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Il 14 Dicembre della Bnl – Anche qui sta nascendo il gruppo dei “Responsabili” ?
Publie le mercoledì 16 marzo 2011 par Open-Publishing9 commenti
Il parallelo può certo apparire un po’ forzato, ma in fondo non più di tanto.
Cosa avvenne il 14 Dicembre 2010 è noto.
Berlusconi sembrava ormai alle corde ed in effetti lo era, potremmo dire anzi che lo è ancora oggi. In piazza gli studenti, e non solo loro, si accingevano a festeggiarne fragorosamente la caduta.

Ed invece avvenne, come classica mossa del potere rantolante, la “compravendita” di una manciata di deputati, provenienti dai gruppi più disparati dell’opposizione.
Non tutti probabilmente furono “comprati” nel senso letterale del termine. Altri realisticamente furono convinti con promesse di radiose carriere nell’apparato governativo. Altri, ancora più realisticamente, fecero un semplice ragionamento basato sul “tirare a campare”. Se Berlusconi cadeva si tornava a votare senza alcuna certezza di essere rieletti e bisognava invece maturare la pensione per la quale occorre aver fatto il deputato almeno per una intera legislatura.
E’ noto anche quello che, in seguito, avvenne in piazza quel giorno, il centro di Roma invaso dal fumo degli scontri ecc. ecc. ecc. e soprattutto l’inizio di una “rivolta strisciante” di massa in tutta Italia contro il governo, rivolta che da allora è cresciuta giorno dopo giorno.
Ed è altrettanto noto il fatto che, se la caduta del governo si è certamente allontanata nel tempo, Berlusconi, comunque la si pensi, rimane tuttora in una situazione di crisi latente. Basti pensare agli effetti di immagine per lui che non potrà non avere lo svolgimento del processo Ruby.
E quindi gran parte di quei deputati, oltre a non aver in gran parte ancora ottenuto il frutto delle promesse allora ricevute, rischiano comunque di non ottenere nemmeno la agognata pensione. Ma soprattutto sono, come dire, ormai “sputtanati” a vita.
Che c’entra la Bnl, direte voi.
Ed invece c’entra.
Solo qualche giorno dopo, per la precisione il 23 Dicembre, in Bnl si è messo in moto un processo molto simile.
Quel giorno Bnl pretendeva, da parte dei sindacati interni, un taglio del 10 – 15% del premio di produzione già concordato.
E questo senza che vi fossero in materia giustificazioni valide, anzi questa richiesta avveniva proprio nei giorni in cui il top management, sui media, magnificava - dissimulando un po’ su quelli della Bnl vera e propria, meno eclatanti - i risultati 2010 del gruppo BnpParibas, di cui Bnl fa ormai parte integrante.
Il Responsabile delle Relazioni Sindacali in Bnl, Roberto Quinale, si era realisticamente già “venduto” l’operazione come cosa fatta coi vertici della Banca e del Gruppo. E soprattutto in Abi ( la Confindustria delle banche) dove l’operazione avrebbe rappresentato poi un precedente da replicare anche negli altri istituti di credito e dove notoriamente lo stesso Quinale, atteggiandosi a novello Marchionne del credito, intende allungare la sua carriera.
Quel giorno l’operazione invece fallì. Le contraddizioni interne alla Cgil –legate alle vicende Fiat ed ai precari equilibri interni messi in piedi dopo il congresso di categoria dei bancari – fecero sì che appunto la Fisac/Cgil decidesse di non accettare il diktat.
Panico nella delegazione aziendale, panico nella Cisl e nella Uil già pronte con la penna in mano, ma c’era poco da fare.
Va bene atteggiarsi, da parte di Quinale, a Marchionne delle banche, ma un accordo separato in Bnl non reggerebbe. Anche perché rischierebbe di produrre una possibile saldatura tra la stessa Fisac/Cgil e la Falcri, il sindacato autonomo, storicamente“movimentista” ( soprattutto in Bnl ) e relegato da anni ad un altro tavolo di trattativa, in quasi totale solitudine ed isolamento, anche se al tempo stesso in forte crescita numerica e di peso politico all’interno della Banca.
Ed infatti l’accordo separato non si fa, la delegazione aziendale rinuncia - anche se certo "rosicando" non poco - al taglio del premio aziendale 2010, ma da quel preciso momento inizia la rappresaglia.
Subito dopo le feste, la stessa delegazione aziendale annuncia ai sindacati la disdetta di tutti gli accordi aziendali normativi realizzati in Bnl dal 1992 ad oggi.
Poi vengono annunciate pesanti restrizioni alle condizioni di C/C dei dipendenti Bnl ( ed anche della clientela) compresa l’ormai famosa “tassa allo sportello”, cioè una specie di “pizzo” ( la definizione è della associazione di consumatori Adusbef) per le operazioni in contante fatte appunto sui conti correnti allo sportello.
C’è poi una incredibile sequela di provvedimenti disciplinari nei confronti dei lavoratori Bnl su tutto il territorio nazionale per i motivi più disparati ed un abbassamento generalizzato delle “note di qualifica” (una specie di giudizio annuo che l’Azienda dà sui singoli dipendenti).
Dulcis in fundo, si fa per dire, la Bnl annuncia di voler realizzare un pesante taglio dei premi aziendali dei prossimi anni, anni dei quali ovviamente ancora si ignora l’andamento dei conti aziendali e quindi non si capisce come si possa oggi già deciderne l’entità.
La scusa sarebbero i maggiori obblighi di accantonamento dovuti alle scelte europee di Basilea3, scelte seguite alla pesante crisi finanziaria globale della quale le banche portano indubbiamente la maggiore responsabilità. Ma anche dopo che l’ineffabile Ministro Tremonti, nel cosiddetto “decreto mille proroghe”, ha alleggerito e diluito nel tempo gli obblighi dovuti a Basilea3 per le banche operanti in Italia, l’atteggiamento aziendale non è cambiato, dimostrando quanto si trattasse di una scusa strumentale.
E l’insieme della manovra dà l’idea di un attacco generalizzato ai diritti acquisiti nei decenni dai lavoratori bancari, che evidentemente si tende ad eleggere come comodi capri espiatori della crisi e degli stessi evidenti insuccessi manageriali di chi gestisce la Banca.
Tutto questo, pur nelle incertezze e nelle ambiguità dei vertici sindacali nazionali Bnl e di categoria ( si narra persino di una cenetta “tete à tete” tra Quinale ed il segretario generale dei bancari Cgil, Agostino Megale, una vecchia e trista figura di sindacalista “ultraresponsabile” messo da Epifani a commissariare di fatto la federazione di categoria con precedente Segretario Generale che si era schierato congressualmente con la Fiom), provoca nella strutture di base sindacali, persino in quelle di Cisl e Uil ( in verità più della prima che non della seconda), una reazione vivace e di massa.
Assemblee, dopo anni di “deserto” sindacale in Bnl, ultra partecipate dai lavoratori ( mitiche soprattutto le due avvenute al Centro Elettronico romano di Via degli Aldobrandeschi, la prima tenuta dalla Falcri e la seconda da tutti gli altri sindacati nonchè quella presso la filiale romana di Piazza Albania, indetta dalla sola Falcri), comunicati e prese di posizioni dure e nette in tutte le filiali Bnl ( o quasi ) dell’intero territorio nazionale, prese di posizione politiche ed anche istituzionali ( soprattutto sulle improvvide iniziative di “tassa allo sportello” si muove persino il Garante sui Prezzi !) che trovano eco fino nelle aule parlamentari, articoli sui giornali e soprattutto sul web che denunciano la grave situazione venutasi a creare. E qui e là l’avvio formale delle purtroppo lunghe e complesse, in base alle leggi-capestro vigenti in materia, procedure di sciopero.
Tutto questo movimento, sia pure a macchia di leopardo e sia pure con le strutture nazionali aziendali che invece continuano una stanca ed inutile trattativa con l’Azienda sugli inquadramenti futuri, comincia a creare qualche seria contraddizione nella massima dirigenza Bnl.
Alla quale era stato garantito dal Quinale che sul versante sindacale “tutto sarebbe stato tranquillo” e dall’ancora più ineffabile capo del Retail, Stefano Calderano ( l’ennesimo “mercenario”, proveniente da Banca Intesa ) che le nuove vessazioni alla cientela ( ed agli stessi dipendenti) non avrebbe comportato ricadute d’immagine e /o di abbandono della Bnl da parte della clientela medesima.
In primo luogo la proprietà francese ( attenta sì al massimo dei risultati ma che non vuole nemmeno ricadute negative di alcun tipo) ma anche i big Bnl italiani( il Presidente Abete ed il Direttore Generale Gallia) hanno infatti poco interesse, in una fase come questa, ad una conflittualità interna/esterna intorno all’Azienda ed ancora meno ad assecondare le follie e le alchimie da “finanza creativa” dei Calderano e le pretese “marchionniste” e la ricerca di una ulteriore carriera in Abi dei Quinale e dei Pandolfini ( altra figura di noto “mercenario” che ricopre la carica di Capo delle Risorse Umane, nato bancariamente in Bnl, poi passato in Banca di Roma e da qui in Unicredito ed ora di nuovo tornato in Bnl).
E di queste contraddizioni nel vertice aziendale qualche evidente segno si è visto persino nel pomposo “Bnl Day” svoltosi due settimane fa all’Auditorium romano del Foro Italico ( tra l’altro il costo di questo mega-raduno nazionale di 2.000 tra capi e capetti Bnl avrebbe da solo, se risparmiato, coperto il costo di metà del taglio del premio aziendale preteso da Bnl).
Dove il citato Pandolfini si è lasciato andare ad una assurda e controproducente filippica contro i dipendenti Bnl, dipinti come una massa di assenteisti ( quando, nonostante l’età media altina, le assenze sono negli ultimi anni diminuite) ed addirittura di falsificatori, a vario titolo, di certificazioni mediche.
E dove invece, in risposta a questa allucinante affermazione, il Direttore Generale Gallia ha voluto invece immediatamente correggere il tiro affermando subito dopo Pandolfini che “il mondo Bnl non è quello così descritto” …
Quindi, tutto lascerebbe pensare che, come per Berlusconi prima del 14 Dicembre, la “fiducia” finora accordata a certi personaggi quantomeno “avventuristi” stia per essere incrinata pesantemente. Soprattutto se la pressione sindacale aumentasse nelle prossime settimane, arrivando magari ad uno sciopero nazionale di tutti i dipendenti della Bnl.
Ed appare realistico, oltre che auspicabile, il fatto che in questo modo, anche se si allentasse la pressione sindacale, le cose andranno comunque a finire.
Così come è realistico ed auspicabile che così andrà a finire anche per Berlusconi, ormai scomodo ed inaffidabile anche per i “poteri forti” italiani ed internazionali.
Ma i probabili “morituri Bnl” ormai un po’ traballanti, in particolare il Quinale, stanno giocando pesantemente un’altra carta.
Che è più o meno, fatte salve le proporzioni, quella che Berlusconi si è giocata creando il gruppo dei “Responsabili” in Parlamento.
La carta di Quinale non è nuovissima, già negli anni scorsi molti dirigenti sindacali in Bnl sono stati, come dire, “avvicinati” all’ Azienda a suon di favori e favoretti, soprattutto promesse di assunzioni dei figli e “buonuscite d’oro” all’atto del pensionamento ( buonuscite comunque concordate anni prima del pensionamento dei singoli sindacalisti, onde avere un largo margine di tempo per tenerli “subalterni”).
Ed è più o meno questo, misto a pressioni e ricattucci vari, che si sta mettendo in piedi anche ora, nel tentativo, realisticamente comunque vano, di ricrearsi per certi dirigenti una qualche verginità e credibilità nei confronti dei propri padroni.
Per cui, in seguito a ciò, in molte situazioni, anche se non dappertutto, le strutture di base della Uil - da sempre, fin dai tempi della banca pubblica “socialista”, la sigla più malleabile in Bnl - si sono dissociate dalle iniziative sindacali sul territorio, facendo fra l’altro saltare le procedure di sciopero che erano state messe in piedi presso la piazza di Roma.
Ma le pressioni e le blandizie di varia natura stanno investendo anche la Cisl ed i vari sindacati autonomi minori e di nuovo anche la Cgil aziendale, che pure è meritoriamente all’origine di questa “resistenza” che sta crescendo in Bnl di fronte ai diktat aziendali.
Ma quello che proprio non sembrava prevedibile ( ed invece sembra stia succedendo) è che persino nella Falcri, cioè il sindacato che da oltre un decennio, quasi sempre in perfetta solitudine, ha applicato coerentemente in Bnl il motto del “resistere, resistere, resistere” e che certo finora era stato lontanissimo dal banchetto dei “favori” e delle “prebende” … persino nella Falcri starebbero avvenendo cose inquietanti.
Come l’apertura di procedimenti disciplinari interni ( deferimento ai cosiddetti “probiviri”) nei confronti di alcuni dei delegati sindacali che più si sono esposti nelle assemblee e nelle varie iniziative di massa delle scorse settimane.
Naturalmente la motivazione ufficiale di questi procedimenti disciplinari interni, almeno in larghissima parte, non riguarda l’ “esposizione” dei delegati in questa battaglia.
Del resto pure Al Capone fu a suo tempo “incastrato” per una banale questioncella di evasione fiscale e pure il grande Julian Assange rischia di pagare la sua opera di puntuale controinformazione globale contro i “poteri forti” mondiali in base ad una improbabilissima accusa di stupro.
Ma, al di là delle formali motivazioni, il fatto che persino nel sindacato Bnl “ribelle” per antonomasia possano accadere, in questa precisa e particolare fase, operazioni “repressive” di questo genere, appare veramente indicativo ed inquietante.
Come già detto, realisticamente la “dipartita” da Bnl di certi dirigenti “avventuristi” e “mercenari” è cosa , come per Berlusconi, che finirà per avvenire in ogni caso.
E non sarà certo l’ “arruolamento” a vario titolo di una pattuglia di sindacalisti “responsabili” - che altrettanto realisticamente, come i Razzi e gli Scilipoti, non vedranno avverarsi promesse e prebende e che anzi si “sputtaneranno” sindacalmente fino alla fine dei loro giorni - ad impedirlo.
Ma non sarà certo indifferente, per i lavoratori e per la stessa “utenza popolare” della Bnl, il fatto che questo avvenga, sia pure in forma dissimulata e diluita nel tempo come d’uso nel paludato mondo bancario, a seguito di una sacrosanta “rivolta” della base dei lavoratori Bnl.
E non invece per la classica “decisione di palazzo” che realisticamente manterrebbe invariato (o quasi, magari qualche piccolo cedimento da parte padronale sarà comunque “recitato”) l’ attacco frontale neoliberista ai diritti dei lavoratori e della “gente comune”che è all’origine di tutta questa vicenda.
Roma 16 Marzo 2011
Wu Ming Bnl 2
Messaggi
1. Il 14 Dicembre della Bnl – Anche qui sta nascendo il gruppo dei “Responsabili” ?, 16 marzo 2011, 10:35, di Memoria storica
Stigmatizzazioni, immotivate ed immorali, con purghe e fuoco amico, fanno parte del passato - più o meno recente - di tutti i Sindacati; alcuno escluso.
2. Il 14 Dicembre della Bnl – Anche qui sta nascendo il gruppo dei “Responsabili” ?, 17 marzo 2011, 15:18, di JOSEPH FREMDER
CARO WU MING,
HO APPENA LETTO IL TUO SCRITTO TITOLATO "IL 14 DICEMBRE DELLA BNL - ANCHE QUI STA NASCENDO IL GRUPPO DEI RESPONSABILI?" E MI VEDO COSTRETTO A RISPONDERTI SCEGLIENDO, ANZICHE’ L’ANONIMATO, DI METTERCI LA FACCIA E LA FIRMA.
RISPONDERO’ SOLO PER QUANTO RIGUARDA IL SINDACATO CHE RAPPRESENTO (SONO IL SEGRETARIO GENERALE DELLA FALCRI BNL) E LO FACCIO CONTROVOGLIA MA PER RESTITUIRE REALTA’ A QUANTO CONTENUTO NEL TUO SCRITTO.
LA FALCRI BNL NON E’ MAI STATA SINDACATO RIBELLE (ANCHE LA LEGA NE STAVA COSTRUENDO UNO) MA HA SCELTO LA STRADA PIU’ COMPLICATA DELL’ESSERE SINDACATO PULITO, NON IN VENDITA, NON CONDIZIONABILE, NON ASSOGGETTATO AD INTERESSI DI ALCUN PARTITO, DALLA PARTE DEI LAVORATORI E CON GLI OCCHI ED IL CUORE APERTI VERSO CHI VIVE UNA VITA DIFFICILE IN QUESTA SOCIETA’ NEOLIBERISTA.
SIANO ESSI BANCARI O NON BANCARI!
CARO WU MING TU AFFERMI IN MANIERA UN PO’ SCONCLUSIONATA CHE ANCHE NELLA FALCRI BNL STAREBBERO AVVENENDO COSE INQUIETANTI SENZA SPECIFICARE QUALI SAREBBERO.......POI PERO’ COME PER INCANTO PARLI DI APERTURE DI PROCEDIMENTI DISCIPLINARI CHE ANDREBBERO A COLPIRE I DELEGATI SINDACALI MIGLIORI, QUELLI CHE PIU’ SI SONO ESPOSTI NELLE ASSEMBLEE ECC. ECC.
DOPO AVERE MESCOLATO AL CAPONE CON ASSANGE ASSICURI CHE IL CAPO D’ACCUSA SARA’ ALTRO "DALL’EROICO ATTIVISMO ASSEMBLEARE".
POSSO GARANTIRTI CHE NESSUNO DEI SINDACALISTI CHE HANNO PERCORSO L’ITALIA/BNL IN LUNGO ED IN LARGO (BARI, MILANO, CATANIA, ROMA, SAVONA, TORINO, BOLOGNA, CAGLIARI, NAPOLI, FIRENZE, COSENZA ECC.) E CHE HANNO TENUTO "EROICHE ASSEMBLEE" SUBIRA’ RITORSIONI DA PARTE DEL SINDACATO CHE RAPPRESENTO, PER IL SEMPLICE FATTO CHE LE ASSEMBLEE LE ABBIAMO DECISE E VOLUTE TUTTI NOI (DIRETTIVO E SEGRETERIA DELL’ODC), E LE ABBIAMO VOLUTE PROPRIO COSI’ COME SONO STATE.
VOLEVO ANCHE RICORDARTI, CARO WU MING, CHE LO STATUTO DEL NOSTRO SINDACATO NON PREVEDE VOLUTAMENTE L’ESPULSIONE E CHE LE EVENTUALI "VITTIME DI REPRESSIONE E SOPRUSI" POSSONO RIENTRARE IN GIOCO SE HANNO IL CONSENSO DEGLI ISCRITTI (CREDO CHE NESSUN ALTRO STATUTO SIA PIU’ GARANTISTA DEL NOSTRO!).
INFINE VOGLIO TRANQUILLIZZARTI ASSICURANDOTI CHE NON CI SONO STATI, NON SONO IN CORSO E NEMMENO CI SARANNO ARRUOLAMENTI DI SINDACALISTI RESPONSABILI ALLA SCILIPOTI MANIERA PER IL SEMPLICE FATTO CHE LA FALCRI BNL PROVA NAUSEA NEI CONFRONTI DEI VENDUTI SIANO ESSI DI DESTRA CHE DI CENTRO O DI SINISTRA!
CARO WU MING TI GARANTISCO CHE LA FALCRI BNL CONTINUERA’ A RESISTERE, RESISTERE, RESISTERE!
JOSEPH FREMDER
1. Il 14 Dicembre della Bnl – Anche qui sta nascendo il gruppo dei “Responsabili” ?, 17 marzo 2011, 16:07
Caro Joseph Fremder, le informazioni che sono state pubblicate - per quanto attiene il tuo sindacato - vengono tutte direttamente proprio dalla Falcri Bnl romana.
E ci risulta pure che in uno dei due casi di vostri delegati - il fatto mi sembra che non lo neghi nemmeno tu - da voi messi "sotto processo" ( guarda caso, ci viene riferito, si tratta degli stessi due delegati che hanno aperto le assemblee decisive romane di Via Aldo Brandeschi e di Piazza Albania), insieme al vostro "processo interno" pende contemporaneamente pure un pesantissimo provvedimento disciplinare aziendale.
E, sempre ci dicono, almeno in uno dei capi di imputazione, addirittura per lo stesso preciso presunto "reato" !
Ed allora, potrebbe aver ragione il commento precedente che parla di "fuoco amico", per di più in contemporanea con un vistoso "fuoco nemico" ....
Ed anche se si trattasse solo di una fortuita coincidenza ( e non di una operazione come dire "a tenaglia" come malignamente si potrebbe pure supporre ... ) certo che appare comunque una cosa alquanto inquietante, non trovi pure tu ?
E, se si fosse politicamente intelligenti invece che porsi esclusivamente il problema puerile della difesa acritica e neostalinista del proprio "apparato", sarebbe cosa semplicissima rimuovere questo sospetto .... e cioè lasciare, almeno per il momento, da solo il "fuoco nemico" senza accompagnarlo pure con quello "amico" ... anche qui, non trovi pure tu ?
E poi, appare veramente singolare che rifiuti così sdegnosamente la definizione di "sindacato ribelle" .... quanta acqua è passata sotto i ponti da quel lontano Luglio 2001 in quel di Genova ..... ma si sa, quando si "cresce", si diventa "seri" .... ed ovviamente più "responsabili" ....
Un’ altra domandina : ma che ci state ancora a fare ad un tavolo di trattativa come quello in essere in Bnl sugli inquadramenti ? Quando in Bnl anche i muri sanno che, nelle intenzioni aziendali, si potrà addivenire ad una nuova normativa, peraltro alquanto discutibile nelle premesse fatte dalla delegazione aziendale, sugli inquadramenti soltanto se si accetterà, da parte dei sindacati, un taglio significativo del premio aziendale per i prossimi anni ?
Ed invece, anche voi della Falcri, restando abbarbicati a quel tavolo, state solo legittimando una delegazione aziendale che ha fallito su tutta linea e che è messa ormai pesantemente in discussione anche dai vertici della Bnl e dalla proprietà d’ Oltralpe.
E così fornite anche un alibi prezioso a chi, tra i confederali, nonostante la poderosa spinta, anche delle loro strutture di base, che si sta concretizzando nei territori, non ha alcuna intenzione di mettere in piedi il sacrosanto sciopero generale aziendale.
Ma cos’è ? Avete paura di vincere ? E per questo arrivate pure a gambizzare "da dietro" qualcuno dei vostri combattenti più coraggiosi e riconosciuti dai lavoratori ?
Saluti.
Wu Ming Bnl 2 ( che è persona diversa da Wu Ming Bnl 1, ora miracolosamente "responsabilizzato")
2. Il 14 Dicembre della Bnl – Anche qui sta nascendo il gruppo dei “Responsabili” ?, 17 marzo 2011, 19:43, di JOSEPH FREMDER
CARO WU MING,
PREMETTO CHE QUESTA E’ IL MIO ULTIMO SCRITTO DI QUESTO PING PONG E QUINDI TI "REGALO" LA GRAN CHIUSURA.
NON MI SEMBRA CORRETTO (E QUINDI NON LO FARO’) METTERE "IN PIAZZA" LE MOTIVAZIONI CHE PORTERANNO I PROBIVIRI AD APPROFONDIRE QUANTO DENUNCIATO DA ALTRI RAPPRESENTANTI SINDACALI NEI CONFRONTI DI DUE NOSTRI DELEGATI.
NON SONO A CONOSCENZA DI "FUOCO NEMICO" APERTO NEI CONFRONTI DEI DUE DELEGATI.
PER QUANTO RIGUARDA IL "SINDACATO RIBELLE" CONFERMO QUANTO GIA’ SCRITTO PRECEDENTEMENTE ED AGGIUNGO CHE NEL 2001 LA FALCRI BNL ERA PRESENTE A GENOVA, CHE HA COLLABORATO AL LIBRO ODRADEK "GUERRA CIVILE GLOBALE" E CHE SICURAMENTE IO ERO PRESENTE MENTRE WU MING.....NON SO!
A GENOVA QUINDI C’ERA LA FALCRI BNL E SE OGGI CI FOSSE UNA NUOVA GENOVA QUESTA FALCRI BNL SAREBBE ANCORA PRESENTE MENTRE WU MING......NON SO!
"RESPONSABILI" POI SI NASCE, CARO WU MING, NON SI DIVENTA E QUINDI NON E’ UNA QUESTIONE LEGATA ALLA CRESCITA MA PIUTTOSTO LEGATA AL DNA ......O SI E’ "RESPONSABILI ALLA SCILIPOTI" O NON SI E’ "RESPONSABILI ALLA SCILIPOTI".
SUGLI INQUADRAMENTI MI SORPRENDI, CARO WU MING!
GLI INQUADRAMENTI E LA RIDICOLA TRATTATIVA IN ATTO SONO UNO DEI MOTIVI PER CUI LA FALCRI BNL STA PER INDIRE SCIOPERO NAZIONALE.
FORSE WU MING NON E’ INFORMATO SULLE MOTIVAZIONI CHE PORTERANNO QUESTO SINDACATO A SCIOPERARE?
CARO WU MING NON ABBIAMO PAURA DI VINCERE MA COME SEMPRE VOGLIAMO MUOVERCI NEL RISPETTO DI QUANTO CI CHIEDONO I LAVORATORI.
NON GAMBIZZEREMO E NON ABBIAMO MAI GAMBIZZATO NESSUNO, TANTO MENO QUELLI CHE TU DEFINISCI I NOSTRI COMBATTENTI PIU’ CORAGGIOSI E RICONOSCIUTI DAI LAVORATORI!
AL COLPIRE ALLE SPALLE PREFERIAMO GUARDARE IN FACCIA, DRITTO NEGLI OCCHI SENZA MASCHERE E CHIEDERE CONTO DI CERTI COMPORTAMENTI ASCOLTANDO LE RISPOSTE PRIMA DI PRENDERE QUALSIASI DECISIONE.
JOSEPH FREMDER
3. Il 14 Dicembre della Bnl – Anche qui sta nascendo il gruppo dei “Responsabili” ?, 17 marzo 2011, 21:24
Bè, per definirti tanto pomposamente "segretario generale" ( a proposito, se scrivi in maiuscolo non è che quello che dici vale di più ) mi sembri decisamente poco informato.
Uno dei due "tuoi" delegati che avete messo "sotto processo" ci risulta essere stato contemporaneamente raggiunto da un pesante procedimento disciplinare aziendale.
E, sempre a quanto ci è stato narrato, proprio per uno dei cosiddetti "capi di accusa" che gli imputate anche voi.
E cioè per aver correttamente e meritoriamente informato i lavoratori della trattativa ( se vogliamo ancora definirla tale) e più in generale della situazione in essere in Bnl usando la mail aziendale.
Anche sul mantenimento del tavolo di trattativa , trattativa alla quale tu ci risulta non partecipi personalmente, sembri decisamente poco informato.
Visto che, a tuttoggi, risulta che nemmeno la Falcri lo abbia abbandonato.
Se poi, nelle segrete stanze, aveste deciso di abbandonarlo, certo di questo non avete ancora avvisato i lavoratori e quindi è normale non ne abbia notizia nemmeno chi scrive.
Che è un normalissimo lavoratore, non iscritto a nessun sindacato nè tantomeno sindacalista, e che, visto il clima, deve per forza svolgere il suo lavoro di controinformazione, a quanto risulta molto apprezzato dai colleghi, in "anonimato" ....
E, comunque, se proprio si deve dirla tutta, l’idea dello sciopero nazionale "in solitaria" solo della Falcri non sembra una gran pensata ... anche se certo è meglio dell’immobilismo e del mantenimento di un tavolo inutile a tutti i costi come è stato finora ....
E poi, a parte che quando si parlava dell’ arruolamento ( da parte dell’ineffabile Quinale) di un gruppo di "responsabili" tra i sindacalisti Bnl non ci si riferiva in particolare alla Falcri .... anche se, a differenza del passato, si sosteneva - il che è comunque cosa diversa - non del tutto impossibile che anche una parte della Falcri potesse esserne coinvolta .... sul fatto che "responsabili si nasce" lasciaci qualche motivato dubbio.
In questo caso non c’entra niente la Falcri, ma proprio in Bnl di "incendiari" poi diventati "pompieri" ne abbiamo visti a bizzeffe e quindi nulla può ormai stupirci.
Del resto, al di là di misure "corruttive" da sempre esistenti in Bnl - da qualche anno soprattutto buonuscite ultrasostanziose al momento del pensionamento e/o assunzione di figli, mica la "parentopoli" la fa solo Alemanno - spesso per far diventare "responsabile" qualcuno basta ed avanza la fottuta paura di perdere il "ruolo" .... e quindi i permessi sindacali .... così come per Razzi e Scilipoti, passati dall’IdV al Pdl, è stato probabilmento decisivo il voler maturare a tutti i costi la pensione da ex parlamentare o cercare di garantirsi la rielezione ...
E qualche volta poi c’è pure il "ricattuccio" ..... ad esempio, ’so che hai fatto qualcosa di irregolare, magari solo al nobile scopo di aiutare qualche collega in difficoltà, non ti faccio nulla ma tu diventami "responsabile" ....
’E magari, già che ci sei, "gambizzami" qualche altro rompicoglioni.’
’Per carità, mica perchè fa bene il sindacalista, sarebbe controproducente, trovane un’altra ... ma toglimelo dalla vista’ ....
Film - quello dell’ "azzoppamento" di qualche avanguardia in un momento delicato - già tante volte visto in Bnl .... e del resto, a pensarci bene, non proprio del tutto inedito nemmeno per la Falcri Bnl ....
Ma che si pensava non dovesse più essere replicato ....
Comunque, tranquillo, nessun "gran finale" ...
Perchè la storia è solo all’inizio ....
E salutami Wu Ming Bnl 1 ..... certo se avesse usato anche stavolta la mancina, forse questo problema non ci sarebbe stato .....
Cordialmente, Wu Ming Bnl 2
4. Il 14 Dicembre della Bnl – Anche qui sta nascendo il gruppo dei “Responsabili” ?, 17 marzo 2011, 21:41
A proposito, in eventuale nuova Genova 2001 col Silcea ? E con la Confsal ?
Cos’è, una barzelletta ?
Wu Ming Bnl 2
3. Il 14 Dicembre della Bnl – Anche qui sta nascendo il gruppo dei “Responsabili” ?, 18 marzo 2011, 08:04, di Memoria storica
Non riesco ad identificare la Tua penna, caro Wu Ming Bnl 2; e, poi, non ha importanza, tutto sommato. Forse Tu riesci ad identificare la mia; ma anche questo conta poco.
Posso assicurarTi che: " ...Ed allora, potrebbe aver ragione il commento precedente che parla di "fuoco amico", per di più in contemporanea con un vistoso "fuoco nemico" ... " è frase solo errata nel condizionale; perchè Memoria storica aveva ed ha ragione (per i fatti di allora) ed è per questo che ha subìto il fuoco nemico, comprensibile, e quello amico, veramente stigmatizzabile, che ha lasciato un segno indelebile nella Struttura ove i nodi vanno verso il pettine della storia sindacale di un Sindacato.
Dimostrazione ne sia, per esempio, la variazione dello Statuto del Fondo Pensioni che stabili, dopo la prima stesura sottoposta a censura pesante, doversi sostenere nuove elezioni per la sostituzione di Membri degli Organi Statutari quando decaduti dall’incarico.
La sola possibilità, poi, verificatasi effettivamente, con ricorso a nuove elezioni, del possibile ingresso di sindacalisti (primi tra i non eletti in precedente consultazione nel frattempo avvenuta) della Falcri BNL nell’Ente aveva fatto sudare freddo i primi estensori della Trasformazione. Nottata intera dei Big del Fondo e della BNL a trovare la soluzione, ad personam; ma ad escludendum.
Diffido di coloro che scrivono con le maiuscole in continuo e gonfiano il petto per mostrare i gradi del comando ed è storia, nella Falcri BNL, che solo pochi hanno rinunciato a posti di Vertice quando non attaccabili da intrallazzi posti in essere - per esempio dopo viaggio premio da Bari a Milano - per ...
Ed, a proposito di memoria, memorabile è stato l’atteggiamento e la decisione assunta dal Responsabile del capoluogo pugliese il quale si rifiutò di prendere il posto di altro sottoposto al fuoco nemico, pesantissimo (licenziamento in atto), lasciando libero l’Organigramma relativo.
Messaggio di stima, di considerazione verso il singolo sul patibolo ed inconfutabile reso all’Azienda, che fa parte della storia personale dei presenti all’Incontro; ma anche della Falcri BNL.
Rinunce per affermare la propria pulizia intellettuale, mai doma ai voleri della controparte e sempre, ripeto sempre, rispettosi delle decisioni collegiali, anche quando hanno servito la cicuta; bevuta con dirittura morale e senza flettere le ginocchia. "Nemo propheta in patria!"
Per il resto non Ti tedio oltre, la memoria - sollecitata dagli attuali avvenimenti a mia conoscenza per relata refero - è la mia condanna; ma anche di e per coloro che tendono a dimenticare e che hanno relegato il sottoscritto tra gli insalutati ospiti.
Un abbraccio fraterno.
1. Il 14 Dicembre della Bnl – Anche qui sta nascendo il gruppo dei “Responsabili” ?, 18 marzo 2011, 23:21
Semplicemente una follia il fatto che nel momento in cui dentro quella banca si ristà mettendo in piedi un minimo di senso comune dei lavoratori chi a crerae questo senso comune più ci ha lavorato negli anni si stia a scannare in questo modo.
Ma nemmeno ci si può scandalizzare di questo più di tanto, è quel cesso di banca come credo tutte le banche che porta fatalmente a questo, da sempre.
Forse le banche bisognerebbe distruggerle ed abolirle più che pensare di cambiarle.
Sono principalmente le banche ad avere reso un cesso come loro ormai tutto il mondo.
Un pensionato Bnl
2. Il 14 Dicembre della Bnl – Anche qui sta nascendo il gruppo dei “Responsabili” ?, 26 marzo 2011, 12:51
L’ inutile e ( secondo Fremder) addirittura "ridicola" trattativa non è stata abbandonata da nessuna sigla, nemmeno dalla Falcri.
Di iniziative di sciopero nazionale (se si esclude quello locale gestito dalle strutture sindacali di base in Sardegna che ha avuto notevole successo venerdì 18) nemmeno l’ombra.
E l’infamia si è compiuta :
GAME OVER
Ho riflettuto a lungo e chiudo io la partita.
Togliendo da ogni imbarazzo tre bravissime persone ( tra cui un compagno di vita e di lotta quotidiana) che avrebbero dovuto prendersi responsabilità certamente più grandi di loro.
Le responsabilità sono senz’altro mie .... ma anche di altri.
Non si è mai visto, nemmeno nell’a tratti orrido panorama sindacale della Bnl, che qualcuno venga contemporaneamente messo "sotto processo" sia dalla Banca sia dal suo sindacato.
Qualcosa del genere stava per avvenire molti anni fa, sempre ai miei danni, in altro sindacato.
Ma quel’altro sindacato, di fronte all’imbarazzante concomitanza, rimandò il suo "processo" di alcuni mesi.
Poi le conclusioni furono comunque "kafkiane" ... mi arrivò un decreto di esplusione oltre un anno dopo i fatti contestati e quando già da alcuni mesi non ero più iscritto al sindacato che mi "espelleva" ....
Ma almeno la concomitanza fu evitata.
Concomitanza la quale, come ho già detto nella "memoria difensiva" che ho presentato al Collegio dei Probiviri, rischia - facendomi apparire come politicamente "isolato" - di incoraggiare la protervia della Banca nei miei confronti.
Ed al tempo stesso si presta - in particolare in questo particolare momento della vita aziendale e dei rapporti sindacali - ad ogni tipo di speculazione politica, sia di tipo "strumentale ed interessato" ma, diciamolo pure, anche di tipo naturale e spontaneo.
La sensazione personale è quella di chi pensa che 15 anni di lavoro sindacale nella Falcri Bnl ( anche nei due anni, dal 2003 al 2005, in cui ne sono stato formalmente fuori, molti sanno che non ho mai smesso di collaborare ), lavoro che spesso e volentieri ha "sforato" i normali orari di ufficio, la caterva di rischi corsi - soprattutto all’epoca della creazione della Falcri ad Aldobrandeschi - , l’incredibile sequela di provvedimenti disciplinati subiti dall’Azienda, le denunce penali e civili collezionate, improvvisamente non contino più nulla ....
Brutta sensazione, una volta tutto questo si chiamava "desolidarizzazione", ma spesso poi questo brutto termine veniva immediatamente tradotto in altro modo, più colorito ed efficace ..... ne prendo pragmaticamente atto ...
E, come dicevo, tolgo dall’imbarazzo i "poveri" Probiviri e tutto il sindacato, dimettendomi da tutti gli incarichi esecutivi del sindacato stesso.
Certo, questo - come tutti gli atti politici - avrà fatalmente delle ovvie conseguenze, appunto politiche.
Ma questo, lo sappiamo tutti, fa parte del gioco.
Saluti.
......
23/3/2011
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a cura K.