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PARTIGIANI DEL TERZO MILLENNIO, 2
DI PIETRO: LO SCANDALO A CORTE
Tra casette in Canadà, con vasche pesciolini e tanti fiori di lillà, tutte le ragazze che passando di là dicevano "che bella la casetta in Canadà", in mezzo a tende beduine, cavallerie di fate Carabine, magie di qua e di là, cucine Scavolini, Pinocchi, nani, cappucci e gembiulini, gerarchi e decaduti con scalette a pioli, Don Abbondi e Bravi, fini dicitrici e famose ballerine, very mimetical viril machoes e battenti insanguinati, James Bond libici, russi e anche italiani, amanti, ammantesse, troie, Caraibi e deposti, pagliacci, cialtroni e comatosi, morti incaprettati, magnaccia, corrotti e corruttori; qui in mezzo a miserie, fame e disperazioni, vomiti fascisti, donne umiliate da altre donne che non sanno d’essere donna, cattolici divorziati e comunicati in concubini, preti, pretesse e pretese, porporati, banchieri di dio, ’ndrine e voti all’estero mercanteggiati, condannati per mafia, truffatori, ignavi e schiavisti, voltafaccioni e culi al posto della faccia…
Nel pieno centro di questi centri che vanno all’estremo nero più cupo, poi vogliono che quel nero sia azzurro, o giallo, bianco e a volte pure incolore… hanno gridato fiducia, tifando il nulla e applaudendo neppure loro sanno cosa, perché sono parte del nulla vuoto che li include, sistemi personali piccoli, scelti con cura dai capi per garanzia di contiguità, maggiordomi e servi adoperati solo per garantire impunità al premier; perché è questo il nodo/lodo che tiene in ostaggio il nostro Paese: un presidente del consiglio che è terrorizzato dai processi che lo attendono [Mediaset, Mediatrade, Mills], sceso in campo politico quasi vent’anni fa per evitare i suoi guai giudiziari e creare un sistema piegato al suo volere. A lui non importava e non importa il come: vuole e semprissimamente vuole lo scudo giudiziario esteso anche ai suoi eletti; e da anni la "politica" italiana non "deve" occuparsi d’altro se non di beghe personali/famigliari/sessuali di questo signore e della sua casta/cricca.
Dapprima una leggina bocciata, poi un DDL incostituzionale, tentativi e forzature fino ad arrivare al Lodo Conforme alla Carta: non può più rischiare di perdere tempo, deve essere approvato subito, in qualsiasi modo, dalla ennesima fiducia fino ad esporre la Nazione a rischi pesanti per la democrazia, ormai quasi interamente perduta. Al regime è di così vitale importanza sottrarre il suo vecchio dirigente alle aule di tribunale da giungere allo scontro istituzionale, creando alleanze pericolose che variano secondo il momento, un micidiale corpo amebico sempre in movimento che mira solo al mero numero di voti sicuri per garantire la maggioranza ai vari "provvedimenti" blindati che devono essere licenziati a suon di fiducia dalle Camere.
Guai a mettersi contro.
Chi ci prova se la deve vedere con campagne di stampa infinite portate avanti senza vergogna alcuna dai giornali di famiglia e da tutto il sistema di informazione in mano al Piccolo, ma pericoloso, Fratello.
Non importa se in un anno abbiamo perso mezzo milione di posti di lavoro, gli stipendi dei dipendenti sono stati mutilati di 5.500 euro in potere d’acquisto, 200.000 precari della scuola si trovano in mezzo alla strada, un giovane su tre non ha lavoro, le pensioni minime non sono cresciute, anzi saranno ulteriormente ridotte a causa dei nuovi calcoli a coefficiente, si potrà lasciare il lavoro sempre più tardi, quasi morti; al premier non interessa se lo Statuto dei Lavoratori venga dismesso, i contratti nazionali metalmeccanici disdettati dai Marchionne vari, corruzione e P2/P3 in contiguità ascendente, voti acquistati dalla Ndrangheta, economia nazionale allo sfascio per mano di questi fasci, Scuola Pubblica dismessa…
Questi per l’esecutivo Berlussoniniano sono problemi risibili, inesistenti: difatti nel suo "programma" a cinque punti, erano quattro, di economia, lavoro, crisi, recessione, povertà… non se ne parla.
Questo governo non sa cosa sia il Paese reale.
E il Paese reale disconosce sempre di più i politici e i loro partiti, si allontana e non capisce più, ovvero capisce talmente tanto che ha realizzato che con questa gente non c’è altro da fare se non starsene lontani, magari in mezzo alla munnezza, a prendersi botte dalle polizie di Maroni e Manganelli: meglio cornuti e razziati che conniventi!
Da mesi vanno avanti con l’appartamento di Montecarlo, le cucine scavolini, gli scandali presunti, ministri della Giustizia approssimativi di Paesi altrettanto ridicoli, Servizi Segreti, dossieraggio, killeraggio, finte frattura [purtroppo al CTO non ci vanno realmente mai!], correnti, porte principali e di servizio, campagne acquisti negate, voltagabbana, Littorio Feltri che deve cedere la direzione del giornale di famiglia a Sallusti a causa delle sanzioni dell’Ordine, Sallusti che adesso attende pure lui il verdetto dello stesso Ordine per aver permesso a Renato Farina Betulla, radiato dall’Albo, di pubblicare articoli.
La china è scesa ancora più in basso: il demente di turno, sempre lo stesso, tra una minaccia di elezioni anticipate [così il capo del governo si prende paura e cede su tutta la linea] e "Sono Porci Questi Romani" è il vero premier, è lui che detta legge.
L’Italia sequestrata da Berlussonini, Berlussonini sequestrato dai celtici-padani-pagani.
E’ talmente grave l’insulto a Roma che viene presentata dal PD una mozione di sfiducia personale contro Ministro Semorente, sarebbe stata appoggiata da IDV, Rutelli, UDC… sicuramente anche da esponenti finiani e del PDL… Ma si sa, questi vecchietti malaticci fanno le battute, e basta che chiedano scusa tutto finisce a tarallucci e vino.
Difatti il PD ha ritirato la mozione. Come dire: questo signore poco signore può tranquillamente continuare a delirare, insultare la bandiera nazionale, dire che si pulisce il culo col tricolore, fare il dito medio all’inno nazionale, minacciare secessione armata, comiziare argomentando sui kalashnikov… tanto poi al limite, se è proprio costretto chiede scusa, e gli idioti cosi gommosi informi ritirano tutto perché è proprio così che loro intendono l’opposizione. E’ un gioco fatto solo di parole, assenze, sonni lunghi e schifo dello schifo.
Ferrero, Rifondazione Comunista, ieri ha provato pure a dirglielo, in un comunicato, che ritirare quella mozione di sfiducia è stato un errore grave, ma tanto non hanno potuto leggerlo e/o vederlo, dormivano già, sicuramente contenti della fiducia falsamente doppia ottenuta dalla maggioranza che non c’è, così pure loro non rischiano le elezioni anticipate e possono organizzarsi meglio per giustificare alla base il prossimo dissanguamento di voti che subiranno inventandosi le più ridicole analisi possibili.
Eppure qualcosa si è mosso.
Di Pietro, alla Camera dei deputati, ha finalmente fatto l’intervento che da decenni nessuno osava, sicuramente il più importante e bello, di verità assolute, senza mezzi termini, paure o tentennamenti che tutti noi aspettavamo.
E’ storico quello che è successo.
In diretta televisiva abbiamo visto e sentito il premier attaccato come si deve, senza esclusione di un solo colpo, gli è stato detto tutto, tanto che il sicumeroso Mandrake d’Arcore ha dovuto rivolgersi per ben due volte al suo nemico per implorare aiuto. Distrutto. Solo ed abbandonato dai suoi in quei momenti.
Sono importanti i fotogrammi di quei momenti: la richiesta di aiuto, le facce dei suoi ministri, prima fra tutte quella di TremoRti… non dimentichiamole perché sono la prova provata che questo signore se ne andrà a casa.
Potremmo già esserci liberati da tempo di questo sistema "politico" ad personam se solo il PD avesse fatto veramente opposizione, continua, senza buonismi interessati, con presenza e attenzione costanti. Invece non lo fa. Agisce tutto al contrario. Stampella consapevole di questo Stato di cose del quale gli italiani sei vergognano sempre di più.
E’ bastato, per fortuna, un Di Pietro per farci vedere il crollo totale anche fisico del Presidente del Consiglio. Il mattino dopo al Senato era irriconoscibile, anche nella voce, colpito e affondato, tanto che alla fine dell’intervento si è addormentato accanto alla Badessa Bondi… che ha dovuto poi svegliarlo, come una moglie devota fa col marito malato.
La forza della Verità, la Parola detta con fermezza, la schiena non china, la certezza di essere nella Ragione, non tacere mai contro le illegalità e i fascismi [anche se sono travestiti d’altro], sono queste le armi della Nuova Resistenza.
L’intervento di Di Pietro ha ridato fiato speranze ai Nuovi Partigiani del terzo millennio.
Sveglia ragazzi!