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Il leader di Militia, Maurizio Boccacci, e la trasferta per Brescia-Roma del ’94
Publie le martedì 1 giugno 2010 par Open-Publishing2 commenti
I militanti fascisti di Militia, a Roma, dopo essere stati denunciati per le deliranti frasi razziste e naziste contro gli ebrei, minacciano di rendere noto un dossier sul sindaco Gianni Alemanno. In pratica, quelli di Militia dicono che Alemanno agli inizia degli anni novanta amdava ad attacchinare manifesti di Forza Nuova. Magari è vero, magari no. È interessante però ricordare chi è Maurizio Boccacci, il leader di Militia, l’uomo che minaccia Alemanno ma soprattutto lancia angoscianti tesi dall’infarinatura nazionalsocialista. Boccacci si definisce soldato fascista e dice di ammirare Hitler. Ed è soprattutto uno degli organizzatori ed esecutori in prima persona dell’attacco alla polizia che avvenne il 20 novembre 1994 allo stadio di Brescia.
Quel giornoera in programma Brescia Roma. Arrivarono dalla capitale mille tifosi giallorossi. In realtà i soliti della curva sud c’erano. Tutti elementi riconducibili all’estrema destra romana. Con loro, molti militanti fascisti che con lo stadio non avevano avuto a che fare. Tifosi della Lazio, del Verona. Gente che il calcio non lo aveva mai nemmeno guardato. Come Maurizio Boccacci appunto. Entrati nello stadio, i mille se ne fregarono dei tifosi avversari e attaccarono subito la polizia con asce,coltelli, bottiglie, bombe carta. Un vicequestore Giovanni Selmin si prese un coltellata al petto e rischiò di morire. Ci furono molti feriti tra i poliziotti. Quello che si capì subito è che c’era stato un attacco preordinato e spietato da parte di alcuni gruppi della destra radicale. Si parlò come al solito di falsi tifosi e tutta quella roba lì. Eppure qualcuno, già allora, iniziò a capire come le curve degli stadi italiani fossero ormai nelle mani della destra eversiva e della criminalità organizzata, soprattutto la ‘ndrangheta.
Ma perché Brescia? Perché la polizia? Quel giorno a Brescia si votata per il sindaco. La città era sempre stata vicina alla Lega. In più ministro dell’Interno era Roberto Maroni. La verità storico di ciò che avvenne quel giorno è che la destra radicale e violenta romana volesse dare una dura lezione alla Lega e al suo ministro dell’Interno che, nel novembre del 1994, si preparavano a far cadere il governo Berlusconi. Il 22 dicembre di quell’anno in effetti la Lega ritirò la fiducia, il governo di destra cadde.
Quanto alla verità processuale, per quell’aggressione Maurizio Boccacci si beccò quattro anni di reclusione.
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1. Il leader di Militia, Maurizio Boccacci, e la trasferta per Brescia-Roma del ’94, 1 giugno 2010, 18:36
Credo che il primo sindaco leghista della storia di Brescia sia stato eletto solo qualche settimana fa .... all’epoca sindaco di Brescia era l’anziano dirigente della ex DC Mino Martinazzoli, eletto in una lista di centrosinistra ... ed il primo governo Berluskoni a quella data già era in crisi ...
Quella di Boccacci e c. fu un’aggressione preordinata alla polizia che poteva capitare in qualunque città ... e la crisi di governo non c’entrava nulla ....
L’operazione era tesa a stabilire una qualche "leaderschip" di Boccacci medesimo e del gruppetto di pseudotifosi che capeggiava allora, "Opposta Fazione", sulla curva Sud romanista e magari anche sul mondo ultras più in generale.
E’ vero invece che, a questo scopo, furono utilizzati anche altri fascio/tifosi di squadre diverse dalla Roma e pure militanti neofascisti del tutto estranei al mondo delle curve ...
L’operazione di Boccacci sostanzialmente fallì ... nel mondo delle curve nazionale non se lo filò nessuno ... ed anche nella Sud romanista altri fascisti, non meno carogne ma in compenso più "affaristi" e più ammanicati con la società di lui, come il noto Mario Corsi, si tennero ben stretta l’egemonia ... e non gli concessero il minimo spazio ... pochi giorni dopo il fatto, a dimostrazione simbolica di questo, l’allora fido portaborse di Boccacci, Giuliano Castellino, fu duramente pestato da altri fascio/tifosi romanisti ...
Trovo però stucchevole dare oggi tutta sta importanza a Boccacci e pure a quell’ormai antico episodio dandogli oltretutto una valenza politica ( addirittura sulle sorti di un governo !) che invece non aveva ..... Boccacci è sostanzialmente un imbecille ed uno psicopatico ... come lo definì, tanti anni fa, persino il suo compagno di classe Giusva Fioravanti ...... e quelli di Militia non sono più di una decina in tutto .....
E soprattutto, Boccacci è in perenne crisi da astinenza mediatica ... farebbe di tutto pur di arrivare sui giornali o addirittura in televisione .... ed invece credo che ignorarlo sia la cosa migliore .... è come ucciderlo ....
K.
1. Il leader di Militia, Maurizio Boccacci, e la trasferta per Brescia-Roma del ’94, 2 giugno 2010, 23:33
Rettifico parzialmente ....
Brescia non ha mai avuto nella sua storia sindaci leghisti.
Fino al 2008 è sempre stata governata dal centrosinistra, da allora c’è un sindaco ora del PdL, al momento dell’elezione di Forza Italia.
A maggior ragione quindi non regge la tesi dell’ "operazione antileghista" di Boccacci e soci.
Che invece era solo un tentativo maldestro e fallimentare di crearsi un "nome" nella tifoseria romanista onde potervi reclutare fascistelli per il suo gruppetto neofascista Movimento Politico.
K.