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La censura a orologeria RAI vs Santoro (o viceversa?): qui prodest?
Publie le mercoledì 13 ottobre 2010 par Open-Publishing7 commenti
Bella mossa... dopo il 18, eh?
Così domani la puntata si fa e ci si sbrodolerà sulla censura Masi vs Santoro... in parole povere parliamo d’altro.
Innanzitutto quello che era da censurare a Santoro era il messaggio che si celava, poco velatamente, dietro la metafora dei bicchieri: una RAI, quindi informazione pubblica, al cappio della pubblicità e del mercato, teoria che fa il paio con le esternazioni finiane sulla sua privatizzazione, di piduista proposta.
Alla faccia del Fini che si stacca da Berlusconi!
Il vaffa serviva anche a sdoganare la discesa in campo del principe del vaffa ultra qualunquista Grillo, noto collaboratore di Travaglio, praticamente ne viene fuori un TRIO di nuovo conio.
Ora il Santoro, che ha sempre preferito la TV del dolore a quella delle reali condizioni dei lavoratori in questo paese, si sarebbe trovato domani a dover parlare forzatamente della manifestazione promossa per il 16 dalla FIOM sui diritti costituzionali del lavoro, sui salari, sulla condizione dei subalterni tutti in questo paese, aggiungendo così un altro lenzuolo offuscatore su quello che per tutti è considerato l’appuntamento chiave dei lavoratori... non a caso sono un po’ di giorni che non si parla di Marchionne, si santifica la Marcegaglia, si urla al ritorno agli anni di piombo per due uova marce alle sedi dei sindacati che stanno per concludere il collegato, l’anticostituzionalità per eccellenza.
I pochi secondi che concesse all’operaio incazzatisssimo di Castellammare servirono più a Grillo il giorno dopo, ne fece un’icona inconsueta del suo messaggio, visto che né Travaglio né Grillo, che considera la lotta di classe esaurita storicamente e sputa sui sindacati senza se e senza ma, hanno mai avuto a cuore le condizioni della classe operaia... loro sono avanti, vanno oltre.
Saluti comunisti... Francisco.
Messaggi
1. La censura a orologeria RAI vs Santoro (o viceversa?): qui prodest?, 13 ottobre 2010, 15:06
Condivido totalmente l’analisi. Tutto serve (compreso Santoro) ad allontanare da quelli che sono i nostri reali problemi. Bell’articolo!
2. La censura a orologeria RAI vs Santoro (o viceversa?): qui prodest?, 14 ottobre 2010, 12:51
A me non me ne frega niente di Masi, Santoro, Minzolini etc. !! Io la Rai non la guardo e non voglio più essere costretto a pagare il canone !!
La mettano sul digitale terrestre criptata : chi la vuol vedere, paga il canone, gli mandano la sua bella tesserina e se la guarda !!
MaxVinella
1. La censura a orologeria RAI vs Santoro (o viceversa?): qui prodest?, 14 ottobre 2010, 13:30, di Francisco
MaxVinella, a te invece deve fregare eccome un servizio pubblico a disposizione della comunità senza l’obolo del criptato.
Parliamoci chiaro, quest’abbattimento della concezione del PUBBLICO è la madre del fasciqualunquismo filocapitalista che sta creando metastasi di disinformazione.
Guardati tu la TV criptata, le partite e i filmetti yankee e l’informazione alla Sky-Rai-Mediaset... io PRETENDO uno strumento dovo posso scegliere a prescindere, farmi la opinione e trarne le dovute conseguenze.
E se avessi un po’ di sale in zucca dovresti fare altrettanto... evidentemente i tuoi interessi mirano altrove, e non è detto che debbano scavalcare il diritto inalienabile a una informazione pluralista.
Il canone dovrebbe essere abolito visto che già si paga abbondantemente con "prelievi" spalmati tra utenti e potere che pilota l’informazione, ma questo è un altro discorso.
Non funziona più questo subdolo meccanismo del PRIVATO è BELLO, ok?
Saluti comunisti.
G.Sodano
2. La censura a orologeria RAI vs Santoro (o viceversa?): qui prodest?, 14 ottobre 2010, 15:16
Forse mi sono spiegato male !!
A me non interessa "questa Rai", una Rai che non è più un servizio pubblico, ma un semplice terreno di lotta tra contrapposte fazioni politiche, alle quali non gliene frega niente di garantire un’informazione corretta e che utilizzano lo schermo Tv solo per mandarsi messaggi mafiosi e deformare i fatti a loro uso e consumo !!
E’ chiaro che anche Santoro recita all’interno di questo copione , ma è una delle poche voci che ancora hanno il coraggio e la forza di opporsi allo strapotere mediatico Berluskoniano, potere che poteva essere facilmente contenuto con una sana legge sul conflitto d’interesse!!
Bisognerebbe però anche chiedersi come mai Prodi e Dalema quand’erano al governo si "dimenticarono" di farla !!
MaxVinella
3. La censura a orologeria RAI vs Santoro (o viceversa?): qui prodest?, 14 ottobre 2010, 16:25
ci si legga (o ri-legga) La società dello spettacolo... dopodiché la questione pubblico (in mano ai partiti al servizio dei potentati economici) vs. privato (in mano ai potentati econmici che guidano i partiti) pare del tutto superata... altro che filmetti americani vs. minzolini’s news
4. La censura a orologeria RAI vs Santoro (o viceversa?): qui prodest?, 14 ottobre 2010, 16:39, di Francisco
Vinella, tu vieni da un altro pianeta o sei troppo giovane.
Pur schifando la sinistra pidina ti voglio ricordare che chiunque avesse provato a mettere mano sul conflitto d’interessi ne avrebbe ricavato una guerra civile.
Quest’idea che un personaggio come Berlusconi potesse accentrare a sé tutto questo potere è veramente infantile, se non fuorviante, il sistema che lo ha creato e tiene in piedi varca per enormità capitali e confini dei quali tu non hai evidentemente idea.
A te deve interessare una RAI, o chiamala come vuoi, che sia un servizio effettivamente pubblico, come lo devono essere i servizi e le strutture necessarie in una società più equa.
Se ciascuna fazione avesse veramente libertà di lottare per sé in uno spazio pubblicamente riconosciuto sarebbe più vantaggioso per tutti, così invece si nega la rappresentanza di un largo spaccato della società nell’informazione.
Santoro non racconta niente di nuovo, come Iacona e Gabanelli, sappiamo già tutto, quello che non raccontano è come venirne fuori.
Costoro sono contigui al berlusconismo pur essendo avversari di Berlusconi.
Ma se ti giri intorno lo trovi ben scritto come si potrebbe venirne fuori... chissà perché in TV, nonostante questi "eroi", non se ne parla.
Questo per dirti che c’eravamo capiti, abbiano solo visioni e aspirazioni diverse.
Saluti comunisti.
5. La censura a orologeria RAI vs Santoro (o viceversa?): qui prodest?, 15 ottobre 2010, 01:11, di Francisco
Da ieri a ogi cos’è cambiato?
Nulla.
Bravo Santoro… lavoratori/lavoratrici disperati disposti a qualsiasi sacrificio pur di avere un tozzo di pane, un Marcegaglia (poverina) sotto ricatto virtuale dei suoi soci… ne facciamo un santino va, e che non potrà fare altre che ringraziare la RAI e Santoro e Travaglio e Bersani e Epifani che silenziano un sindacalista FIOM che surclassa tutti in argomenti e ragioni e onestà intellettuale e smentisce un sindacalista confederato che lasciava una lunga bava di servilismo al padronato… sabato c’è la FIOM in piazza, non chiede elemosine, non chiede pietà ma pretende DIRITTI, che tutto il teatrino di Santoro da sempre cerca di far passare per privilegi, ma l’oscuramento dell’evento continua, ci sono i bicchieri della RAI sotto il ricatto dei soldi degli inserzionisti da preservare.
Chicca superlativa l’operaia OMSA che dimentica di dire che la OMSA è un’azienda in ATTIVO, e che si fa sfilare la macchina sulla quale versa sudore da anni senza avere neanche idea di cosa sia la proprietà dei mezzi di produzione, altrimenti quella macchina non sarebbe mai uscita da lì… ma lei non c’entra ovvio, troppo disperata e occupata a tirare avanti un vita di subalternità infinita.
Santoro, uno così se non ci fosse bisognerebbe inventarlo, ma niente paura, il sistema ne ha pronti a plotoni alla bisogna.
Vauro, che cacchio ci fai lì in mezzo?
Saluti comunisti.