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L’UNICA ARMA DEI LAVORATORI E’ LO SCIOPERO GENERALE!

Publie le sabato 29 gennaio 2011 par Open-Publishing

COSA CI HA INSEGNATO LA VICENDA UNILEVER DI CASALE? CHE L’UNICA ARMA DEI LAVORATORI E’ LO SCIOPERO GENERALE!

Si è conclusa nel disinteresse generale la vicenda Unilever. Nell’aprile 2008 l’azienda chiedeva ai sindacati il licenziamento di 190 operai perché era intenzionata a delocalizzare la produzione in Romania. I sindacati, dopo una finta lotta, firmarono i licenziamenti. La stessa RSU firmò il licenziamento dei suoi compagni di lavoro, dimostrando cosi il disprezzo assoluto per i lavoratori che dopo decenni di lavoro venivano espulsi senza colpa alcuna, ma semplicemente perchè il padrone aveva deciso cosi e i suoi lacchè l’avevano assecondato. La vicenda Unilever è stata vergognosa perché ha dimostrato lo strapotere dell’azienda e il servilismo del sindacato!

Alla grande multinazionale il sindacato ha concesso tutto, nonostante buona parte dei lavoratori non fossero favorevoli all’accordo, e la cosa scandalosa stà nel fatto che la RSU ha firmato il licenziamento dei 170 lavoratori sostenendo che non si poteva fare altrimenti!!!! Addirittura alcuni delegati sindacali sono andati a pranzo (pagato dall’azienda) coi dirigenti Unilever a festeggiare il Natale mentre i cassaintegrati faticano ad arrivare a fine mese!

La RSU, eletta dai lavoratori per difendere i loro interessi e per far rispettare i loro diritti, primo fra tutti il diritto al lavoro, ha contribuito al loro licenziamento. Oggi la vicenda si chiude con il licenziamento degli ultimi 23 lavoratori che, nonostante avessero contro di loro tutto e tutti, si sono battuti fino all’ultimo per mantenere il loro posto di lavoro. Il PCL di Casale, unico partito a farlo, ha sostenuto fin da subito i lavoratori organizzando in questi 2 anni le iniziative di lotta, i presidi di piazza, i volantinaggi davanti alla fabbrica e gli interventi in consiglio comunale. Gli altri partiti e le istituzioni sono solo stati capaci di fare tante parole e nessun fatto.

Il PCL non ha mai abbandonato i lavoratori!

A conclusione, facendo un bilancio, cosa ci ha dimostrato la vicenda Unilever?

1 - Che pur di aumentare il profitto, il capitale non si ferma davanti a niente. Dopo avere spremuto i lavoratori per decenni non ha esitato a licenziarli, lasciando centinaia di famiglie senza reddito, fregandosene bellamente dei falsi principi di questa società quali solidarietà, aiuto del prossimo, opportunità per tutti e soprattutto fregandosene dell’articolo 1 della Costituzione che dice che “l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro”.

2 - Che i sindacati, che certamente non sono rivoluzionari, non sono nemmeno riformisti ma bensì asserviti agli interessi del padrone.

3 – Che l’unico modo che gli operai hanno per difendere il posto di lavoro è lottare in prima persona, tutti assieme perché l’interesse di ognuno non è disgiunto da quello collettivo.

4 - Gli interessi degli operai sono sempre opposti a quelli dei padroni e quindi finchè esisterà un sistema capitalista di produzione non c’è futuro per loro e che l’attacco al posto di lavoro e ai diritti va respinto con la lotta e non con la sterile trattativa sindacale.

Quando gli operai uniti hanno fatto le lotte hanno sempre ottenuto quanto volevano, quando si sono affidati alla concertazione hanno perso tutto.

Il nuovo conflitto di classe è appena cominciato e sarà durissimo. L’obiettivo del capitale è di azzerare i diritti, che i lavoratori si sono conquistati con anni di lotte, per aumentare i profitti a danno dei salari

La concertazione e la collaborazione di classe porta solo alla sconfitta della classe operaia.

La lotta dura e lo sciopero generale prolungato sono l’unica strada percorribile per la vittoria dei lavoratori sul capitale!

(tratto da http://www.pcl-lodigiano.it/content/cosa-ci-ha-insegnato-la-vicenda-unilever-di-casale-che-lunica-arma-dei-lavoratori-e-lo-sciop )