Home > IL VOSTRO REGNO PER UNA CAVALLA
PRESENTATO IL NOVISSIMO GHEDINI DELLA LINGUA ITALIANA
SANTORO, L’ALFONSO SIGNORINI DELLA SINISTRA ILLUMINATA, PLAUDE E GLI DEDICA TRE DELLE PROSSIME PUNTATE
E noi che pensavamo cose turpi sull’eroe Mangano, il mafioso assassino salvato dal buon cuore di Berlussonini, sollecitato da quell’altro coso nostro di Macello Dell’Utri!
La solita stampa comunista, i PM bolscevichi, le intercettazioni telefoniche staliniste facevano sapere che quel pover’uomo emigrato dalla Sicilia e ospitato ad Arcore, parlava di "cavalli" da piazzare, e che quei quadrupedi in realtà erano un codice che stava per "forniture di droga", "partite di cocaina".
Niente di più falso sai amico mio?
In un Paese normale la lingua ufficiale parlata e scritta è usata con canoni specifici e fissi per far capire a tutti; ma qui siamo in Italia, e il Palo delle Libertà da anni ha sostituito il Devoto Oli e il Battaglia con il Novissimo Ghedini… e "cavalli" non è il plurale di cavallo.
Giammai più.
Sta a vedere che quel sant’uomo del Vittorio Lupara Bianca, oltre a far lo stalliere, amministratore, giardiniere, autista per i piccoli Berlussonini, bombarono d’amore contro il suo benefattore…in realtà non si occupava di cavalli importati dalla Colombia, che i magistrati hanno sentito male sbobinando le telefonate intercettate; anzi, lo hanno fatto apposta!
Sì, quella Ilda Boccassini che così tanto vuole male il premier, ha pure i capelli rutilanti!, avrà organizzato tutto lei, la pasionaria magistrata delle Procure Rosse… diciamolo senza paura d’essere fraintesi: il Mangano pluriomicida, truffatore, ricettatore, estorsore, Capo Mandamento di Porta Nuova durante le stragi del 92-93 in realtà al telefono diceva "cavalle".
E perché questo errore di travisamento degli inquirenti?
Perché non sanno il siciliano!
Adesso vi spiego tutto: "cavallo" in siciliano è "cavaddu", plurale: "cavaddi"; singolare femminile "cavadda", plurale femminile "cavaddi, ma anche cavadde". Nella dialetto parlato comune pero "cavadde" non viene usato quasi mai, e il plurale femminile è assimilato a quello maschile.
Esempi: italiano - "I cavalli che devono arrivare oggi sono in ritardo", siciliano - "i cavaddi c’annu m’u rrivunu nt’à jurnata hanno cacchi problema cu’ rriloggiu"; italiano: "le cavalle delle quali mi avevi detto costano di più"- siciliano: "pì cavaddi [fimmini NdA] chi mmì dicisti cì vonnu cchiù pìcciuli".
Come si può facilmente evincere, nel dialetto isolano non si può dire "le cavaddi" [le cavalle].
Se poi si aggiunge che i mafiosi parlano più o meno come gli analfabeti del ventennio, unendo il lessico del mago Joseph a quello di Don Micuzzu u’ Sciancatu [Don Domenico lo Zoppo, NdT], allora l’abbaglio cavallifero è colpa degli sbobinatori delle Procure.
Quel Mangano, altro che coca e traffico internazionale di stupefacenti!
Voleva talmente bene al suo donatore di lavoro, che gli cercava le cavalle più pure, usando tutte le sue conoscenze, anche quelle con contatti a Bogotà.
E allora: cavalle=ragazze=puledre=giovani da cavalcare [vedete pure voi: in italiano non diciamo giovanesse, ma "giovani" anche per il femminile plurale, uno pensa: "minchia: pure gay!", ma magari!, e invece no!].
Si svelano i misteri dell’amore totale.
Quello del quale parlano il Macello Libraiolo e lo stesso Amazzono Berlussonini: "Mangano non ci ha mai traditi, nonostante le pressioni dei giudici, le persecuzioni tribunalizie… lui era in fin di vita, terminale di cancro, e se n’è stato zitto, non ha voluto far del male a chi lo aveva aiutato…"
Che bello eh?
Tutti vorrebbero avere degli amici così.
Se questi passano ancora un po’ di tempo al potere incontrastato nel governo della pazzia senile conclamata, arriveranno pure a farci credere che Vittorio Mangano non era Vittorio Mangano, ma Silvana, assunta lì in Brianza come coordinatrice delle Risaie per la Libertà.
Non provate a dire che la Mangano è stata una istituzione nazionale di bellezza e bravura cinematografica, invidiataci da tutto il mondo, altrimenti dovremo sorbirci chissà quante puntate di Annozero, Ballarò, l’Infedele, ospite fisso Frankenstein Ghedini, che tratteranno di Riso Amaro per il Premier.
Lasciate perdere e fate come si fa con i matti: ditegli sì, hai ragione, è vero è così.
Tanto loro di Socrate e l’asino umano ne sanno una emerita tega, saranno così sempre convinti che hanno la vera verità in bocca, e non solo in bocca, anche da un’altra parte, tanto con cambia nulla, sempre di phoné scoreggiano trattasi.
Non perdete tempo con puntualizzazioni su "utilizzatore finale", "contestualizzazione della bestemmia", "salvatore di minorenni straniere", "genialità della bugia a favore di Mubarak"… vi prego no!, altrimenti Santoro si ecciterà più del previsto e ci ripropinandoci la ribollita infinita delle "puttanelle, bunga bunga, lui ha detto che lei non ha detto, inviati speciali in diretta dentro il lettone di Putin, ma va là ma va là, gridiamo tutti, minacciamoci di querele, amen".
Perché, o lo si è capito, o non si è d’accordo, o è giusto così: Michele Santoro sta diventando l’Alfonso Signorini della sinistra; ai compagni il gossip figaiolo piace tanto quanto a quelli di Comunella & Liberatutti, porta una valanga di pubblicità e prima o poi Imene Pivetti travestita da Marchesina de Sade andrà lì a fare la valletta.
E’ vero: non si dice valletta, è offensivo nei confronti della donna, adesso si adopera "inviata in studio".
A parte tutta la possibile satira amarissima da adoperare, che è talmente vera da diventare l’unica cosa seria nell’informazione, Santoro lo sa ancora che in questo momento ci sono operai stranieri a Brescia su una gru al freddo, sotto la pioggia? Che il PIL italiano non è mai stato così fallimentare? Che è stato nominato un ministro per la sicurezza nucleare italiana? Che un altro ragazzo licenziato da un mese s’è ammazzato ieri? Che alla Regione Campania non usano i fondi per il registro medico scientifico sull’incidenza delle morti per neoplasie nelle zone "monnezzate"? Che il lavoro ha bruciato di nuovo vivi una decina di lavoratori perché "la sicurezza nelle aziende è un lusso che non ci possiamo permettere" [TremoRti]? Che il Patto di Stabilità è stato bocciato, con il Governo battuto su un emendamento UDC/MPA? Che i centinaia di migliaia di precari stanno per affrontare l’inverno con gli "ammortizzatori" sociali scaduti?
Eddai su, basta con sto pisello di Berlussonini aggiunto pure quello di LaBrunetta!
Michele, fai anche tu la tua parte di Resistenza Attiva.
Basta figa!
Dimentica di contestualizzare: basta "contenitore per l’utilizzatore finale salvatore della possessora dell’organo riproduttivo".
E basta pure Ballarò con il piripiripiri tagliato al Flunitrazepam.
Continuando così, pur di non farci sapere dei veri problemi che spazzerebbero via in pochi minuti i cialtroni dell’esecutivo, l’ufficio immagine del premier lancerebbe pure lo specchietto "Berlussonini indagato per l’omicidio di Sarah Scazzi" e voi allodolette ci caschereste, come avete fatto per la battuta di merda sui gay, andreste avanti un anno intero a fare scoop nei pozzi di tutt’Italia.
Sveglia!