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L’esercito israeliano ha aperto il fuoco contro una nave inerme

Publie le lunedì 31 maggio 2010 par Open-Publishing

L’esercito israeliano ha aperto il fuoco contro una nave inerme che voleva portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza da tempo sottoposta a un blocco rigidissimo da parte delle forze militari israeliane.

Sono stati uccisi 19 attivisti pro Palestina.

Dall’operazione Piombo fuso, che ha trasformato Gaza in un inferno a cielo aperto, il governo israeliano utilizza il pretesto della tutela dagli attacchi di razzi palestinesi per impedire l’approdo di qualunque bene di prima necessità alla popolazione di Gaza. Pensano che questo possa servire a piegare la resistenza del popolo palestinese a godere della propria terra.

Nemmeno il materiale medico può sbarcare sul suolo palestinese.
Questa morsa non è che la conferma della politica imperialista del governo israeliano che crede di poter fare ciò che vuole della Palestina: di giorno serbatoio di manodopera a basso costo, di notte tiro al bersaglio per il proprio esercito.

Oggi alle 18.00 in P.za San Babila le forze della sinistra e di solidarietà internazionale hanno convocato un presidio per chiedere fermamente la fine del blocco su Gaza e dell’occupazione militare: il governo Netanyhau ha la piena responsabilità di quanto successo.

I Giovani Comunisti di Milano parteciperanno al presidio e fanno appello a tutti i compagni ad accorrere al presidio per contribuire a questo gesto di solidarietà con il popolo palestinese.