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La Catena di San Libero 29 agosto 2005 n. 299

Publie le lunedì 29 agosto 2005 par Open-Publishing

di Riccardo Orioles riccardoorioles@sanlibero.it

Informazione 1. "Il ricorrente non e’ gradito al governo americano o
meglio ci ha messo in imbarazzo con i suoi articoli contro le basi
americane in Italia e in particolare la base di Sigonella. Abbiamo
fatto presente questo problema al sindacato".

Siamo in un tribunale della Repubblica Italiana, e proprio in questo
momento l’avvocato del datore di lavoro - la Algese, una ditta di
carico e scarico a Sigonella - sta tirando fuori con gesto teatrale
un fascio di carte dalla cartella. "Ecco, queste sono le copie degli
articoli del Benanti. Chiedo che vengano messe agli atti!".
L’avvocato e l’imputato si guardano allibiti. Veramente non di
imputato si tratta, ma di un lavoratore che ha fatto una normale
vertenza di lavoro per licenziamento ingiustificato: ma siamo vicini
a Sigonella e non sappiamo che leggi vigano da queste parti. Fatto
sta che il giudice allunga la mano, prende gli articoli
"incriminati", e li mette tranquillamente agli atti.

L’imputato e’ il nostro solito Marco Benanti, ricordate? Quello che
somiglia a Michel Moore, che fa inchieste antimafiose, che e’ stato
buttato buori dall’Ansa e dalla corporazione dei giornalisti
siciliani. Infine, per campare, si e’ adattato a fare lo scaricatore
di aerei a Sigonella. Ma gli americani l’anno sgamato: Benanti e’
rosso, ha pubblicato persino foto di manifestazioni pacifiste sul
suo sito. Avvertono il padrone della ditta - che e’ italiano, com’e’
italiana la ditta; un certo Frangipani - e immediatamente il padrone
ha provveduto. Ma c’e’ una giustizia in Italia! E infatti.

Adesso, appena usciti del tribunale - con un bel tricolore che
sventola accanto a una bandiera europea - imputato e avvocato si
separano. "Faremo ricorso!". "Non e’ possibile che in Italia uno
venga licenziato per reato d’opinione!". "Non possono fare cosi’!".

Fa caldo, siete appena tornati dalle vacanze - ve le potete
permettere - e questo Benanti qua sta diventando proprio una
scocciatura. Percio’ non la tireremo in lungo. C’e’ un partito che
dovrebbe difendere i lavoratori - il Ds - e certo i suoi onorevoli
sono gia’ a scrivere un durissima interrogazione parlamentare. C’e’
un partito ribelle all’America e pacifista - Rifondazione, i
no-global - e fra quindici giorni fara’ una terrificante
manifestazione nazionale (centomila persone!) davanti alla base al
grido di "Benanti libero e americani a casa". C’e’ un partito che
ogni cinque minuti invoca la Nazione - Alleanza nazionale - sventola
tricolori e invoca il Craxi di Sigonella: non osiamo pensare cosa
faranno costoro per difendere l’italianita’ dell’Italia nella
persona del Benanti.

Purtroppo e’ estate, e tutte queste belle cose fa troppo caldo per
farle subito ora. E poi le primarie, le liste, il dibattito sui
valori, la questione morale... E chi cazzo ce l’ha il tempo per un
Benanti qualunque, con tutte ’ste cose da fare?

(Il capo del sindacato giornalisti siciliani, Nicastro, non s’e’
potuto occupare di questa storia perche’ e’ stato rapito da un
gruppo di loschi trafficanti, che l’hanno rivenduto come bajadera
all’emiro del Kuwait. Dice che appena ritorna si dara’ da fare.
Cosi’ Fava, Serventi, Giulietti, Ronsisvalle, Del Boca e altri
ancora. Grazie).


Informazione 2. Dal tre ottobre fino alle elezioni, sulle radio del
circuito diessino Area, il segretario dei Ds Fassino verra’
intervistato ogni giorno "sull’attualita’ politica e sui principali
problemi degli italiani". E chi sara’ a intervistarlo? Uno dei
giornalisti piu’ di sinistra che ci siano in Italia, il giovane
Pierluigi Diaco.

Questi ha cominciato la carriera nella Rete, come biografo (a
pagamento) di Pintacuda, finita la Rete si e’ accostato a Curzi e
poi, venuta al governo la destra, a Giuliano Ferrara. Diventato uno
dei piu’ impudici lodatori di Berlusconi, ha avuto una carriera
rapida e senza problemi; pochi mesi fa gli e’ stata offerta la
direzione di Rete4 in tandem con Fede. Adesso che la destra vacilla,
si e’ riscoperto di sinistra ed e’ stato prontamente cooptato ai
massimi livelli.

Va bene. Io non ce l’ho mai avuta con le prostitute, ma con i
clienti delle prostitute. Non mi meraviglio di Diaco: ma Fassino? Mi
ricordo di quando venne a Catania, due anni fa, a far grandi
dichiarazioni d’antimafia e di sostegno all’informazione
antimafiosa: e ora? Non pretendo che debba pensare a Benanti (o a
Ruta, o a Faillaci, o a Gulisano, o a Mirone, o a Passiglia, o a
Fabio D’Urso, o ad Antonio Cimino, o a uno qualunque della ventina
di giovani giornalisti antimafiosi scaricati cinicamente in questi
anni): ma perche’ proprio uno come Diaco? Vatteli a capire ’sti Vip.

(In comune col precedente padrone del giovane "giornalista",
l’onesto Fassino ha un passato di dirigente della federazione
comunista di Torino. Che una volta produceva i Santhia’ e i Diego
Novelli, e ora i Fassino e i Giuliano Ferrara).


Verginita’. Non piu’ obbligatoria per le ragazze dello Swaziland,
dove il re Mswati II l’aveva imposta per legge a tutte le giovani
non sposate, con apposita bandana bianca attestante l’osservanza.
Alla fine, sull’orlo di una sommossa popolare, sua maesta’ (che
possiede tredici mogli) ha dovuto abrogare la legge, e subito tutte
le ragazze del regno sono corse in piazza a bruciare in pubblico le
odiate bandane. Negli Stati Uniti il certificato di verginita’ (non
obbligatorio, ma raccomandato dal governo) consiste invece in un
anello d’argento chiaro, e non e’ stato abolito.


Predicatori. Quello del Christian Network, il popolarissimo Pat
Robertson, ha una ricetta sicura - ispiratagli direttamente da Dio -
per risolvere alcuni problemi della politica estera americana, e
precisamente quelli che sorgono dagli attuali tesi rapporti col
Venezuela. La ricetta consiste semplicemente nell’assassinare il
piu’ presto possibile il presidente di quel Paese, Hugo Chavez. "Se
ne occupi l’intelligence, i servizi segreti - ha proclamato alla
radio il reverendo - Facciamola finita una volta per tutte". Il
Dipartimento di Stato deplora ufficialmente l’idea.


Incontri. Tra Joseph Ratzinger, ex responsabile del Sant’Uffizio, e
Bernard Fellay, attuale responsabile della "fraternita’ sacerdotale
San Pio X", l’organizzazione integralista che da decenni si batte
contro la messa in italiano, il Concilio, il dialogo interreligioso
e tutte le altre novita’ portate da quel rivoluzionario di papa
Giovanni. Il fondatore era stato il vescovo coloniale di Dakar,
monsignor Lefebvre. La setta era stata scomunicata da papa Wojtyla
nell’88 e l’incontro di questi giorni e’ il primo atto
antiwojtyliano del nuovo papa. [t.g., r.o.]


Censura. Il 3 settembre a Pescara si discute di censure e bavagli
durante il convegno "Cyber-Freedom: diritti, liberta’ e repressione
nell’era delle reti", che si svolgera’ a Pescara nella sala
consiliare del Comune. Non sara’ una vetrina per censurati "famosi",
ma un’occasione per parlare di bavagli che non fanno notizia, come
quelli che hanno colpito i siti di movimento, il sito
accadeinsicilia.net o che rischiano di far chiudere "La Voce della
Campania" sotto il peso delle denunce ricevute da alti prelati. Tra
gli ospiti c’e’ anche il direttore della "Catena", che ci spieghera’
come mai nel sistema mediatico italiano c’e’ spazio solo su internet
per chi vuole fare informazione seria al di fuori dei giochi di
bottega. [carlo gubitosa]

Bookmark: http://cyberfreedom.olografix.org


Linux. "Sorgente aperto [per i programmi dei computer] per la
diffusione in formato elettronico di documenti soggetti all’obbligo
di pubblicita’ e per garantire il diritto di accesso mediante
scambio di dati in forma elettronica". E inoltre adozione del
software libero per il trattamento dei dati personali. E’ questo il
disegno di legge portato all’attenzione del Consiglio regionale
piemontese dai comunisti italiani, una delle forze della maggioranza
di cui dispone Mercedes Bresso.
In pratica, se dovesse essere approvato, tutti i dati dei cittadini
piemontesi verrebbero gestiti da computer con GNU/Linux e i
documenti dell’amministrazione destinati al pubblico verranno resi
disponibili in formati che non obbligano ad avere installato uno
specifico programma. Lo stesso disegno di legge punta a far
familiarizzare i cittadini di domani con il software libero: sono
previsti infatti investimenti per 500 mila euro per portare il free
software nelle scuole. [shining]


Bestie. Torino. Dopo una lite con la convivente, prende a calci il
cane di lei - un cucciolo di husky di tre mesi - e poi lo butta giu’
dal quinto piano. Roma. Parte per le vacanze e lascia il gatto solo
a casa: dopo alcuni giorni i carabinieri avvertiti dai vicini hanno
recuperato l’animale, che pero’ era gia’ morto di fame.


Pubblicita’. "MCDONALD’S E’ SEMPRE PIU’ ITALIANA. McDonald’s sembra
essersi inspirata ai colori della bandiera italiana. Il rosso di
squisiti pomodorini ciliegia, il bianco della mozzarella di bufala e
il verde di ben sei diversi tipi di insalata..." (Manzoni
Pubblicita’, dai giornali)


Alessandro wrote:
< Yugoslavia, Afghanistan e Iraq sono stati attaccati. Non avevano
l’atomica. Russia, Israele, Pakistan, e Corea del nord non sono
stati attaccati. Beh, loro l’atomica ce l’hanno. L’Iran sta
cercando di farsela, l’atomica, prima che lo attacchino. Dagli
torto! E’ come biasimare uno che si installa l’antifurto, in un
quartiere di ladri >


Carlo Schenone wrote:
< Ho scoperto da poco che e’ anche possibile consultare l’elenco del
telefono in maniera totalmente gratis (senza neppure dover pagare il
tempo di conessione) usando il numero 7000187187 (ma e’ possibile
anche accedere via ADSL) che da’ accesso solo ai siti Telecom tra
cui http://www.187.it in cui e’ possibile trovare anche la ricerca
dell’elenco del telefono >


Diego wrote:
< Caro R., purtroppo un paio d’anni fa, quando Lula vinse le
elezioni, lessi sulla Catena un tuo pezzo entusiasta. Io ti scrissi
che conveniva andarci piano, essere prudenti, aspettare i fatti; la
tua risposta fu qualcosa del tipo "non puo’ morire la speranza".
Purtroppo, mi trovo nella classica situazione del "te l’avevo
detto", da tifoso Interista (oltre che comunista, pure questa c’ho):
le speranze calcistiche di agosto svaniscono in autunno, quelle
politiche post-vittoria-alle-elezioni svaniscono con la legislatura.
Come dici tu, comunque, "Tutto questo naturalmente con l’Italia non
c’entra niente e se lo mettiamo qui e’ tanto per riempire la
pagina" >


stinkfoot@cheapnet.it wrote:
< Dal Tg2: "Il Fondo Monetario Internazionale rivede al rialzo le
stime di crescita del Pil italiano, da 0,3 per cento a zero per
cento; soddisfazione del ministro dell’economia Siniscalco". E con
questa credo che abbiamo oltrepassato i bastioni di Orione, altro
che Rutger Hauer in Blade Runner... >


linarena@yahoo.it wrote:
< Ho segnalato il caso del Codacons per lamentare che proprio la
giustizia catanese si muove se a denunciare e’ il Codacons mentre se
sono i lavoratori a lamentare maltrattamenti o fenomeni di vero e
proprio CAPORALATO la procura rimane inerte. In passato, dopo che un
lavoratore a nome Sodaro Mario aveva denunciato la falsita’ di una
procedura di mobilita’ con licenziamento finale mirato al fine di
colpirlo, affamarlo e arrecargli danno anche fisico per la malattia
al cuore insorta, un procuratore della Repubblica di Catania a nome
Monaco mi disse che non era il caso di procedere penalmente e che si
poteva agire in sede giudiziaria civile. Infatti il procedimento
venne archiviato e la causa civile promossa. Sono passati circa 6
anni e la sentenza si avra’ forse alla fine di quest’anno. Nelle
more i lavoratori attendono con il berretto in mano. E’ stata fatta
anche un’interrogazione parlamentare ma tutto e’ caduto nel
silenzio. Debbo ribadire che nel corso della mia attivita’ ho avuto
modo di sentire come teste un sindacalista della UIL a nome
Salvatore Scandurra e sono rimasta sconvolta per l’onesta’ e la
correttezza che ho riscontrato in questo individuo. Credo che sia il
solo sindacalista che in questa vicenda che ha visto coinvolti ben 4
lavoratori dell’Aias di Catania (oggi Csr) abbia avuto il coraggio
di riferire i fatti che aveva avuto modo di constatare durante la
sua partecipazione alla falsa procedura di mobilita’. Le procure,
anche quelle catanesi, sono sensibili alla qualita’ del denunciante.
Nel caso del Codacons hanno smosso le acque del pantano. In altri
casi, hanno lasciato i lavoratori nel pantano. >


fra.sche@tiscali.it wrote:

< "Fassino preferisce sostenere gl’interessi dei lavoratori
dipendenti, o quelli delle banche?".
Ma c’e’ anche da capire se, come e quando gli interessi delle banche
o delle fabbriche sono e possono essere convergenti con quelli dei
lavoratori dipendenti, considerato anche che quasi tutti i
lavoratori dipendenti utilizzano le banche come anche i prodotti
delle fabbriche e del lavoro in banca o in fabbrica ci campano.
Questo concetto non l’ho maturato dopo la morte di Berlinguer o dopo
la caduta del muro di Berlino ma nel lontano 1975 ad un corso di
formazione sindacale e dalla bocca nientepocodimeno che di Sergio
Garavini. Con cio’ non intendo difendere Fassino e la politica dei
Ds (ma hanno un qualcosa che somiglia ad una politica?!) ma una mia
idea secondo cui la lotta di classe non e’ lotta di trincea - noi di
qua e loro di la’ - ma e’ piu’ articolata e complessa e se non lo si
capisce credo sia difficile interrompere lo scivolamento verso il
baratro >


Massimiliano wrote:
< La mail che il capitano Ultimo ha inviato alla mailing list
omonima:
"Un saluto a tutti i vecchi amici del gruppo ed i nuovi che vedo
numerosi e attivi. Ben fatto Filo, questo piccolo spazio di lotta e’
un cielo di liberta’ e di speranza. Oggi come ieri il senso della
nostra lotta e’ stato ed e’ legato alla voglia ed alla capacita’ di
ribellarsi. Ribellarsi alla propria ambizione che ci tiene vicini ai
privilegi piccoli o grandi, ribellarsi all’egoismo che ci lega alle
cose, ai ruoli conquistati, alla posizione acquisita e ci allontana
dall’azione. Ribellarsi alla mafia che uccide, alla mafia che scrive
nei giornali, alla mafia che si mette la toga. Nel nome della
poverta’ oggi portiamo avanti una lotta antica fatta di piccole
cose, e come sempre ci riconosceremo nella semplicita’. ultimo" >


diego.cozzi@lcw.it wrote:
< Qua e la’ tra le notizie inutili dei quotidiani purtroppo ne
spunta anche qualcuna che ricorda che in questi cade l’anniversario
della strage di Beslan. Ho solo 31 anni ma credo che quella sia la
piu’ sconvolgente tragedia che il mondo abbia vissuto in questi 31
anni; non e’ una questione di numeri, e’ una questione di umanita’,
di senso della vita, di rispetto per i propri cuccioli che solo una
specie al mondo non ha. Io propongo, e scrivo a Lei come ad altri
giornalisti che hanno sicuramente piu’ visibilita’ del sottoscritto,
di organizzare qualche forma di commemorazione, semplice, ma
sentita. In tutta Italia si sono fatti i minuti di silenzio per vari
motivi (purtroppo) negli ultimi anni: se si sono fatti per la morte
di un anziano Papa (senza cinismo, ma alla sua eta’ la morte era
preventivabile e comunque e’ stata naturale), credo che tutti noi si
debba riflettere almeno qualche minuto su quella devastante e
sconvolgente tragedia che e’ avvenuta a Beslan un anno fa. E’ una
delle poche vicende per la quale, nonostante la sensibilita’ ormai
asfaltata dalle brutture del mondo, quando ne leggo, mi si riempiono
gli occhi di lacrime >


andrebreton@amourfou.fr wrote:

< La revolte, et la revolte seule,
est creatrice de lumiere et cette lumiere
ne peut emprunter que trois voies:
la poesie, la liberte’ et l’amour >


AntonellaConsoli wrote:

< Sono Gaspare Contento
e non faccio mai spavento
neanche a un nido di gattini
che si arruffano ai vicini.

Non ho mai un buon motivo
per cui rido e son giulivo
ma m’annoia la tristezza
sembro un orso in una tazza.

Poi da quando il mio vicino
suona al gatto il suo violino
sento un dolce miagolare
come un vento sopra il mare.

Ecco Gaspare Contento
senza peli sopra il mento
e se bussa alla tua porta
ogni lacrima si porta. >


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