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LA POSIZIONE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA SULL’INTERVENTO MILITARE IN LIBIA
Publie le domenica 20 marzo 2011 par Open-Publishing2 commenti

"Si ripete il dramma della ex jugoslavia. anche li la NATO intervenne con i bombardamenti mica con l’occupazione militare.
Noi fummo contro quei bombardamenti e non per questo sostenevamo Milosevic come oggi non sosteniamo Gheddafi. Il nodo è avere una politica che punta alla pace e perseguirla fino in fondo.
Non mettersi a fare il tifo. Per questo ribadisco che il non aver voluto aprire un tavolo di trattative è un colpevole atto dell’ONU che non ha cercato sul serio una via negoziale sostenuta dalle necessarie sanzioni.
Segnalo che la germania che certo non ha un governo filo libico si è detta contraria ad una azione militare per il semplice fatto che si sa come comincia e purtroppo si può anche prevedere come va a finire." (Paolo Ferrero)
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1. LA POSIZIONE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA SULL’INTERVENTO MILITARE IN LIBIA, 20 marzo 2011, 10:36
Si, certamente la contrarietà ai bombardamenti, per ora solo francesi ma comunque fatti sotto una sia pure incerta e contraddittoria egida Onu, sulla Libia non può non essere condivisibile.
Ma tra Gheddafi ed il pur orrido Milosevic qualche differenza sostanziale c’è.
Milosevic era stato eletto in regolari elezioni e comunque i separatisti Kossovari suoi nemici, di fatto una banda di mafiosi e trafficanti, non erano certo migliori di lui.
Gheddafi, invece, è un dittatore che controlla col tallone di ferro da ben 41 anni il suo paese e si trova a scontrarsi con una rivolta di popolo sacrosanta contro questa sua dittatura.
Ed è anche da ormai molti anni socio d’affari di molti interessi occidentali.
Solo per l’Italia, dalla Fiat all’Unicredit, senza contare il ruolo di "gendarme dei mari" a pagamento in funzione anti-migranti affidatogli da Berluskoni.
Insomma, ferma restando la contrarietà all’attacco aereo in corso, qualche difficoltà oggettiva nello schierarsi in questa vicenda indubbiamente c’è.
E questo spiega la sostanziale assenza di serie mobilitazioni contro questo attacco aereo.
Per cui, non nascondiamoci dietro un dito.
K.
1. LA POSIZIONE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA SULL’INTERVENTO MILITARE IN LIBIA, 20 marzo 2011, 11:24
in effetti la dificoltà è che in casi come questo non si può stare con il tiranno locale né si può supportare l’imperialismo occidentale... ma è difficile anche cavarsela con un "né-né... e stiamo a guardare". Pertanto a tragedia si aggiunge tragedia nell’impotenza comunista internazionale.