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Istruttivo...............

Publie le giovedì 14 ottobre 2010 par Open-Publishing
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COMUNICATO STAMPA

Questa mattina, di fronte alla Sede della EMME-A di Arluno. si è svolto un presidio molto partecipato di lavoratori metalmeccanici organizzato dalla FIOM Ticino Olona al fine di denunciare i gravissimi atti e ricatti che si sono verificati.

Sindacalisti compiacenti che sottoscrivono accordi capestro a danno dei lavoratori, violando leggi e contratti e chi dissente è LICENZIATO!

Questo è quanto accaduto alla EMME-A, azienda metalmeccanica di Arluno.

Arriviamo ai fatti:

l’azienda, a fronte del perdurare della crisi,convoca i lavoratori e minaccia la chiusura dello stabilimento se non si accetta la riduzione del 25% dello stipendio.

Di fronte alle rimostranze dei lavoratori, la EMME-A chiede supporto all’API di Abbiategrasso e a un consulente del lavoro i quali, a loro volta, attivano un sindacalista della UILM di Milano che prontamente interviene.

La “mediazione” imposta ai lavoratori (vedi verbali allegati) è:

Cancellazione del premio feriale (elemento fisso della retribuzione)
Un’ora di prestazione lavorativa gratuita al giorno, in straordinario, dal lunedì al venerdì.
Inoltre azienda e sindacato, per tutelarsi da questa grave violazione e prevenire azioni legali contro di loro, costringono i dipendenti a sottoscrivere un verbale individuale di conciliazione ed accettazione.

Tutti i lavoratori vengono iscritti d’ufficio alla UILM con trattenuta sindacale interamente a carico dell’azienda.

L’unico lavoratore, iscritto FIOM, che decide di opporsi dichiarando di non voler aderire ad un organizzazione sindacale della quale non ne appoggia i principi, viene messo alla porta e licenziato ( 11 anni di anzianità aziendale)

La FIOM Ticino Olona dichiara che oggi questo non è un caso isolato, ma è una pratica ormai diffusa sul territorio e che i casi si stanno moltiplicando anche sotto la spinta dell’accordo separato di Pomigliano e sulle deroghe al CCNL.

La Fiom Ticino Olona, oltre a voler presentare esposto all’INAIL e all’INPS, poiché una prestazione non retribuita manca delle necessarie adempienze assicurative e contributiva, ha già dato mandato ai propri legali di impugnare il licenziamento per illegittimità.

La FIOM Ticino Olona invita tutti i lavoratori vittime di soprusi, ricatti e discriminazioni a segnalare episodi simili affinché la dignità, la libertà e i diritti di ciascuno non siano mai calpestati.

La Fiom Ticino Olona

Messaggi

  • Una gran parte del paese sta assistendo inerme e rassegnato allo stupro dei più elementari diritti sociali, che davamo ormai per acquisiti in modo indelebile, così come alla più grave manipolazione del giudizio di questi ultimi decenni. Non potrebbe essere altrimenti, se persino chi rappresenta i lavoratori gioca dalla parte dei "padroni".
    Si vuole far passare per atto terroristico, gridando all’allarme sociale, qualche gittata d’uova, consentita persino ai bambini durante il carnevale. Si legittimano, senza più etica nè pudore, operazioni gravissime per la sopravvivenza stessa delle minime garanzie democratiche e a supporto di pratiche padronali che hanno come conseguenza certa l’annientamento della dignità dei lavoratori e delle lavoratrici, ovvero della dignità umana. E’ l’unica cosa certa, in questo lungo periodo di sottrazione progressiva dei diritti!