutti i sensi, è un’altra storia ...

      K.