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Il conflitto della manager Equitalia - La sua società compra case ipotecate
par Corrado Zunino
Publie le mercoledì 5 ottobre 2011 par Corrado Zunino - Open-Publishing2 commenti
Come racconta l’avvocato Alberto Goffi (l’udc piemontese che da tempo denuncia gli abusi dell’agenzia), l’implacabile macchina da guerra Equitalia porta dentro di sé diversi conflitti d’interesse.
La presidente di Equitalia Nomos (la struttura sovrintende Torino e provincia, in attesa di essere inglobata in Equitalia Nord) è Matilde Carla Panzeri. Già funzionario della Banca d’Italia, oggi la Panzeri è presidente di una società pubblica che cura il recupero dei crediti dello Stato e degli enti locali. Ha quindi possibilità di accesso alle informazioni sullo stato patrimoniale dei torinesi, sulla solvibilità degli imprenditori della provincia e – tra l’altro – negli ultimi quattro anni la Panzeri attraverso i suoi dirigenti ha firmato 43mila ipoteche sulle case di Torino e il suo hinterland. La manager, però, dal 2008 è anche presidente di una società privata, la Npl spa (sede a Milano), che cura per statuto l’acquisizione di immobili, la riscossione di crediti in sofferenza, il finanziamento terzi, ed è leader nella cartolarizzazione dei crediti bancari. Solo la disponibilità dei dati pubblici, si comprende, è un chiaro vantaggio per una società privata, in questo caso la sua Npl (Non Performing Loans).
Alcune inchieste giornalistiche e di magistratura hanno già messo in evidenza come spesso nei consigli di amministrazione delle sedici società satellite di Equitalia (oggi in via di scioglimento) vi siano ex politici che controllano come nel collegio di riferimento i controlli fiscali non siano troppo serrati. L’inchiesta della Procura di Napoli sulla P4, poi, sta rivelando come il braccio destro di Giulio Tremonti, il deputato pdl Marco Milanese (per il quale il pm John Woodcock ha chiesto l’arresto), ha usato anche la società pubblica di riscossione per sistemare uomini a sè vicini. Tra questi, Guido Marchese, commercialista del sindaco di Voghera Carlo Barbieri (Pdl). Marchese è stato figura di riferimento in Equitalia Esatri (la struttura che cura la riscossione a Milano e provincia). Entrambi, il sindaco di Voghera e il suo commercialista Marchese, oggi sono agli arresti domiciliari per corruzione (l’inchiesta, appunto, su Milanese).
E spulciando negli elenchi del personale di Equitalia, si scopre che dal 2008 vi lavora Flavio Pagnozzi, figlio del segretario generale del Coni, Lello. Più o meno nello stesso periodo, ai servizi legali del Comitato Olimpico è stato contrattualizzato Marco Befera, figlio di Attilio. Potrebbe sembrare un caso di “assunzioni incrociate”.
Corrado Zunino
da "L’Espresso" in edicola
Messaggi
1. Il conflitto della manager Equitalia - La sua società compra case ipotecate, 6 ottobre 2011, 23:27
Tre nuove buste sospette, anche se non è stata accertata al loro interno la presenza di polvere bianca, sono state recapitate stamani alla sede di Equitalia a Torino.
Immediatamente è scattata la procedura di emergenza con l’arrivo dei vigili del fuoco e della polizia, che hanno transennato l’area circostante l’edificio, nel centro del capoluogo piemontese, e hanno trattenuto all’interno il personale venuto a contatto con le lettere.
Due giorni fa era stata recapitata allo stesso ufficio una busta contenente polvere bianca, risultata poi innocua, e con un biglietto con la scritta «Crepate». Allora nove lavoratori erano stati costretti a passare la notte al’interno degli uffici in attesa dei risultati delle analisi della polvere.
5 ottobre 2011
http://www.unita.it/italia/equitalia-buste-con-polverina-sospetta-agli-uffici-di-torino-1.338905
1. Il conflitto della manager Equitalia - La sua società compra case ipotecate, 9 ottobre 2011, 16:16, di Radisol
Ieri, anche il corteo torinese degli studenti è andato a fare una visitina alla sede di Equitalia, diretta dalla tizia in questione .... gli slogans "ladri", "mafiosi" , "strozzini" .....
Dal comunicato degli studenti autorganizzati di Torino sul corteo di ieri :
" ...... La tappa successiva è stata Equitalia, sanzionata già durante lo sciopero del 6 maggio, già presidiata da un imponente schieramento di poliziotti, in previsione di un altro attacco.
Infine, i manifestanti si sono fermati davanti alla sede della Banca Nazionale del Lavoro, ribadendo il concetto con lo slogan “Contro la crisi, rifiuta il debito”. La rilevanza di questo gesto sta nella nostra volontà di far intendere a gran voce che saremo noi studenti la crisi di questa cricca di affaristi e politicanti attraverso la lotta dal basso.
Dopo lo scioglimento del corteo alcuni studenti sono stati fermati ed identificati dalla Digos ed uno di questi è stato malmenato da un agente.
La giornata di oggi è solo l’inizio di un autunno rovente di proteste, occupazioni e conflitti. E chissà se la giornata di oggi, fatta di tappe simboliche, non diventi a breve un susseguirsi di azioni concrete, come ci suggerisce la brezza che arriva dall’area mediterranea.
La manifestazione di oggi è stato soltanto un riscaldamento, che la partita abbia inizio.
La casta è finita… Se continuiamo a lottare!"