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La legge svedese punisce i clienti delle prostitute

Publie le venerdì 12 marzo 2010 par Open-Publishing
17 commenti

Dieci anni fa la Svezia ha fatto una legge che punisce i clienti delle prostitute, considerandole come vittime, l’opposto di quel che avviene in Italia dove invece si penalizzano le donne, salvando i clienti. Per la Svezia la prostituzione è una forma di violenza dell’uomo sulla donna.

In Svezia il femminismo è molto forte ed ha saputo influenzare opinione pubblica e partiti, mentre in Italia ci chiediamo dove sia finito. Qui abbiamo sollecitazioni vergognose che partono dallo stesso potere e dai media e spingono le donne e anche le giovanissime alla prostituzione, indicandola come via per il successo anche politico. Inutile dire quanto ha pesato su questa spinta al bordello la spregiudicata vita di B, il suo harem, le sue scelte per una tv sempre più indecente e volgare, con la mercificazione in tutti i sensi di uomini e donne.

Nel parlamento svedese le donne sono i 45%, in quello italiano il 17%, siamo ultimi in Europa.

Gli svedesi hanno studiato le storie delle prostitute, trovando sempre abusi familiari infantili, stupri da amici di famiglia o compagni di scuola, condizioni di disagio estremo e emarginazione sociale. Sono rarissime le scelte libere di vita.
Così hanno deciso di punire ‘penalmente’ chi compra il sesso, considerando le donne vittime da aiutare.

Ovviamente i conservatori si sono opposti e anche molti giudici e poliziotti.
Poi sono arrivate le schiave africane, asiatiche e dell’Est e anche i più conservatori hanno dovuto comprendere che il cliente era l’ultimo anello di feroci catene di soprusi, la pedina più facile da identificare di un commercio intollerabile.
Ora si cerca di allargare la legge all’Europa.

Bilancio: dopo 10 anni le prostitute in Svezia sono scese da 3000 a 1000, ed è scomparsa la prostituzione in strada. Sono stati denunciati 18.000 clienti, di cui 9.000 con 6 mesi di carcere e gli altri una multa pari a 50 giorni di stipendio.
Chi è stato scoperto sul fatto o per strada o in alberghi o case è svergognato pubblicamente, chiamato a testimoniare contro chi sfrutta il sesso, considerato parte di una rete criminale. La legge ha da tempo il consenso del 75% della popolazione.

Gli uomini del racket ora evitano di portare donne in Svezia e preferiscono paesi come l’Italia, l’Olanda o la Germania, dove è stato scoperto un bordello con 100 ragazze schiave marchiate a fuoco come animali.

In Svezia le ragazze salvate sono aiutate in molti modi. Tutti gli 11 paesi del Baltico hanno leggi simili. Norvegia e Finlandia addirittura perseguono penalmente un loro cittadino che compra sesso all’estero. Persino la Danimarca, detta “il bordello del Baltico” ha cominciato a cambiare e in Inghilterra, Germania e Olanda si comincia a cambiare idea. L’Economist ha detto chiaramente che metà delle famose donne in vetrina ad Amsterdam non sono lì per libera scelta.

E In Italia? In Italia abbiamo questa buffonata di una Carfagna, diventata ministro non si sa per quali meriti, che sbandiera un disegno di legge contro il mercato del sesso, poi non ne fa niente e comunque parla solo di punire la prostituzione in luoghi pubblici, il che vuol dire relegarla a case chiuse, così che sarebbe molto più difficile individuarla. E di colpo tutto si è spento. Visto che cliente primo da punire sarebbe un certo Cavaliere.

Del resto dopo i bordelli di Villa Certosa e Palazzo Grazioli una legge simile e fatta da un Ministro simile sarebbe solo una baldraccata. Il povero B avrebbe solo qualche processo in più da cui doversi difendere con mezzi impropri.

Masada 1105. Governo bagascio

http://masadaweb.org

Messaggi

  • Se possibile per favore vorrei la fonte di :

    "dopo 10 anni le prostitute in Svezia sono scese da 3000 a 1000, ed è scomparsa la prostituzione in strada. Sono stati denunciati 18.000 clienti, di cui 9.000 con 6 mesi di carcere e gli altri una multa pari a 50 giorni di stipendio"

    e anche di:

    "La legge ha da tempo il consenso del 75% della popolazione"

    e poi di:

    "Germania, dove è stato scoperto un bordello con 100 ragazze schiave marchiate a fuoco come animali"

    infine di:

    "la Danimarca, detta “il bordello del Baltico” ha cominciato a cambiare e in Inghilterra, Germania e Olanda si comincia a cambiare idea"

    Altre informazioni reperibili in rete e la mia esperienza sul campo in tutte le nazioni citate mi hanno dato una visione dell’attività di prestazione di servizi sessuali remunerati tra persone maggiorenni consenzienti molto diversa, ma potrei essermi perso qualcosa

    grazie

    • Per trovare sul web un qualunque articolo basta aprire un motore di ricerca, per es. google o virglio, e digitare le parole essenziali, per esempio: legge sulle prostitute svezia, e si hanno gli articoli relativi.

      Qui per es.

      http://www.corriere.it/esteri
      /08_giugno_21/ponte_prostituzione_4b555f16-3f8f-11dd-aa0d-00144f02aabc.shtml

      http://www.ingenere.it/articoli/punire-il-cliente-la-strada-svedese

      Altri dati sono stati trovati nello stesso modo.

      Le pagine trovate sono sempre moltissime, e si scelgono in genere articoli apparsi su giornali scartando i blog privati che possono essere meno esatti

      BUONA RICERCA : - )

      viviana

    • Comunque in Svezia puniscono duramente tutto, se ti fai le canne se bevi se paghi una donna. Per molti svedesi è l’inferno, almeno per quelli che passano il Ponte, e sono tanti, migliaia, centinaia di migliaia, con la polizia che li guarda, e poi vedi i sorrisi quando arrivano in Danimarca, e sai cosa vedi negli occhi?. Vedi la libertà.
      A Stoccolma puoi vedere di giovedì pomeriggio le code di persone che si comperano le casse di alcolici perchè poi fino a Lunedì è tutto chiuso, l’alcol non si vende più. Poi li ritrovi tutti, centinaia per le strada ubriachi donne uomini ragazzini coppie di anziani che potrebbero essere i miei zii, barcollanti. E i giovani, che bevono appena possono, bevono sempre, si organizzano per bere, fanno del bere assieme ragione di branco, di voglia di rivolta. Alcolica. E la polizia che li insegue, li ferma, li porta via o li sposta, tanto cosa serve. Un popolo distrutto dal proibizionismo. Una minoranza, è ovvio.Non è una dittatura. E’ solo un incubo. E il bello è che te la spiegano, la repressione, le Autorità Svedesi, le algide Autorità dell’eguaglianza. In Danimarca, dove si trinca e si tira tardi in compagnia, hanno la precisa percezione che gli svedesi sono gente sfortunata, e che in qualche modo ciascuno si sceglie il suo destino.
      In Svezia la forza pubblica è guardiana della moralità. Tutte le informazioni sulla prostituzione hanno come fonte unica la polizia, oramai da anni. Da qualche anno tutta la questione della sessualità a pagamento è in mano alla legge. Bisogna farsene una ragione. C’è pure lo studio sulle donne disadattate, c’è la polizia che ti fa l’etica e la morale e la multona, così capisci, così ti passa, così ti pieghi. Come in Italia. Come voleva fare la Carfagna.

      Articolo 1 licenziato dal Consiglio dei Ministri nel Settemnbre 2008, e ora fermo in Commissione al Senato:

      "Chiunque esercita la prostituzione ovvero invita ad avvalersene in luogo pubblico o aperto al pubblico e’ punito con l’arresto da cinque a quindici giorni e con l’ammenda da duecento a tremila euro.
      Alla medesima pena prevista al secondo comma soggiace chiunque in luogo pubblico o aperto al pubblico si avvale delle prestazioni sessuali di soggetti che esercitano la prostituzione o le contratta".

      Vuol dire dappertutto, non solo per le strade come tutti credono o fanno finta di credere.

      E se non ti piace scappa.
      Via, in esilio.
      Scappano gli svedesi in Danimarca, le ragazze svedesi che vogliono lavorare in Germania, le ragazze italiane in Svizzera, gli italiani ovunque si può.

      Bella, la repressione, da gusto a chi la fa, meno a chi se la subisce

      Tutti a cercare un poco di libertà.

      Fuor di polemica, per carità, ma le fonti indicate spiegano poco. Oltre alle fonti di polizia svedese, che omettono però di dire che la maggior parte delle denunce cade nel nulla e che i processi arrivati a giudizio si contano su una mano e le condanne effettive non sono più di un paio, resta oscura questa storia delle ragazze marchiate in Germania della quale continuo, forse per mia pecca, a non trovare conferma.
      Il resto mi paiono opinioni o speranze, mi si perdoni, un poco fuori dalla realtà. Prova ne sia che dagli stessi siti richiamati nella risposta di sarebbe potuto fare riferimento a questo:

      http://www.ingenere.it/articoli/il-tappeto-svedese-sulla-prostituzione

      e sarebbe tutt’altra musica.

      L’esperienza tedesca che ha dato dignità rispetto e, perchè no, anche ricchezza a tante donne, mi sembra trascurata e gurdata quasi con odio, la legalizzazione di quasi 500.000 lavoratrici del sesso ( disadattate e con problemi familari tutte, perbacco, lo dice lo studio svedese) non mi pare una cosa di poco conto. Non dico di mandare qualcuno in un bordello tedesco per vedere come funziona veramente, non si chiede tanto,però dipingerlo senza di sicuro esserci mai entrati come l’antro di Lucifero con le donne marchiate mi pare esagerato....A Berlino esistono più di 400 sex club, nessuno si strappa le vesti, in Svizzera si lamentano semmai del via vai dei soliti italiani in fuga da tutto, in Austria basta fare 100 metri oltre il confine.... In Olanda, poi, si possono fare anche i bordelli S.P.A. ma nessuno lo dice. Starebbero invece, ripensandoci....mah...

      Ecco invece un DDL interessante che meritebbe approfondimento e risolverebbe molte cose. Non ho mai votato radicale o pd in vita mia, sempre e solo rifondazione, davvero, ma questa mi sembra una buona base di partenza:

      Senatrice Donatella Poretti
      Senatore Marco Perduca
      Partito Democratico
      Giugno 2009

      DISEGNO DI LEGGE
      Articolo 1
      1- L’attività di prestazione di servizi sessuali remunerati tra persone maggiorenni consenzienti è riconosciuta secondo le disposizioni della presente legge.

      2- La legge 20 febbraio 1958 n. 75, e successive modificazioni, e’ abrogata.

      Articolo 2 (prestazione di servizi sessuali remunerativi)
      1- La prestazione di servizi sessuali remunerativi puo’ essere svolta in forma autonoma, dipendente o associata. I contratti che prevedono la prestazione di servizi sessuali remunerativi non rientrano nel campo di applicazione dell’Art. 1343 del Codice Civile. (ndr. quello sulla illiceità della causa del contratto perchè contraria al buoncostume)

      Articolo 3
      1- La disciplina relativa ai controlli igienico-sanitari e alla sicurezza dei locali nei quali e’ esercitata l’attivita’ di prestazione dei servizi sessuali remunerativi e’ stabilita con regolamento emanato, ai sensi dell’articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, dal Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, di concerto con il Ministro della Salute.

      2- Le disposizioni per la disciplina degli aspetti tributari sono stabilite con Regolamento emanato, nelle forme previste dal comma 1, dal Ministro dell’Economia e delle Finanze.

      Vorrei infine riportare una testimonianza trovata in rete e che mi piace prendere per genuina, visto che dal 2001 in Nuova Zelanda la prostituzione è legale ( la legge di riforma è passata di un solo voto, sinistra vince destra perde, per intendersi)

      "Io voglio essere una lavoratrice del sesso, non voglio essere una criminale e non merito di esserlo. Lavoro in un’industria guidata dalla domanda. Noi non siamo predatrici. Io lavoro in un edificio sicuro e controllato e i clienti scelgono liberamente di venire da me. Quando pensate all’industria del sesso, non è qualcosa che è “la fuori”, non è un settore della società isolato da tutti gli altri. Stiamo parlando della mia vita, e della vita di tante donne e uomini di questa società. Spesso è già abbastanza difficile accettare lo stigma sociale di essere una prostituta, per favore non lasciate che siamo ancora criminalizzate. Non sto chiedendo ad alcuno di voi di approvare il lavoro di prostituta o di pensare che quello che io faccio sia giusto, vi chiedo solo di avere il pieno rispetto dei diritti umani che questa Legge ci darebbe.”

      (dall’audizione di una prostituta davanti al Comitato neozelandese per la Riforma della Prostituzione, 2001)

      grazie per la pazienza

    • La tua situazione di clente abituale di prostitute mi sembra chiara. Non ti resta che votare AN, visto che questo partito è sempre stato palesemente a favore della riapertura dei bordelli. E ringraziamo il cielo che non sei un pedofilo perché le tue motivazioni avrebbero giustificato anche l’offerta legale di sesso da parte di minori.

      In quanto alla pagliacciata della Carfagna con la sua mai avvenuta presentazione della legge contro la prostituzione è meglio stendere un velo pietoso sull’ipocrisia dell’interna faccenda. La Carfagna è un’altra che è stata eletta per una "parità dei sessi" diversamente intesa", al momento la classe politica italiana non sembra molto intenzioanata a rispettare i diritti della donna, e l’avvio alla prostituzione è ormai uno deglo scopi dei media berlusconiani, e l’uso che in Italia si sta facendo del corpo delle donne come regaletto politico la dice lunga sull’intenzione di realizzare qualunque parità.

      Visto che siamo il paese della prostituzione, della droga e della trasgressione alla legge senza conseguenze penali, l’italia per te dovrebbe essere il Bengodi, anche senza trasferirti in Danimarca. E, se le cose stessero come tu dici, gli svedesi, in Danimarca, ci si dovrebbero trasferire in massa.

      Io, come donna, che ha raccolto le confessioni di centinaia e centinaia di donne, non posso che compiangerti. Non solo non sai fare ricerche in internet, ma dei diritti femminili non capisci molto e le tue dichiarazioni mi fanno sentire in profondo disagio come ogni volta che sento parlare un razzista, un ginofobo, un omofobo, un pedofilo, per la sua totale mancanza di empatia umana e per la sua concezione del mondo come di un luogo dove i diritti dell’altro non esistono ed esiste solo il proprio piacere egoistico e le proprie pulsioni primitive edonistiche che chiedono facile soddisfazione.

      A me la Svezia sembra un paese ben governato. E penso che il suicidio sia un fenomeno molto più complesso da poterlo addebitare alla mancanza di sesso facile o droga.

      In quanto alle percentuali di suicidio, addebitarle alle leggi severe, mi sembra un discorso proprio fuori luogo. Sarebbe come dire che siccome in Africa i suicidi non esistono, allora è un posto dove la gente vive benissimo.

      Il suicidio ha cause molto più complesse ed è una caratteristicha dei paesi evoluti, in un certo senso è un figlio del benessere che spesso si accompagna al lusso di non avere bisogni primari a cui pensare. Chi ha problemi più impellenti come sopravvivere alla fame o combattere contro governi totalitari, non si suicida. Un milione di persone muoiono ogni anno a causa del suicidio e non certo nel terzo mondo.

      Negli ultimi 45 anni i suicidi sono aumentati del 60%. Ogni 40 secondi c’è n’è uno. Negli USA uno ogni 2 ore. E allora?
      Il suicidio uccide più giovani di ogni altra malattia o causa naturale ed è le 3a causa principale di morte tra i 15 e i 44 anni nei primi paesi del mondo.

      La Svezia è un piccolo Paese molto freddo e con poca luce, con solo 8,9 milioni di persone. E’ uno dei paesi europei meglio gestiti con un alto standardi di vita. L’8% del PIL svedese viene destinato alla sanità. I cittadini hanno una vita lunghissima. Ogni cittadino può accedere alle migliori cure disponibili pubbliche, e questo dal 1500. Lo stato ha una grandissima cura del benessere di tutti.

      E’ vero che ogni anno in Svezia ci sono 1500 suicidi, e sono soprattutto adolescenti, contro 600 persone muoiono in incidenti stradali, da noi 4500. Noi abbiamo più di 4000 suicidi l’anno e soprattutto tra i 15enni e gli over 65enni. la crisi ci ha aggiunto i piccoli imprenditori, i licenziati e in più abbiamo percentuali altissime tra carcerati e secondini.
      La tua decantata Danimarca ha una percentuale di suicidi doppia dell’Italia. Non conosco l’uso delle puttane, ma è la prima nel mondo per consumo di cannabis; come vedi droga e sesso non salvano dalla depressione.

      In Svezia le percentuali maggiori di suicidi sono fra persone con stipendio alto e lavori di prestigio. Ma lo Stato (a differenza dell’Italia per es.) prende molto a cuore il problema di adulti e adolescenti e ha reti operative locali. con psichiatri, psicoterapeuti, sicologi e operatori sociali, nelle scuole c’è personale specializzato e sono coinvolte anche le chiese.

      Non mi viene nemmeno in mente che tanti svedesi siano depressi perché non possono drogarsi o andare a prostitute, e che siano depressi perché ci sono leggi sevre mi sembra risibile.

      In Giappone i suicidi sono 4 volte più che in Italia.
      La media in Italia è del 5,6%. Anche qui è da notare che le regioni peggio amministrate sono quelle che ne hanno meno come la Campania con 2,6 suicidi per 100.000 abitanti, o il Friuli-Venezia Giulia, (9,8 per 100.000 abitanti), Valle d’Aosta (9%), e Trentino-Alto Adige (8,7%).
      Ini 20 anni il tasso del suicidio giovanile in Italia è cresciuto del 13%, e nion credo proprio che sia per la mancanza di puttane o droga.

      Le regioni italiane a maggior benessere sono quelle che attirano più prostitute e che hanno un maggior consumo di droghe anche pesanti, è famosa l’alta concentrazione di cocaina nel Po.

      Guarda caso le regioni con più benessere economio sono anche quelle che contano un numero più alto di depressioni e suicidi. Come vedi, la tua tesi proprio non regge.

      L’aumento dei suicidi è soprattutto nella fascia tra i 15 e i 19 anni. Il suicidio è la seconda causa di morte dopo gli incidenti stradali per i giovani maschi tra i 15 e i 24 anni.

      Viviana

    • Non ho mai parlato di suicidi, parlavo di libertà.

      Credevo di parlare con persona che aveva preso un abbaglio dettato da superficialità.
      Ho a che fare invece con una persona cattiva, che non ribatte con argomentazioni ma con insulti, che manifesta livore per chi ha sessualità diverse.
      Non hai risposto ad una sola delle contraddizioni che ti ho proposto.
      Di più, sei offensiva, hai un linguaggio un pò fascio e anche leghista, io sono veneto, so di cosa parlo. La storia del paese di bengodi è para para a come parla Borghezio, Informati, tu che sai fare le ricerche su internet.
      Avrai parlato con centinaia di donne ma in un bordello in germania non ci sei mai andata e con una ragazza che lavora non ci hai mai parlato.
      Sei talmente ignorante che non hai capito la differenza tra le case chiuse dei fascisti e la prostituzione di oggi.
      E’ la gente come te, con le sue fobie e le sue paranoie sbirresche che ha fatto dell’italia un paese senza diritti, dove le donne sono buttate per strada senza niente, in mano alla polizia e alla malavita, amici tuoi, non miei. Credi di offendere le ragazze, e le chiami puttane, credi di offendere me, mi chiami pure pedofilo e mi dai del fascio, non ti accorgi che ce l’hai tu un problema con gli altri, percè solo una persona in malafede può evincere da quello che ho scritto un giustificazione all’offerta legale di sesso da parte di minori. Razzista e omofoba sarai tu, vallo a raccontare ai trans costretti sulla strada che non possono più lavorare e sono braccati dai tuoi amici sbirri che cantano faccetta nera.
      Ti riempi la bocca di tiritere sul suicidio e sulla depressione ma parli come una che non s’è mai fatta una canna, e allora di cosa parli, ignorante.
      Ti sembra ben governata, la Svezia, infatti non ci sei mai stata, ha sbirciato solo 4 acche su internet.
      Se l’erba e il sesso ti fanno paura è un problema tuo, in un mondo diverso da quello che vorresti qualcono potrebbe anche aiutarti a risolverlo, per intanto ti suggerisco, se lo vorrai, di riflettere sul fatto che diffondi idee e messaggi di repressione, diseguaglianza e divisione, che sei una talebana problematica senza cuore, e sciocco io che ho perso tempo a venirti dietro.

    • Mi stupisco, inoltre, che un sito così bello e impegnato nella difesa della libertà di tutti ospiti interventi di personaggi come te.
      Per parte mia ho partecipato a manifestazioni in difesa dei diritti dei/delle sex workers a Genova e a Padova, probabilmente c’eri anche tu, con la polizia a fotografare tutti i partecipanti per schedarli.
      O magari eri in giro anche tu con le camionette della polizia municipale di Maroni, che ci piace ai vigili urbani fare i turni di notte e toccare gratis le ragazze, non lo sapevi?
      Mi piacerebbe sapere cosa pensano delle tue posizioni sull’argomento i compagni che da anni animano questo sito o cosa ne pensa , per dirne uno, l’autore di insorgenze, che , nonostante le ristrettezze, mi pare persona equilibrata e piena di umanità. Oppure il buon Cesare ancora a Papuda per il quale da anni spendo parole in rete, liti al lavoro e rischio denunce perchè spero pubblicamente che Lula confermi l’asilo.
      Vedo inoltre che fai riferimento a Masada.
      Pietro Del Giudice, già militante di Prima Linea, ne parla in relazione alla necessità di tutelare l’individuo di fronte all’emergenza e leggi speciali (cfr Guicciardini, Il tempo del furore Rusconi 1988 pg 161)
      Tu lascia perdere, non eri dentro con i 960, eri fuori con l’esercito romano.

    • Mio caro Artemis

      non ho mai letto tante sciocchezze tutte assieme, ma immagino che nel bar allo sport dove vai di solito abbiano un gran successo, tra un pubblico maschile, si intende.

      Dunque hai l’abitudine, appena uno ti dimostra che sbagli, di dargli del fascista o del talebano, il che, se posso dirtelo, non è molto intelligente!
      Io sono una femminista e difendo i diritti delle donne da una vita, darmi di fascista è un errore logico e ideologico, soprattutto è un errore maschilista, cioè proprio di un genere di uomo che mi auguro vada presto a finire, perché il suo tempo è finito e costituisce ormai uno sterotipo di uomo che basa la sua vita sull’inganno e l’ipocrisia. Che un tal euomo si creda anche di sinistra mi sembra pietoso.

      Prima dici che gli svedesi soffrono per leggi troppo severe e si suicidano per quello, ti spiego che non è così e ribatti che sono cattiva. E perch, scusa? Sarei cattiva perch penso che la sessualità dovrebbe essere un atto normale, un reciproco e libero scambio di desiderio oppure un aspetto dell’affettività che si collega all’amore e che devianza è semmai collegarla al lucro o, peggio, alla prepotenza e allo sfruttamento della persona? Ma ti senti quando parli, oppure vuoi avere ragione a prescindere?

      Davvero tu vivi in un mondo strano e pensi in modo strano.

      Io parlo di diritti della persona e tu mi dici che non conosco le ragazze dei bordelli. Ma davvero credi che se tu, cliente, ti metti a fare delle domande a una ragazza che pratica la prostituzione in una casa chiusa o in una vetrina di Amsterdam, riceverai risposte sincere, oppure credi che la ragazza stia nel bordello per propria libera e consapevole scelta, per suo gusto magari!

      Parli di sessualità diversa. E quale sarebbe? Quella di uomini che da migliaia di anni considerano il corpo delle donne come una merce o un oggetto di cui usare a piacere? Pensi che una sessualità sana sia quella di usare di tagazze schiave del racket della prostituzione, che criminali incalliti comprano e vendono, picchiano o uccidono per far piacere ai loro viziosi clienti?

      Una cosa giusta l’hai detta: il mio livore verso gli ipocriti, sia i bigotti cattolici che la sessualitòà della donna vorrebbero ucciderla, sia i falsi liberrtari come te che la sessualità della donna vorrebbero fingere di liberarla mercificandola.

      In realtà tu non fai che spacciare per liberazione la regolamentazione statale della schiavitù, come chi intende con questo regolarizzare i suoi vizi.

      Mi dici che c’è differenza tra case chiuse e bordelli moderni, ma francamente io non l’ho capita, anche se pare che per te sia ben chiara.

      Darmi di fascista o di leghista è ridicolo, visto che io sono una femminista mentre sono proprio fascisti e leghisti quelli che aboliscono il valore di persona alle donne e vorrebbero ripristinare le case chiuse.

      Dunque decidi, o sei a favore di una sessualità libera, spontanea e non coatta e dunque sei contro i bordelli e la mercificazione sessuale delle donne, o fingi solo di fare discorsi di libertà ma parli con la convenienza del vizio.

      In ogni caso le tue argomentazioni sono deboli, tanto più se attacchi con insulti a caso.

      Io non ho amici sbirri né tratto con gente che canta faccetta nera, non amo fascisti, talebani o leghisti. I miei amici sono persone serie e fanno discorsi seri e non spacciano come modernità forme di sfruttamento della persona.
      Conosco persone fidanzate, sposate, accompagnate, o in ricerca di compagnia, maschi, femmine e gay, non conosco trans ma solo perché è più raro incontrarne, almeno nel mio ambiente, alcuni dei miei conoscenti o amici hanno comportamenti sessuali monogami e controllati, altri sono più vari e fantasiosi, ma stimo i miei amici tutti, così come sono. Nessuno che io conosco baratta sesso per denaro, nessuno prostituisce se stesso, nessuno, che io sappia, compera o vende sesso.
      Conosco persone che da 50 anni stanno con lo stesso compagno, altri che sperimentano situazioni e rapporti mutevoli, nessuno che abusi di se stesso o si venda per il vizio di altri.

      Credo che la sessualità sia bella se è sana. Non credo che scambiare sesso per denaro rientri in un concetto di sessualità sana ma comporti un concetto di sesso degradante, per sé e per l’altro.

      Tu mi fai pena, perché non sai ragionare; non solo sessualmente ma anche ideologicamente mi sembri molto lontano da qualunque concetto di libertà e di diritto della persona e il tuo modo di dare di fascista a chiunque ti contraddica ti contraddistingue come un prepotente.

      Come potrebbe dirti chiunque, i movimenti di liberazione femminile non sono e non sono mai stati né fascisti, né leghisti, né polizieschi.
      Appartengono a un mondo di libertà da cui sembri essere molto lontano e tu reagisci dando di fascista solo perché per te fascista è un’ffesa e non sai che altro dire.
      Ti lascio alle tue confusioni mentali, e spero proprio che ogni volta che ti proverai a tirar fuori certe sciocchezze davanti a una donna, quella ti rimetta al posto che meriti.

      saluti

    • Mi pare che non ci sia più la convenienza di restare su questo discorso, tanto non c’è peggior conversazione di quella con uno che magari ha le sue ragioni ma invece di spiegarle passa a offendere a caso.

      Hai citato Masada e per l’appunto Masada è anche il nome che ho dato al mio blog http://masadaweb.org

      Ho scelto questo nome perché Masada è un simbolo universale di reazione agli abusi di un impero (sia ieri per gli ebrei che lottavano contro il nazismo, che per i palestinesi che lottano oggi contro il governo attuale di Israele), un simbolo per chiunque sia coartato da un potere enorme e iniquo che lo soverchia, ma continua la sua resistenza malgrado il divario delle forze.

      Ieri questo impero era quello romano. Oggi questo potere perverso è rappresentato dal neoliberismo, il dominio sul mondo di magnati e di multinazionali che intendono merciificare ogni aspetto della vita umana per un’avidità senza fine. Il sesso è uno di questi aspetti. E difendere le libertà e i diritti umani significa anche lottare per una sessualità libera, tra adulti consenzienti, che hanno il genere che si sentono di avere, secondo una libera scelta d’amore o di desiderio che non si vende né si compra.

      Io lo so che tu intendevi parlare di professioni attinenti alla sessualità esercitate per libera scelta, e so che nell’universo umano anche questo (sia pure in una sfera molto ristretta) ha un suo posto su cui non avrei da dire nulla, se dipendesse da autonomia e volontà. Peccato che non hai saputo né presentare bene le tue argomentazioni né difenderle

      Ti andrà meglio la prossima volta

      viviana

    • Non frequento bar, quello che penso trova conforto nell’opinione di molte donne che con me erano in piazza a difendere i diritti chi si vende per libera scelta

      Non ti do della fascista per quello che sei o dici di essere, ma per quello che dici e per le posizioni che porti avanti. Vuoi una politica repressiva di controllo della sessualità. Questo è fascista, lo sai bene, è quello che fanno le ordinanze di Maroni. Chiedilo alle associazioni, tutte di sinistra, che difendono i diritti delle donne (sono donne anche quelle che si vendono, prima che disadattate, non sei d’accordo?). E poi sei tu che mi dai del fascista e mi consigli di votare AN.

      Ancora con ’sta storia dei suicidi? Ripeto, non ho mai parlato di suicidi.

      Sei cattiva perchè non solo non vuoi vedere che ci sono donne e uomini decidono di vendersi per libera scelta e vogliono fare quello, anzi lo vedi e non lo vuoi vedere, ma soprattutto perchè stampi il marchio della devianza, del diverso, dell’indesiderato, del rifiuto da controllare con la polizia. Lo so perchè con te una prostituta non ci parla: perchè vede il disprezzo che ti porti dentro

      Permettimi di diffidare di chi ti spiega cosa è la sessualità sana, e per fartelo capire meglio ti vuole mandare la polizia a controllare.

      E poi basta con questa storia che le prostitute sono tutte schiave, che è una panzana gigantesca fondata su un atesi falsa e solo ideologica e irreale, non ci crede più nessuno, che gli uomini ai quali lo dici annuiscono muti, altrimenti li metti a posto, ma non ci credono neanche loro, basta guardarte la realtà dei fatti, non inventarsela.

      Io non voglio liberare la sessualità della donna, e come potrei? vorrei solo dare dignità ad una libera scelta.

      E tu no, invece, prostituzione uguale schiavitù come un mantra, come don Benzi

      io sono a favore di una sessualità libera dai controlli di polizia, mai costretta e fatta per libera scelta, dunque non coatta. E sono anche a favore di una riforma che dia dignita e rispetto per chi si vende e per chi compera il sesso.

      Rispetta le persone. Se tu credi che vendere e comperare sesso sia degradante non farlo, ma non volere imporre ad altri la tua volontà, altrimenti che sei fascista te lo direbbe anche mio nonno democristiano.

      Non dico che hai amici sbirri. Dico invece che la politiche criminogene sulla prostituzione e sulla droga sono portate avanti da idee e proposte politiche come le tue, che sostengono metodi di polizia e si compiacciono della sofferenza delle persone

      Le case chiuse nascono per tutelare i padri di famiglia dalle malattie e si sviluppano per mantenere la purezza della razza in Etiopia. Non è la donna il centro della tutela, e infatti le visite mediche erano obbligatorie, se non le facevi non potevi lavorare. le prostitute erano come piacerebbero a te, schedate dalla polizia

      La legge tedesca l’interesse tutelato è la salute, l’integrità fisica e la libera scelta della donna. La polizia serve a liberarla da sfruttatori e violenti, lo stato aiuta, non le lascia sole.E infatti le donne possono, se vogliono, accedere gratuitamente ai servizi sanitari e lo stato controlla le norme igeniche dei locali, non delle persone

      Tu non mi fai pena, io rispetto il tuo modo di vivere, sono le tue idee che sono pericolose, perchè vogliono togliere la libertà alle persone.

      Ci vuole una bella faccia tosta a dare del prepotente quando si gioisce alle operazioni di polizia sulle strade, ma si vede, come dici tu che io vedo il mondo tutto rovesciato, e i buoni questa volta sono quelli con i caschi e i manganelli

      La donna che mi ha messo a posto, mia moglie, che è brasiliana e conosce la vita, pensa che anche in brasile sarebbe necessaria una legge sul modello tedesco. Ti sembrerà strano, ma non se ne vergogna.

    • Se non hai parlato di suicidi, hai però descritto gli svedesi come un popolo infelice a causa di leggi troppo severe e con le percetuali dei suicidi e le riflessioni in merito ho voluto dirti che parlare di infelicità di un popolo a causa di leggi contro droghe o prosttuzione è semplicistico e inesatto.

      Del resto io non ho richiesto leggi restrittive dell’uso che uno fa della sessualità e ho riconosciuto che c’è chi vuol fare una professione delle sue prestazioni sessuali.

      Su un punto non siamo affatto d’accordo: io credo che chi voglia fare la prostituta in modo professionale per libera scelta costituisca una minoranza, per te è invece una maggioranza che va ascoltata. Io ho sentito non solo molte interessate ma anche le loro rappresentanti ufficiali che sono tutte contrarie ai casini di Stato.
      Tu pensi invece che essi siano necessari, utili e civili. Io lo nego nel modo più assoluto e vedo in te solo un parere interessato ed egoistico.
      Non ho alcun disprezzo per chi è costretto a prostituirsi per bisogno, ma ho un enorme disprezzo per chi lo fa per avidità di ricchezza o potere (le attuali escort che vediamo in politica, per es.) e disprezzo chi fa questo uso del corpo delle donne come fa Berlusconi e certa gente vicina a lui.

      Il mio concetto di sessualità sana è molto lontano dalla compravendita che si fa oggi dei corpi delle donne per i motivi più abietti e credo che questi comportamenti non solo sviliscano tutto il genere femminile ma facciano parte della corruzione oggi in uso.

      Dunque tu come maschio fruitore sei a favore delle case chiuse. Io come donna rispettosa delle altre donne sono assolutamente contraria.

      Ritengo anche che su questo punto dx e sx presentiano fin troppe ambiguità ma una cosa è certa: la proposta di riaprire le case chiuse è sempre venuta dalla destra, mai dalla sinistra. Anche se posso sospettare che il partito delle case chiuse sia trasversale, in quanto risponde a una comodità d’uso, di sicurezza personale e di puro comodo egoistico, insomma vedo troppa ipocrisia ed egoismo di maschio padrone per credere che qui si stia combattendo una battaglia a favore delle donne.

      In ogni caso chiamare fascista o bigotto chi non vuole saperne di altre pastoie alle donne mi pare piuttosto fuori luogo e ideologicamente sbagliato.

      Inoltre, in quanto donna combattente, sono sempre stata una femminista e ti posso assicurare che non esiste un femminismo di dx e per qualunque donna che intenda difendere altre donne i casini di Stato sono una eresia.

      La lotta al neoliberismo e al capitalismo si realizza difendendo i diritti delle persone e non precostituendo forme più raffinate di sfruttamento.
      E secondo me i casini di Stato lo sarebbero, con poteri pubblici che si sostituirebbero a quelli delinquenziali parivati.

      Se io uso la parola bordello e prostituta, questo non implica disprezzo per le donne, semplicemente sono i termini che solitamente si usano anche in modo legale e mi ripugnano le parole ipocrite come escort e harem, che non cambiano i fatti.

      Mi piacerebbe che contro i casini di stato si schierasse qualunque uomo di sx e lo facesse senza ipocrisie o false teorie di comodo, ma temo che in questa battaglia posso trovare solo la maggior parte delle donne.

      Punti a favore:

       Le case chiuse tutelano le ragazze, tutelano i clienti, danno maggiori garanzie sanitarie e consentono un controllo più capillare.
       consentono anche la riscossione di tasse togliendo introiti alla delinquenza organizzata
       sottraggono tante ragazze al racket della prostituzione
       permettono un avviamento dei giovani alla sessualità
       possono rispettare varie forme legali di prestazioni: srl, cooperative, singolo professionista
       possonno essere sia femminili che maschili che miste (trans ecc)
       per parità anche le donne potrebbero utilizzare casini con uomini
       permetterebbero a studenti o casalinghe o disoccupati di arrotondare le entrate allargando il mercato del lavoro
       sarebebro un freno alla diffusione di malattie come l’Aids

      Punti contro:
       i bordelli di stato sono avversati dalle stesse prostitute, in tal senso si sono espresse sempre con grande chiarezza le loro rappresentanti e non ci sono dubbi in proposito. Chi esercita la prostituzione per propria scelta chiede di poterlo fare liberamente senza pene ma non ha ’mai’- chiesto di farlo sotto il controllo dello stato. Sono solo i clienti a chiedere case chiuse sotto controllo di polizia e sanità
       questo controllo, anche solo al fine di evadere le tasseo, sarebbe impossibile, a meno che non consentire blitz e perquisizioni praticamente in casa di chiunque
       l’esistenza di case chiuse non diminuirebbe la presenza di schiave del sesso sotto organismi criminali, tant’è che esse sono costantemente inviate sia in Germania che in Olanda o Danimarca
       nessuna donna che voglia esercitare la prostituzione vuole farlo in una casa chiusa e sotto la gestione di altri o con i controlli di Stato.
       vista la corruzione esistente in Italia sia nelle pubbliche amministrazioni che nella polizia e viste le infiltrazioni dei tre maggiori gruppi criminali in ogni attività redditizia, avremmo una sicurezza e una libertà solo di facciata e si passerebbe dalla schiavitù di gruppi di delinquenti privati a quella di gruppi di delinquenti legalizzati.
       lo sfruttamento clandestino e illegale continuerebbe a esserci.
       nessuna forma di controllo sanitario garantirebbe al cento per cento la salute dei clienti né d’altro canto quella delle ragazze o garantirebbe le stesse da abusi, percossse o trattamenti indegni del rispetto che si deve a una persona libera.
       lo Stato si sostituirebbe al traffico illecito, al trattamento inumano di persone e agli abusi eventuali con un ulteriroe scadimento della sua qualitù etica.

      Possiamo anche entrare nel funzionamento pratico della cosa.
      dopo il 1883 il decreto Crispi regolava le case di tolleranza col "Regolamento del servizio di sorveglianza sulla prostituzione".
      Le case erano divise in 3e categorie di cui la legge fissava le tariffe, dai tipi di lusso a quelli popolari.
      Per aprire un bordello era necessaria una licenza, i tenutari dovevano pagare le tasse. Erano fissati per legge anche i controlli medici da effettuare sulle "pensionanti", per evitare la piaga delle malattie veneree.
      Il tenutario della casa (spesso un’ex prostituta) affittava o era padrone dei locali, le "pensionanti" erano reclutate da apposti "collocatori". Il tenutario prendeva il 50%. Il resto andava alla prostituta che spesso era costretta a cedere una parte al "collocatore" (in molti casi vero e proprio "pappone"). Il numero delle prestazioni giornaliere d’ogni prostituta si aggirava attorno a 40 con pagamento anticipato. Ogni stanza aveva il bidè e il lisoformio si consumava in grande quantità. Le visite ginecologiche avvenivano periodicamente, su disposizione delle autorità. Il medico (chiamato "tubista") poteva sospendere l’attività della prostituta. Ogni casa aveva il "salottino d’attesa", dove sostavano le pensionanti, in abiti discinti, in attesa che qualcuno le scegliesse. Non avevano diritto di rifiutare il cliente. Al mattino c’era un’unica prostituta a disposizione degli avventori.

      Ho raccontato. Sono piena di disgusto già così. E non c’era al tempo la diffusione di droga di adesso, ma immagino che il caro Artemis si occuperebbe nella nuova legge anche di fornire cocaina o altri generi necessari al fabbisogno dei clienti. Se tutto questo vi pare un passo avanti nella civiltà.....

      viviana

    • grazie per la risposta così precisa e documentata, mi darà importanti spunti di riflessione. Nei post precedenti mi sono lasciato trasportare, forse ho rischiato di essere offensivo e maleducato( anzi, ho proprio paura di esserlo stato..) non era mia intenzione, me ne scuso.

      Un solo punto, che non sposta le nostre diverse posizioni, ma che vorrei chiarire:

      non vanno riaperte le "case chiuse", è necessaria secondo me una riforma che consenta l’iniziativa di soggetti privati, non statali, nell’organizzazione dell’ attività di prestazione di servizi sessuali remunerati tra persone maggiorenni consenzienti.
      Lo stato non organizza e incassa, come durante il fascismo, ma controlla e tutela, come in Germania.
      Su questa posizione sono quasi tutte le associazioni che difendono i diritti delle sex worker, che per avere una legge come quella tedesca farebbero carte false.

      Capisco che, posta la teoria da te sostenuta, la prassi da questo punto di vista non sarebbe differente e la contraddizione non si può ricomporre, Ma tant’è, sono due visioni differenti, e questo è quanto.

      Ti ringrazio ancora per la pazienza, mi ritiro in buon ordine dalla discussione.

      Saluti

      Artemis - Halenseestraße 32, Berlin

    • La pazienza è stata reciproca. Amici come prima. Ho dei sostenitori delle case chiuse anche in famiglia, anche se votano a sinistra. Per questo ho evitato per anni di affrontare l’argomento perché finivamo in rissa. Il tuo intervento mi ha permesso per una volta di liberarmi di un autobavaglio e te ne sono grata.

      cordiali saluti

      viviana

    • Aggiungo ancora una cosa e poi chiudo: so veramente poco sulle leggi tedesche e sono interessata a tutto quello che può portare delle informazioni in più rispetto alla regolamentazione privata di vari settori. Vedo che abiti a Berlino e dunque spero tu possa esserci utile in seguito per confronti con le leggi italiane

      saluti

      viviana

    • A VOI LA SVEZIA!

      La Svezia ha il tasso di divorzi più alto al mondo 59,8% delle coppie sposate, e le percentuali di divorzio sui secondi matrimoni sono ancora più elevate e il tasso è in aumento su cifre del 10% ogni dieci anni.
      Le donne sono quelle che statisticamente hanno maggiore difficoltà a risposarsi e trovare un compagno, sopratutto quelle che hanno superato i quaranta anni, i giovani preferiscono le loro coetanee e quelli di una certa età guardano alle giovani e alle straniere e non ultimo si limitano a fare turismo sessuale.
      Il tasso di natalità degli svedesi è negativo, ci sono donne che non hanno e non avranno mai figli!
      La legge contro i clienti della prostituzione in Svezia, va inquadrata semplicemente nel potere che hanno raggiunto le donne in quel paese, è ovvio che queste incosciemente (e consciamente) vogliano eliminare la concorrenza sessuale delle prostitute, ma non si tratta solo di questo.
      Dovreste vedere l’avversità che hanno le donne Svedesi verso tutte le ragazze baltiche e slave che sposano uomini svedesi, vi una forma di ostracismo assurdo nei loro confronti, per l’ovvio motivo che vengono viste come pericolose concorrenti e sto parlando di donne che stanno in Svezia per lavorare e che hanno conosciuto uno svedese, che hanno sposato o con cui ci convivono.
      Ci manca poco che non facciano una legge che vieta il matrimonio fra cittadini non Svedesi e sono sicuro che qualcuna troverebbe anche una giustificazione. Ma dato che chiunque portasse avanti una simile norma, sarebbero accusato di fascismo, si limitano a fare un sottile mobbing sociale dipingendo le straniere come false e opportunistiche e cercano di far sembrare degli "inferiori" gli uomini che hanno una compagna straniera, rispetto all’avere una donna Svedese che è vista come "superiore".

      Cara Viviana il problema è che la famiglia Svedese è allo sfascio totale e le donne Svedesi stanno vivendo malissimo.

      Le Svedesi, più di altre, sono state capaci di conquistarsi la libertà e il potere, ma oggi si stanno rendendo conto che le cose per loro non vanno affatto bene, in Svezia le donne che soffrono di solitudine sono tantissime, io vedo nella legge sulla criminalizzazione dei clienti delle prostitute un immenso grido di dolore delle donne.
      La cosa buffa è poi vedere in paesi tipo Santo Domingo, Cuba, Kenya, Brasile, Capo Verde orde di donne nordiche, Svedesi e Tedesche sopratutto, mantenere aitanti giovanotti di colore, esistono agenzie che hanno nomi come "travel love" o "dream love"....specializzate in questo tipo di viaggio per sole donne.
      La cosa che mi rimane perplesso è perché nel caso degli uomini venga usato il termine "turismo sessuale" e invece nel caso delle donne si parla di "viaggi dell’amore". Sui giornali svedesi le giornaliste donne ci fanno anche degli splenditi articoletti, esaltando l’indipendenza raggiunta dalle donne e mascherando il tutto come una sorta di rivalsa della donna sull’uomo....se vi chiedete dove è andata a finire la morale contro la prostituzione.... vi rispondono semplicemente dicendovi che ad andare a prostitute sono solo gli uomini!!!

      Viviana mi dispiace constatare che delle prostitute e delle loro disgrazie non importa nulla a nessuno, in modo particolare alle donne.
      Mai visto una donna Svedese compiere un atto di solidarietà verso una prostituta, dovreste sentire le frasi di disprezzo che vengono dette sulle "donne di vita" sopratutto se straniere o di colore.
      Per le Svedesi le prostitute sono l’incarnazione delle loro difficoltà come donne, la frase tipica che sentirete di una donna su una qualunque altra donna, che è soggetto di ammirazione da parte degli uomini è "che cosa ha lei che io non ho!", le donne Svedesi al potere hanno voluto colpire non l’eventuale chi usufruisce di servizi sessuali, ma l’uomo fedigrafo.
      C’è poi da dire che la legge contro i clienti delle prostitute ha semplicemente spostato il problema altrove e per certi versi lo ha aggravato, dato che in Svezia il numero di chi va con le prostitute non è affatto diminuito.

      Libero

    • Caro Libero

      Potrei dirti che il disgusto con cui guardi alla moderna Svezia potrebbe paragonarsi al disgusto con cui i talebani afgani guarderebbero all’Italia di oggi, vedendo ovunque motivi di corruzione e degradazione sociale e incolpandole la liberazione femminile. Questo per indicarti che ogni valutazione è relativa al tempo ‘mentale’ del giudicante. E il tuo sembra un tempo mentale che in Europa è morto e sepolto.

      La tua avversione verso gli inevitabili mutamenti sociali dei tempi prende la Svezia come capro espiatorio, ma il discorso dovrebbe essere molto più ampio.

      Le colpe che attribuisci alla Svezia riguardano piuttosto le variazioni storiche avvenute in ogni paese occidentale, dove i diritti umani sono avanzati anche per la parte femminile e hanno messo in crisi gli istituti tradizionali arcaici e tribali su cui ha riposato per millenni il potere maschile.

      La famiglia legale e monogama, eterna nel tempo, con la donna serva dell’uomo e dei suoi parenti vecchi, dipendente dalla cura di numerosi figli e schiava del focolare è stata una comoda invenzione maschile, che ha relegato metà del gruppo sociale in posizione subalterna privandolo dei suoi diritti, ben lontano da una propria emancipazione e realizzazione e da un ruolo alla pari che non è stato pienamente raggiunto nemmeno in Svezia. Le chiese più conservatrici e retrive hanno supportato una tale visione gerarchica e di comodo, soprattutto le tre chiese maschiliste(dette “del Libro” perché basate sulla Bibbia): ebraismo, cristianesimo e islamismo, secondo tre diverse gradazioni storiche. Nella loro pretesa di potere, imposta come disegno divino, alla donna era vietato qualsiasi atto di libertà o scelta di autonomia, con la scusa che il suo unico scopo nel disegno della creazione era quello di servire i bisogni materiali del maschio dominante.

      In questa visione, non solo il maschio aveva ogni diritto o potere ma, mentre condannava lei a una eterna fedeltà sessuale, implicava la soddisfazione legittima di ogni suo desiderio con altre donne, servi, schiavi, dipendenti, uomini, ragazzi o bambini. La cultura greca in questo fa testo e costituisce un mirabile precedente su cui abbiamo costruito la nostra (mi sono fatta un bellissimo esame sugli studi della sessualità greca di Michel Foucault e i suoi rapporti col potere).

      Era chiaro che con la liberazione della donna, il matrimonio, come invenzione di comodo maschile andasse in crisi, in quanto esso si connetteva a una concezione del potere gerarchica e non paritaria, ed è fisiologico, dunque, che ogni paese che progredisce presenti un aumento dei divorzi che si accompagna in molti paese, come in Italia, al rifiuto femminile del matrimonio come istituzione, da cui la donna ha solo da perdere. Da notare anche che le separazioni sono richieste in genere dalla donna.

      Nel 2007 in Italia i bambini nati fuori dal matrimonio erano il doppio di 10 anni prima quando erano l’8%, le coppie di fatto erano mezzo milione, i divorzi il 15%. Questi dati sono in continuo aumento soprattutto nelle regioni più avanzate. Si dimezzano i matrimoni religiosi, sempre più coppie scelgono la convivenza, si hanno più rotture di coppia. In 15 anni in Italia le rotture sono raddoppiate, Dalle 91,3 separazioni ogni 100mila abitanti del 1995, si è passati alle attuali 140,4. Pr i divorzi, invece, da 47,2 ogni 100mila abitanti del 1995, si è giunti agli 80,3. Non è la Svezia. E’ la storia.

      Dobbiamo accettare il fatto che il matrimonio è una istituzione in crisi e dovremmo anche sfrondare i miti su cui si è sempre retta la famiglia in quanto essi implicavano una sudditanza femminile al limite della schiavitù e una profonda sofferenza della donna, legata a numerose gravidanze, al dovere di provvedere a casa, figli piccoli e parenti infermi, una sofferenza legata a disparità famigliare, che per la Chiesa cattolica e la parte più conservatrice e retriva del paese, avrebbe dovuto durare per sempre a privilegio del maschio, nella completa indifferenza di una metà dell’universo sociale destinato a rinunciare per sempre ai propri diritti. Vorrei ricordarti che in Svizzera le donne sono state escluse dal voto fino al 1971 e i loro beni passavano di proprietà al marito, nella tanto civile America il voto femminile è del 1918, nel 1930 in Brasile, 1931 Spagna e Uruguay. 1934 Cile e Cuba . 1935 India ..

      Come vedi, l’emancipazione femminile è cosa recente, eppure essa, facendo avanzare metà del corpo sociale, ha portato sconvolgimenti notevoli nel comodo mondo maschile, basato sulla subalternità e privazione di diritti della donna, quella che tanti uomini perseguono con un accanimento perverso.

      Questa concezione arcaica e iniqua, grazie al cielo, in alcuni paesi sta scomparendo; l’emancipazione femminile sta liberando la donna da pesi storici soverchianti ed ha portato avanti altri bisogni e altri desideri.

      D’altro canto, visto l’allungamento della vita che ormai tende a superare i 100 anni, nei paesi più progrediti è impensabile che lo stesso uomo e la stessa donna stiano insieme 70 o 80 anni. Persino io in Italia, che amo lo stesso uomo da 53 anni, sono considerata una stranezza, e la nostra classe politica mostra pochissime coppie monogame costanti. Capisco che tu, come maschilista convinto, ami la conservazione dei vecchi stereotipi, tra cui un ideale di famiglia che spesso era fondata sulla servitù e il dolore della donna e sull’arbitrio dell’uomo (ho avuto un padre padrone e so quello che dico), ma devi rassegnarti ad accettare che più una nazione è moderna, più certi stereotipi cadono.

      Oggi in Italia le rotture tra le giovani coppie stanno aumentando a velocità impressionante, spesso non occorre nemmeno che siano sposate, a volte bastano pochi mesi di convivenza per arrivare alla rottura e sempre per scelta femminile, perché le donne hanno esigenze di maturità, responsabilità ed evoluzione, che molti uomini non possono soddisfare. E’ chiaro che questo mutamento sociale si collega all’aumento di autonomia e indipendenza delle donne, e alla crescita conseguente dei loro bisogni che non trova risposta nell’infantilismo e nell’immaturità maschile. Io ascolto storie di vita da almeno 30 anni e sempre le donne che si lamentano della scarsa maturità dei loro partner.

      E’ evidente anche che, rotta la coppia o i vari tentativi di coppia, la donna resta svantaggiata nella ricerca di un partner, resta sola. Ma questo avviene anche per ragazze molto giovani, belle, emancipate, in carriera, che lamentano forti deficienze nell’offerta maschile.

      Mi pare ovvio che se in un paese civile come la Svezia arrivano ragazze schiave del sesso o portatrici di vecchi modelli servili verso il maschio, non siano ben viste perché costituiscono un passo indietro rispetto ad una evoluzione che è molto più difficile di quello che tu pensi.

      viviana

    • Carissima Viviana, chiariamo che io sono contro il matrimonio e non sono sposato, non sono un cattolico praticante e ammiro le donne indipendenti ed emancipate.
      Ti dirò di più, io sono convinto che nel giro di qualche decennio arriveremo ad avere in italia una condizione femminile simile a quella della Svezia, con donne nei posti chiave, anche se per avere una condizione di parità fra i sessi occorrerà molto più tempo.
      Ho il piacere di aver conosciuto donne di ogni tipo, ognuna diversa dall’altra, idealiste, sognatrici, fredde realiste, passando per le opportuniste e le altruiste.
      Ho conosciuto donne molto più intelligenti di me e non ho mai avuto problemi ad ammirarle.
      Io do per assodato che nel prossimo futuro il matrimonio sarà solo un contratto a termine, come è stato già proposto in Olanda (rinnovo ogni cinque anni) dopo di che se non si dovesse decidere per il rinnovo, lo si considera scaduto e ognuno con i propri diritti e doveri, prende la sua strada!!

      Ora chiunque abbia una posizione di potere tende ad esercitarlo. I capi ufficio donna sanno essere ruvidi e odiosi al pari di quelli uomini e purtroppo sarà sempre così, chiunque ha una posizione di potere tende sempre ad abusarne. Se lei pensa che una persona sia meglio di un’altra perché donna, credo che sia Lei quella che fa sessismo non io.
      Io non ho mai pensato che una persona è migliore di un’altra a seconda del sesso di appartenenza.

      E’ indiscutibile che la posizione della donna, nella storia passata, è stata sempre subalterna a quella dell’uomo è ha vissuto in condizione di inferiorità disagio e segregazione, ma la storia passata (ma anche presente) è un insieme di atrocità che oggi si fa perfino fatica a chiamare con il proprio nome, preferendo una versione edulcorata dei fatti.
      In quanto alla sessualità Greca, se l’ha studiata per bene, vedrà che il "dominio" sessuale veniva effettuato anche da uomini su altri uomini, dato che i comportamenti omosessuali, nell’antichità classica, non venivano considerati scandalosi.
      Lo stesso fenomeno dello stupro era effettuato sia su uomini che su donne.
      Se prende l’avvenimento delle "forche caudine" dove i Romani vennero sconfitti dai Sanniti, vedrà che la dicitura "passare sotto il gioco" non è altro che un traslitterazione di ciò che accadde, che cioè tutti i romani, dal semplice soldato al primo console vennero sodomizzati dai Sanniti.
      Nell’antichità era considerato un diritto abusare sessualmente dei vinti e degli schiavi, sia essi uomini che donne, nell’antica Roma era perfino lecito uccidere gli schiavi, a volte la pratica veniva compiuta "esclusivamente", per dimostrare la propria ricchezza!!!!

      Io ho usato la dicitura "concorrenza sessuale " semplicemente per sottolineare che quello che manda "fuori testa" tutte le donne è l’infedeltà dei rispettivi compagni su cui si erano riposte aspettative o con cui si è costruita una famiglia.
      Ora lasci che le dica che prostitute o non prostitute gli uomini sono infedeli per natura e permetta che le dica che gli uomini li conosco bene.
      Conosco tantissimi soggetti del sesso maschile di varie cultura ed estrazione sociale e mai nessuno si è fatto indietro rispetto alla possibilità di avere uno scappatella con un’altra donna, ho assistito sistematicamente a quello che voi donne definite comportamento da "porci".
      Voi donne pensate che gli uomini non siano bravi a mentire, lasci invece che le dica che gli uomini sono bravi almeno quanto le donne a simulare.
      Lei pensa veramente che quando passeggia e vede il suo compagno ammirare un’altra donna, la stia solo "guardando" e non brami ad avere un incontro ravvicinato con la "tipa"?
      Carissima Viviana la differenza che ho notato fra uomini e donne e che se sei in confidenza con una donna lei di dice quasi sempre tutto, invece gli uomini non lo fanno mai, anche il tuo più caro amico manterrà l’assoluto riserbo su tantissime cose.
      In fatto di fedeltà gli uomini dicono alle donne, quello che alle donne piace sentirsi dire.
      Uno studio di qualche anno fa affermò che in Italia più di 9 milioni di italiani vanno o sono stati con prostitute, se togli gli anziani e i bambini, arriverà alla conclusione che il 90% di tutti gli uomini compresi fra i 30 e i 60 anni è infedele!!
      La parità fra i sessi e il femminismo non c’entrano nulla con quello che moltissime donne fanno finta di non vedere o capire.
      Si tratta di un fatto biologico, gli uomini e le donne sono diversi, gli uomini sono istintivamente portati ad avere relazioni con più partner le donne invece ne vorrebbero avere solo uno, che sia possibilmente espressione del proprio ideale di "uomo".

      Se sei un uomo di successo e godi di un’ottima posizione sociale ed economica non hai nessunissima difficoltà ad avere relazioni extra in modo avventuroso, se invece se una persona così detta "normale" allora hai due scelte ho rimani forzatamente fedele alla tua compagna o vai a prostitute.
      Ovviamente la mia è volutamente una esemplificazione, perché ci sono persone che in ogni caso hanno scarsissime possibilità di avere rapporti sessuali normali, con un’altra persona, vedi perché soffrono di handicap fisici o mentali, oppure hanno problemi a relazionarsi ecc.
      E’ pure ovvio che ci sono uomini che malgrado non ne avessero necessità preferiscono relazionarsi con delle prostitute o simil-prostitute perché sono pigri, oppure per evitare spiacevoli inconvenienti, alla sfera familiare.
      Gli uomini sono ipocriti almeno come le donne e il loro ideale è quello di avere una bella famiglia con figli e poi avere tutte le avventure che vogliono.
      Anche le donne vanno con gli uomini pagando, ma nel loro caso, la figura del gigolò non ha la stessa valenza che ha la escort per l’uomo.
      Il semplice motivo è che dal punto di vista sentimentale le donne sono molto più sensibili degli uomini.
      Un gruppo di psicologi dopo uno studio durato più di un decennio su più di 20.000 persone, ha affermato che dal punto di vista sentimentale-affettivo gli uomini sono come uno storpio su un sentiero di montagna, invece le donne è come una ferrari lanciata su un’autostrada a quattro corsie.

      Cara Viviana il problema vero è che non riuscirete mai ad avere degli uomini fedeli, ne potete fare tutte le tragedie che volete.
      Forse è meglio che vi teniate le prostitute, che uomini che una volta vistovi deperire si cerchino un’altra compagna più giovane e bella.
      Per un uomo non c’è nessun motivo per il quale preferire una donna giovane e bella, rispetto ad una diventata vecchia e bruttina, molte donne arguiranno dicendo che io sono una persona che ragiona con il "caz..." e non con la testa, la verità e che a me e a tutti gli uomini non interessa niente di con che cosa ragioniamo, gli uomini vorranno prima di tutto la bellezza da una donna poi viene il resto.
      Se un uomo è fedele vuol dire che ha deciso di tirare i remi in barca o è una persona fuori gioco banalmente "sfigato", ti preciso che non voglio essere offensivo con nessuno.
      Le donne invece se pure hanno posizione di potere e ricchezza non se le fila nessuno a parte qualche uomo che vuole portarle via un po di soldi e poi andare a cercarsi una donna bella, mollando la "tardona".
      Il principe azzurro esiste solo nelle favole, di fatto i principi veri sono stati sempre fulgidi esempi di fedigrafi inpenitenti.
      Gli uomini vogliono il potere e la ricchezza per avere più donne possibili e questo lo diceva un signore di nome Albert Einstein.
      Come dicono molte donne Svedesi "....se il mio compagno mi tradisce, l’importante è che abbia la delicatezza di non farmi mai sapere mai nulla o mettermi in ridicolo".

      Un’anziana donna emancipata e femminista, che tanto Le sarebbe piaciuta, mi disse "...se una donne vince la lotteria pensa a vivere una vita agiata, se un uomo vince la lotteria la prima cosa pensa a mollare la moglie e prendersi una compagna bella e giovane!! ".
      Io le dicevo che non era vero e che gli uomini non erano così...ma era solo per farle piacere....in realtà sapevo che tutti gli uomini avrebbero, nella migliore delle ipotesi, costruito una seconda relazione con una donna più giovane e bella, oppure l’avrebbero sistematicamente tradita con le escort di turno.

      A Stoccolma come pure a New York ci sono tantissimi locali per single dove le garantisco che con molta facilità è possibile conoscere una donna, la Svezia come pure la Germania sono da questo punto di vista degli ottimi posti in cui vivere, basta ambientarsi e muoversi con intelligenza, molto spesso sono le stesse donne a farsi avanti.

      Il mondo delle donne svedesi non è "Sex and the City" vi e tanta droga in particolare alcool, molta disperazione e tanta solitudine.
      La Svezia per i maschietti Italiani intraprendenti (non tamarri/non turisti) è un paradiso.
      Spesso mi sono trovato con donne molto belle, che potevano aspirare ad avere un compagno molto più bello e agiato di quello che sono io.
      All’inizio una persona si sente gratificata, ma poi si rende conto che è una precisa scelta strategica della donna, che nell’incredibile mobilità di una società evoluta comincino ad aver paura di avere compagni che possano riscuotere troppo successo fra le altre donne.
      Questo vuol dire che le donne brutte in Svezia, lo sono ancora di più!

      Le auguro in bocca al lupo per le sue lotte.