Home > IL PORNOBERLUSKA, IL VIAGRA, MA SOPRATTUTTO I SUOI CONTATTI:

IL PORNOBERLUSKA, IL VIAGRA, MA SOPRATTUTTO I SUOI CONTATTI:

Publie le giovedì 20 gennaio 2011 par Open-Publishing
2 commenti

Rubygate, stacchiamo la spina di questo governo....

Ancora scandali in casa Berlusconi, con nuove intercettazioni di escort che frequentavano casa Berlusconi per serate di sesso ed altro... Tutto questo mentre il paese è sempre più immobile di fronte ad una crisi che fà salire al 28% la disoccupazione giovanile, e fa scendere i salari e le condizioni di vita e di lavoro.

«Ed ora cosa facciamo?». Le agenzie riferiscono che, ieri, di fronte l’ufficio di Gianni Letta c’era la fila di deputati e senatori a chiedere spiegazioni, a cercar consigli. Un dato è certo: se è vero, come è vero, che il Pdl fa quadrato attorno al premier assediato, il centrodestra è ormai allo sbando. Il Rubygate ha colpito "al cuore" il decantato partito dell’amore. Non poteva accadere altrimenti. E’ così che, al susseguirsi dei nuovi fatti che incalzano sugli ormai noti festini di Arcore, ieri per Berlusconi è stato il giorno del "doppio assedio" per utilizzare parole a lui care. A bussare alla sua porta, questa volta, sono stati Quirinale e Vaticano. Parole secche, crude, che non lasciano spazi a dubbi quelle pronunciate dal Presidente della Repubblica. Così come altrettanto limpide e lucide sono quelle formulate dall’Avvenire e, ancora, da una nota della Sir sullo scandalo che ha travolto il premier.

«Naturalmente, il presidente della Repubblica - si legge testualmente nella nota diramata dal Colle - è ben consapevole del turbamento dell’opinione pubblica dinanzi alla contestazione, da parte della Procura della Repubblica di Milano al presidente del Consiglio, di gravi ipotesi di reato, e dinanzi alla divulgazione di numerosi elementi riferiti ai relativi atti d’indagine. Senza interferire nelle valutazioni e nelle scelte politiche che possano essere compiute dal presidente del Consiglio, dal governo e dalle forze parlamentari - viene aggiunto - egli auspica che nelle previste sedi giudiziarie si proceda al più presto ad una compiuta verifica delle risultanze investigative». «Anche solo l’idea che un uomo che siede al vertice delle istituzioni dello Stato sia implicato in storie di prostituzione e, peggio ancora, di prostituzione minorile - scrive ancora Marco Tarquini sull’Avvenire - ferisce e sconvolge».

Certo, non è tutto. Dal Colle (dove ieri Berlusconi si è recato per un’ora di colloquio con il Presidente, ndr) arriva anche la smentita che «il Capo dello Stato abbia letto o comunque ricevuto - non competendogli in alcun modo - le carte» e si aggiunge la netta richiesta che «si faccia chiarezza» quanto prima «nelle previste sedi giudiziarie» e che «si proceda al più presto ad una compiuta verifica delle risultanze investigative». Stesso tenore della nota della Sir, l’agenzia stampa Cei: «Bisogna - tuonano i vescovi - che si faccia chiarezza in termini stringenti, che la questione sollevata dalla procura di Milano abbia delle celeri risposte, così da non tenere sul filo la politica, le istituzioni, più ampiamente la governabilità». Come se non bastasse, al pressing delle più alte cariche dello Stato e alle voci del mondo cattolico si è aggiunta, questa volta netta, la richiesta di dimissioni formulata quasi all’unisono da Pd, Idv, Fli ed Udc. Un blocco che si prepara alla resa dei conti.

Del resto, non è certo la paura del "giudizio" dei tribunali a spaventare il premier, quanto quello dello "show" da Bagaglino di cui ormai è protagonista. Di giorno in giorno si fanno più nette altre certezze sulle notti ad Arcore, emergono dagli atti al vaglio della Giunta che oggi avvierà il suo esame. Così è per i bonifici accertati, effettuati da Berlusconi in persona a favore di Alessandra Sorcinelli, una delle ragazze che, secondo la Procura di Milano, frequentavano le festicciole e i bunga bunga. Sul conto corrente della ragazza presso il Banco di Sardegna di via Solferino a Milano, si legge nella richiesta dei pm - secondo quanto riferisce l’Ansa - «si rilevano due bonifici in entrata, il 16 luglio 2009 e il 17 settembre 2009 entrambi dell’importo di 10mila euro» Entrambi, scrivono gli agenti di polizia giudiziaria, riportano la descrizione dell’operazione: «Bonifico o/c Berlusconi Silvio....favore di Sorcinelli Alessandra....prestito infruttifero».

A delinearsi con ancora più chiarezza è anche il ruolo della consigliera regionale Nicole Minetti che, pur continuando a negare le sue dimissioni, ieri è uscita dalla porta secondaria degli uffici della Regione. Così era lei - sempre in base alle ultimissime rivelazioni - che, oltre a far da "maitresse", pagava in contanti le bollette della luce, gas o telefono degli appartamenti dati in uso o regalati alle ragazze su ordine del Cavaliere. E che dire di Fede? Il direttore del Tg4 buttandosi in una fiacca quanto vergognosa difesa ha ammesso che se venissero confermate le accuse sarebbe il primo a dimettersi dalla direzione del Tg, ma è comunque finito nel mirino dell’Ordine dei giornalisti. «Questo Consiglio - ha chiesto ieri il presidente dell’Ordine del Lazio Tucci - auspica che il collega, indagato nella vicenda che coinvolge il premier, chiarisca al più presto la sua posizione affinché ogni dubbio possa essere superato». Berlusconi sembra, insomma, sul viale del tramonto. La morsa si stringe, anche se non è ancora dato sapere quanto "il crepuscolo" durerà

liberazione.it

http://piemonte.indymedia.org/article/11418

Messaggi