Home > Iraq, non c’è la Costituzione. I sunniti ripetono il loro «no»

Iraq, non c’è la Costituzione. I sunniti ripetono il loro «no»

Publie le lunedì 29 agosto 2005 par Open-Publishing

di red

«Se non ci saranno modifiche, credo che il popolo dirà “no” alla costituzione americana». Hussein al-Falluji, uno dei delegati sanniti nella commissione che ha messo a punto il testo della costituzione irachena, non ha dubbi: quel documento non diventerà mai la legge fondamentale del nuovo Iraq.

Non sono bastate neppure le due settimane di rinvio rispetto alla scadenza del 15 agosto, né la liberazione dei mille prigionieri sunniti da parte degli americani, per ammorbidire la posizione della delegazione sunnita che ha mantenuto il suo rifiuto di sottoscrivere la bozza da sottoporre al Parlamento. Il quale, domenica mattina, ha potuto ascoltare la lettura di una proposta firmata soltanto dai delegati sciiti e curdi. Tanto che, alla fine, il testo non è stato votato come previsto per evitare una spaccatura che avrebbe compromesso qualsiasi ulteriore possibilità di mediazione.

Il giudizio finale spetterà infatti ad un referendum popolare che si dovrà tenere entro il prossimo 15 ottobre. Un referendum per niente scontato, perché non sono solo i sunniti ad opporsi al testo. Anche i seguaci dell’imam radicale sciita al Sadr, ad esempio, si oppongono al testo nella sua formulazione attuale.

Prima di iniziare la lettura i membri della Commissione Costituzionale sono stati infatti chiamati per l’ultima volta a firmare il documento, ma quelli sunniti si sono rifiutati, secondo quanto ha reso noto il presidente della Commissione costituzionale, lo sciita Human Hammoudi. I membri sunniti hanno reso noto che non parteciperanno alla cerimonia che seguirà l’approvazione della bozza e chiederanno agli iracheni di votare “no” al referendum. Nella bozza letta in aula afferma nel preambolo si dice che l’Iraq è un Paese «democratico», fondato su un sistema «parlamentare e federale». Di fatto la stessa espressione che non è mai stata condivisa dai sunniti, che si sono sempre opposti al federalismo. Il testo afferma inoltre che l’Islam e «una fonte principale» del diritto.

Iniziando la seduta, come previsto alle 15:00 ora locale (le 13:00 italiane), il presidente Commissione costituzionale Hammoudi ha affermato di sperare che «coloro che hanno ancora delle riserve» sottoscriveranno il documento. Ma un delegato sunnita della Commissione stessa ha detto di ritenere che al referendum il popolo respingerà la «Costituzione americana», sempre che, ha aggiunto, i risultati «non saranno falsificati». «Non abbiamo approvato questa Costituzione. Abbiamo delle obiezioni che sono le stesse che abbiamo sempre espresso dal primo giorno», ha detto il delegato, Hussein al-Falluji, uno dei più radicali. Accennando ai referendum francesi e olandesi che quest’anno hanno bocciato la costituzione europea, ha detto: «Il popolo iracheno sarà il terzo dopo quelli francese ed olandese a dire “no” alla costituzione».

http://www.unita.it/index.asp?SEZIO...