Home > La contraddizione di fondo del 15 Ottobre
La contraddizione di fondo del 15 Ottobre
par K.
Publie le giovedì 20 ottobre 2011 par K. - Open-Publishing1 commento
Se c’era una cosa nuova nella preparazione del 15 Ottobre … era il fatto che si era superato il livello asfittico dell’antiberlusconismo, che giustamente si era indicato nella Bce, nell’imbroglio del debito pubblico, nell’euro e nell’Europa dei banchieri il nemico vero e principale.
In questo l’accampata a Roma davanti a Bankitalia e l’assalto a colpi di immondizia a Milano contro Goldman Sachs erano state intuizioni geniali della settimana precedente.
Certo che l’azione dei “neri” sabato scorso, pur prendendosela principalmente con le banche, era un qualcosa di staccato dal livello di consapevolezza del movimento, su questo non c’è dubbio …. non siamo ai livelli di consapevolezza ed anche di disperazione sociale dei greci, anche se ci si stiamo avvicinando …. gli scontri di S.Giovanni però sono stata un’altra cosa rispetto all’azione precedente dei “neri”, una reazione di massa ai caroselli dei blindati …. anche se senza dubbio i “neri” ne sono stata la componente più agguerrita ed organizzata, le almeno 2 ore di scontri a S.Giovanni sono stata un’azione di massa, corale, condivisa anche da chi non partecipava direttamente …
Ma il problema di fondo – che innegabilmente un certo avventurismo/avanguardismo dei “neri” ha fatto uscire fuori ma che già era presente – è che una massa enorme dei manifestanti, anche facendo la tara dei “sinistri del centrosinistra” di Sel, IdV e Rifondazione e del loro ceto politicante, stava invece lì principalmente per protestare contro Berlusconi, in una logica alla “Fatto Quotidiano” secondo la quale, pur di cacciare Berlusconi, si può accettare qualunque cosa, anche un governo direttamente della Bce ….. magari diretto da Monti …..
Ed è questa la contraddizione che sta scoppiando oggi e che indubbiamente i promotori della manifestazione del 15 avevano sottovalutato ….
Molti, troppi, pensano che l’esito drammatico della manifestazione abbia rafforzato Berlusconi, questo in una logica tutta elettoralistica anche se non rivendicata apertamente come tale, ed anche se molti di questi non hanno la minima fiducia nè nel Pd nè nei citati “sinistri del centrosinistra”, purtroppo sono lo stesso pervasi da una logica elettoralistica e dall’ossessione di Berlusconi …. è una cosa che si è sedimentata negli anni ….
Io francamente, anche se non sono nè anarchico-insurrezionalista nè tantomeno “nero”, non credo in questo rafforzamento di Berlusconi … anzi, fatta la tara dell’indecenza forcaiola dei media anche di cosiddetta “sinistra”, tra la gente comune sento commenti non dico positivi ma nemmeno troppo criminalizzanti … tipo “far casino in piazza è giusto ma bisognava andare contro i palazzi del potere” …. e cose simili …. certo cose più facili a dirsi che a farsi, per superare sabato lo sbarramento di polizia ai Fori Imperiali ci sarebbe voluto un esercito armato di tutto, sarebbero state necessarie anche le ruspe …. ma certo non sento commenti favorevoli al governo, nemmeno tra gli ex votanti del centrodestra e nemmeno tra quelli pervasi da fanatismo religioso che si è cercato di aizzare, dando enorme spazio mediatico alla vicenda ignobile ma anche del tutto secondaria della madonnina frantumata ….
Però è innegabile che molti, troppi, dei manifestanti di sabato erano più influenzati dalle posizioni giustizialiste e legalitarie di tipo travagliesco e genericamente antiberlusconiano che non dalla lotta al precariato, alla Bce, alla finanza internazionale ….
I “neri”, non so quanto coscienti di questo, hanno fatto uscire con forza questa isterica ed impolitica contraddizione di fondo … ma la contraddizione c’era anche prima e presto sarebbe esplosa comunque …..
20 Ottobre
K.
Messaggi
1. La contraddizione di fondo del 15 Ottobre, 20 ottobre 2011, 10:19, di Mirko
guarda K io penso che sabato i travaglini & co. c’erano ma non sono sicuo quanti fossero. Sicuramente ad esempio quelli del Valle erano li sperando in una candidatura in Sel alle prossime elezioni, in fin dei conti però non erano una componente così corposa del corteo.
Resta tutto da vedere l’orientamento dei gruppi studenteschi, in particolare più giovani. Ti assicuro però che non c’era tutto questo bipolarismo antiberlusconiano (proprio come impostanzione mentale e non in senso elettorale). Da napoli ad esempio si cantava in senso ironico: tifa Cavani, odia Bersani. Purtroppo però i più giovani non hanno possibilità di formarsi culturalmente a meno che non vi siano genitori a loro volta ben formati dietro. Tv e mass media in genere danno un’unica visione mentre internet anche se libera sulla carta, riesce comunque (tramite motori di ricerca o sponsorizzazioni in vario modo) a influenzare i click. Rsta comunque il fatto che il corteo fosse (per quanto ho avuto modo di vedere io) in grandissima parte basato su una piattaforma anticapitalista. Il corteo però non è l’Italia nè il nostro popolo tutto.
Per quanto riguarda la posizione di rifondazione (di cui sono un neo-iscritto) io spero ancora di creare un polo alternativo. La posizione ufficiale resta cmq contro la BCE e per un alleanza solo elettorale con il centrosinistra ma non di governo (un patto di desistenza). Il discorso sarebbe molto più lungo e concerne la percezione che i ceti popolari hanno del PD e di Sel, la necessità di una pur minima visibilità e di un radicamento territoriale.
Se però fra la popolazione c’è cmq questa struttura mentale bipolare, non comprendendo che Pd= Bce e che il problema è la BCE (solo in minima e marginale parte Berlusconi) la colpa è anche nostra, di tutti noi. Per queso chiedo una unità di azione. Lo dico da comunista.