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La crisi la paghino padroni e banchieri

Publie le giovedì 6 maggio 2010 par Open-Publishing

5 MAGGIO: SOLIDARIETA’ E PIENO SOSTEGNO ALLO SCIOPERO GENERALE DEI LAVORATORI IN GRECIA
36 partiti e organizzazioni della Sinistra Anticapitalista Europea hanno sottoscritto una Dichiarazione comune sulla crisi in Europa e di solidarietà con i lavoratori greci.
Il testo integrale della Dichiarazione comune si può vedere su www.sinistracritica.org

La crisi economica globale continua. Enormi quantità di denaro sono state iniettate nel sistema finanziario (14.000 miliardi di dollari per le misure di sostegno negli Stati Uniti, Gran Bretagna e nella zona euro, 1.400 miliardi di prestiti bancari in Cina lo scorso anno). Ma la crescita resta molto lenta nelle economie avanzate, mentre la disoccupazione continua ad aumentare. Si teme che una nuova bolla finanziaria, questa volta incentrata sulla Cina, abbia iniziato a crescere. La natura prolungata della crisi, che è la peggiore dalla Grande Depressione (1929), dimostra che essa è radicata nella natura stessa del capitalismo come sistema.
Dopo una dura ondata di tagli occupazionali, in Europa al centro della crisi è ormai il settore pubblico e il sistema di welfare. Gli stessi mercati finanziari che sono stati salvati dai piani di salvataggio sono ora sul piede di guerra contro il crescente debito pubblico, che tali piani hanno guidato. Hanno chiesto massicci tagli della spesa pubblica. E’ un tentativo chiaramente di classe per far pagare i costi della crisi non a coloro che l’hanno scatenata, in particolare le banche, ma ai lavoratori e alle lavoratrici.
La Grecia è attualmente al centro della tempesta. Sotto la pressione dei mercati finanziari, della Commissione Europea e del governo tedesco, il governo “socialista” di Georgios Papandreou ha annunciato enormi tagli di bilancio. Fortunatamente, la Grecia ha una ricca storia di resistenze sociali dagli anni ’70 in poi. Dopo la rivolta dei giovani, nel dicembre 2008, il movimento operaio greco ha risposto al pacchetto di tagli del governo con una ondata di scioperi e manifestazioni. I lavoratori greci hanno bisogno della solidarietà degli anticapitalisti, dei sindacalisti, dei rivoluzionari di tutti i paesi. La Grecia è solo il primo paese europeo a essere bocciato dai mercati finanziari, ma la lista dei potenziali obiettivi include molti altri, a partire da Spagna e Portogallo. Una vittoria dei lavoratori greci rafforzerebbe la resistenza sociale in tutti i paesi.
C’è bisogno di un programma di misure in grado di far uscire l’economia dalla crisi, sulla base di priorità accordate alle esigenze sociali. Dobbiamo lottare per una risposta anti-capitalista: la nostra vita, la nostra salute, i nostri posti di lavoro valgono più dei loro profitti.
● Tutti i tagli nei bilanci pubblici devono essere bloccati: no a “riforme” dei sistemi pensionistici; la sanità e l’istruzione non sono in vendita; ● Un diritto garantito al lavoro e un programma di investimenti pubblici in posti di lavoro ecologici: trasporti pubblici, industrie di energia rinnovabile, adeguamento di edifici pubblici e privati per ridurre le emissioni di biossido di carbonio; ● Per un sistema bancario e finanziario nazionalizzato e sotto il controllo pubblico! ● Gli immigrati e i rifugiati non devono essere i capri espiatori della crisi: permesso di soggiorno per tutti! ● No alle spese militari: ritiro delle truppe occidentali dall’Iraq e dall’Afghanistan, massicce riduzioni delle spese militari, e scioglimento della NATO.

Grecia: Aristeri Anasynthesi, Aristeri Antikapitalistiki Syspirosi, Organosi Kommuniston Diethniston Elladas-Spartakos, Sosialistiko Ergatiko Komma, Synaspismos Rizospastikis Aristeras (Syriza);
Portogallo: Bloco de Esquerda; Austria: Linkswende; Belgio: Ligue Communiste Révolutionnaire - Socialistische arbeiderspartij; Cipro: Ergatiki Dimokratia, Yeni Kibris Partisi; Croazia: Radnička borba; Francia: Nouveau Parti Anticapitaliste; Germania: Internationale Sozialistische Linke, Marx21, Revolutionär Sozialistischen Bund; Gran Bretagna: Socialist Resistance, Socialist Workers Party; Irlanda: People Before Profit Alliance, Socialist Workers Party; Italia: Sinistra Critica; Olanda: Internationale Socialisten, Grenzeloos; Polonia: Polska Partia Pracy, Pracownicza Demokracja; Repubblica Ceca: Socialistická Solidarita; Russia: Vpered; Serbia: marks21; Spagna: En lucha/En lluita, Izquierda Anticapitalista, Partido Obrero Revolucionario; Svezia: Socialistiska Partiet; Svizzera: Gauche anticapitaliste, Mouvement pour le socialisme/Bewegung für Sozialismus, solidaritéS; Turchia: Devrimci Sosyalist İşçi Partisi, Özgürlük ve Dayanışma Partisi.

Sinistra Critica – Genova