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LA CGIL LICENZIA, IL GIUDICE RIENTEGRA, LA CGIL COME MARCHIONNE

Publie le sabato 29 gennaio 2011 par Open-Publishing

LA CGIL LICENZIA IL LAVORATORE, IL GIUDICE LO REINTEGRA, MA LA CGIL SI COMPORT COME MARCHIONNE

C’È UN GIUDICE a Berlino e ci sono giudici anche al Centro direzionale di Napoli. Il 14 dicembre la sezione lavoro della Corte d’appello (presidente Ugo Vitiello, giudici a latere la relatrice Maria Rosaria Rispoli e Giovanna Guarino) ha depositato il dispositivo della sentenza che “dichiara l’inefficacia del licenziamento” di Ciro Crescentini e “ordina alla Fillea Cgil nazionale (il sindacato degli edili, ndr) di reintegrare Crescentini Ciro nel precedente posto di lavoro occupato o in mansioni equivalenti”. La Corte inoltre “condanna la Fillea al pagamento, in favore dell’appellante, del risarcimento danni pari alla retribuzione mensile maturata dalla data del licenziamento (24 settembre 2007, ndr) alla reintegra, pari a 2.224 euro lordi, nonché al versamento della contribuzione previdenziale per lo stesso periodo” e al pagamento delle spese del doppio grado di giudizio che liquida in 5.700 euro, tremila per il primo e 2.700 per il secondo. Dichiara infine il difetto di legittimazione processuale della Fillea Cgil Napoli .

LA SENTENZA NON E’ STATA ANCORA APPLICATA DALLA FILLEA CGIL.

http://www.iustitia.it/archivio/16_dicembre_10/documenti/apertura.htm

BRUCIANTE SENTENZA PER LA FILLEA CGIL DI NAPOLI