Home > La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni
La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni
Publie le domenica 24 ottobre 2010 par Open-Publishing19 commenti
La vicenda di Damiano Piccione, operaio trentenne, licenziato dalla ditta Gavio in cui lavorava per aver partecipato alla contestazione a Bonanni, avvenuta lo scorso 8 settembre durante la festa del Pd a Torino. Una storia emblematica degli odierni rapporti tra padronato e un certo sindacalismo. Una storia che non si può far passare sotto silenzio e su cui questo sito aprirà, con l’aiuto di quanti vorranno mettersi in gioco, una campagna pubblica per il reintegro al lavoro di Damiano.
Io, Licenziato perché ho contestato Bonanni
Mentre in tutta Italia s’intensifica la protesta contro Confindustria, il modello-Marchionne e le politiche di svendita dei diritti rese possibili da alcuni sindacati, un nuovo grave fatto conferma come la CISL abbia intenzione di procedere contro i lavoratori che non accettano il suo diktat. All’indomani dell’ormai famosa contestazione al sindacalista Bonanni durante la festa del PD, veniva inviato un telegramma che intimava la sospensione cautelativa del sottoscritto, lavoratore del settore edile, "colpevole" di aver partecipato alla suddetta contestazione. Nella missiva mi veniva contestata la presenza all’interno della protesta mentre invece, per l’azienda, avrei dovuto restarmene "tranquillo e buono" a casa mia per guarire il più presto possibile e rientrare al lavoro. Nella lettera, fatta pervenire qualche giorno più tardi, l’azienda Itinera S.p.A. del gruppo Gavio (impresa che vanta essere una delle maggiori azioniste nella gestione di diversi tratti autostradali in Italia, proprietaria di parte dell’Impregilo e leader nel settore della grande industria edile: grandi opere e affini), nella qualità del direttore del personale metteva in opera la contestazione disciplinare, attaccandosi all’unica possibilità che essi e il loro sindacato potevano utilizzare, contestando al sottoscritto che:
"Con certificato del 31 agosto 2010, Ella comunicava un periodo di malattia decorrente dalla data suddetta sino a tutto il 10 settembre 2010. Per tale motivo,appare evidente la nostra sorpresa quando, nella serata del 8 settembre 2010, abbiamo assistito a reportage televisivi in cui, inequivocabilmente, Ella era impegnato a contestare un noto sindacalista nazionale intervenuto alla festa del PD in Torino nella medesima giornata. Da tale filmato, oltretutto, si evince il Suo stato di salute che non Le ha impedito di partecipare in modo "appassionato" ai tafferugli scaturiti e alla carica nei confronti anche della Polizia di Stato intervenuta".
La lettera si concludeva con la conferma della sospensione cautelativa, preavviso di un quasi sicuro licenziamento. Va ricordato che il lavoratore in quella giornata veniva visitato dal dottore dell’Inps, perché in regime di mutua, che ne attestava l’impossibilità a riprendere il lavoro, confermando la prognosi e il periodo di mutua fino al 10/09/2010. Dopo circa un mese di distanza da questa prima comunicazione, periodo durante il quale il lavoratore ha continuato ad essere in sospensione cautelativa, l’Itinera S.p.A. invia infine una definitiva lettera di licenziamento dove si spiega a chiare lettere quale sia il motivo della volontà aziendale di interrompere il rapporto di lavoro. E cioè il fatto che il lavoratore avrebbe interrotto quel "rapporto di fiducia" che "oggettivamente" deve esistere tra dipendente e datore di lavoro, in riferimento all’articolo ex 2119 del C.C.
Quel giorno, con me, erano presenti altri lavoratori, studenti, studentesse e precari che volevano solo far sentire la propria voce. Voglio essere chiaro: il licenziamento del sottoscritto nasce dall’azione aziendale spinta dalla Cisl edile (Filca). In quella giornata sono stato riconosciuto, insultato e minacciato dal segretario regionale della Filca Cisl, tale Antonio Castaldo, che mi conosceva personalmente per il mio impegno come Rappresentante della Sicurezza a livello territoriale (nell’edilizia) e per il mio impegno passato quale RSU di cantiere. Non posso non notare come in quella giornata vi sia stato un "servizio d’ordine" che, nelle mani dei diversi sindacalisti cislini, chiaramente esagitati, tentava di espellere i contestatori. Questa è la triste realtà con cui mi devo confrontare. Perché non posso credere che i dirigenti dell’Itinera S.p.A. passino le loro serate nel riguardare alla moviola i filmati televisivi che trasmettono i telegiornali, tentando di riconoscere i propri lavoratori in questa o quella manifestazione. Di conseguenza deduco lo stretto connubio che possa essersi venuto a creare tra gli interessi aziendali ed eventuali delazioni sindacali. Interessi aziendali volti a contrastare il mio impegno attivo nella difesa dei diritti dei lavoratori/trici, in particolare sulla questione sicurezza (centrale nei cantieri edili) e quelli sindacali, legati alle mie critiche alla Filca Cisl ed al suo operato.
Infine chiedo a voi: credete sia giusto tale licenziamento? Personalmente credo di no, e fin da subito mi batterò per il mio reintegro e per rivendicare il diritto di tutti e tutte di manifestare i propri pensieri. Invito tutte le realtà sociali, politiche, sindacali e le singole individualità ad appoggiare una vertenza che dal mio punto di vista non riguarda solo me come individuo, ma interessa tutti i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno vivono sulla propria pelle le diverse forme di prepotenze e diktat che violano i nostri diritti.
Damiano Piccione
24/10/2010
Messaggi
1. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 25 ottobre 2010, 12:12, di arcangelo
Il problema è ( a mio avviso) : come ammalato poteva uscire di casa ? aveva la precisa dispensa del medico ? Questo è il fatto tecnico , nudo e crudo . Su questo fatto è possibile licenziare? Sì o no? Poi la contestazione a Bonanni, condivisibile, è un’altra cosa.
1. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 25 ottobre 2010, 21:01, di Miro
La contestazione alla CISL era giustissima.
Se ci fossero pressioni della CISL per licenziarti sarebbe molto brutto da parte della CISL.
MA LA "FINTA MALATTIA" danneggia tutti gli altri lavoratori e manifestanti seri. Vergogna!
2. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 25 ottobre 2010, 22:36, di Sara
Non bisogna mai essere nel torto per avere ragione... Se eri in malattia dovevi stare a casa... Allora sì che sarebbe stato scandaloso il licenziamento.... Io ti voglio credere quando affermi che la reale motivazione sia la contestazione a Bonanni... Purtroppo però non lo puoi dimostrare...La contestazione è un diritto di tutti... Ma tu eri in malattia, non dovevi uscire di casa.
1. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 25 ottobre 2010, 23:18
Da quanto ho capito, era comunque fuori delle fasce orarie di obbligo di reperimento in caso di malattia per le aziende private ...
Del resto si trattava di un dibattito serare, dopo cena, quello con Bonanni e la fascia oraria di reperimento finisce alle 19 ...
Ma non credo sia francamente sia questo il problema .... è evidente che l’operaio non ha avuto alcun controllo casalingo - che non poteva avvenire a quell’ora - e che il problema è l’identificazione di polizia proprio al Festival dell’Unità ... e la conseguente "spiata" degli sbirri all’azienda ...
Quanto alla "ragione" ed al "torto", questi sono stabiliti soltanto dai rapporti di forza .... certo in questa fase non favorevoli agli operai .... figuriamoci ...
Ma credo che le cose in questo senso possano cambiare presto ... il troppo stroppia, come si dice a Roma ... e qualche segnale di senso opposto si comincia a vedere ...
Certo, in anni in cui nei movimenti non ci si preoccupava troppo della "legalità", una cosa del genere era impensabile ...
K.
2. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 26 ottobre 2010, 07:38, di CAINO
Caro Amico, io in 30 anni di servizio sarò rimasto a casa 20 giorni complessivi di malattia e Ti assicuro che non evevo le energie per uscire di casa.
Se sto in piedi VADO A LAVORARE!!!
Nessuno Ti ha ancora scritto che la Tua gitarella alla manifestazione di Bonanni la abbiamo pagata anche noi con la cassa malattia???
Ora chiedi solidarietà per il Tuo licenziamento?
Ma per piacere!!!!
Cordiali saluti.
Caino
3. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 26 ottobre 2010, 08:15
"Caro Amico, io in 30 anni di servizio sarò rimasto a casa 20 giorni complessivi di malattia e Ti assicuro che non avevo le energie per uscire di casa. "
Personalmente non sono mai stato un grande "assenteista" nemmeno io ... ma posso dirti che questa presunta "etica del lavoro" è non solo un pò da coglioni ... ma soprattutto nasconde ben altro ?
Quanto al concetto di "gitarella" credo che alla fin fine sia uscito fuori tutto quello che quelli come te rappresentano ... e cioè i peggiori servi del padrone ... magari "mascherati" strumentalmente "di sinistra" per non farsi subito mandare a cagare su un sito come questo ....
Tornando alla questione dell’operaio licenziato, ma per dialogare con i lettori e non col "servetto" di cui sopra ... non ho dubbi, se i termini della questione sono quelli che vengono detti, che verrà reintegrato dl giudice .... non esiste licenziamento per l’assenza da casa fuori dalle fasce orarie di malattia .... e, se anche fosse stata rilevata l’assenza durante queste fasce ( il che non è ), la pena prevista sarebbe esclusivamente l’addebito del corrispettivo economico della giornata ...
E’ quindi evidentissima la "rappresaglia politica" legata appunto alla contestazione a Bonanni ....
K.
4. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 26 ottobre 2010, 08:43, di Enrico Biso
Che ci sia stata una soffiata, beh su questo mi sembra non ci siano dubbi, che la soffiata sia politica e che serva a screditare i contestatori anti-Bonanni, anche in questo mi sembra tutto abbastanza chiaro.
Il potere usa tutti i mezzi possibili per stroncare chi non accetta di subire in silenzio.
Ma vedo che i commenti, in parte, cercano di danneggiare chi ha subito questa manovra anti-dissenso, e credo che su questo punto la cosa diventi molto amara.
Come dice K, la contestazione è avvenuta fuori orario lavorativo, e quindi la cosa è chiaramente fuori luogo.
Soprattutto quando chi mette sotto fuoco il lavoratore con la chiara accusa di essere un fannullone, si scorda di dire che abbiamo fior di fannulloni finto-sindacalisti che tutto fanno meno che il lavoro del sindacalista, e nessuno li denuncia, anzi, siccome fa comodo che non facciano un bel niente, in questo loro hobby sono non solo tollerati, ma addirittura ispirati.
Dove sono in questo caso, chi giudica il contestatore anti-Bonanni?
Come si fa a giudicare nettamente, quando si vive in un sistema che permette a Marchionne di definirsi lavoratore metalmeccanico, con lo stipendio che piglia annualmente?
Come non vedere che in molti, si scende in piazza incazzati per quel che si subisce anche se in realtà si preferirebbe restare ammalati a riposare a letto?
Semplice.........................................................................................
Si diventa culturalmente succubi del sinistro-governismo, si diventa più realisti del re in persona, e si beve con gioia la vulgata che i lavoratori rubano lo stipendio, e se come in questo caso, il potere usa i suoi mezzi per mettere in croce un lavoratore "rompi-balle", ci si permette di unirsi all’armata di chi chiede di non mettersi di traverso.
Anche io, che lavoro il più possibile, per reggere la mia situazione personale,da mattina a sera, se però posso, mi unisco a chi manifesta, e se posso lo faccio anche con febbre o altro, e allora?
Il mio problema è che a volte purtroppo non ce la faccio, questo si che lo considero un problema.
Questa è una società in cui chi detiene soldi e potere indica in chi non detiene un bel niente la causa della crisi economica, se contesti i Bonanni devi sapere che in un modo o nell’altro tenteranno di fartela pagare cara, in questo caso provano a indicare nel lavoratore un fannullone e noi che si fa?
Ci si unisce al coro?
Manco per niente, la storia è cosi chiara che in nome della solidarietà di classe dobbiamo portare solidarietà piena a chi è vittima di manovre repressive.
Nessun favore ai Bonanni e compari, smascheriamo i veri fannulloni che cercano di smorzare chi lotta e crea conflitto sociale.
Per una sinistra che torni ad essere sinistra, e sappia da che parte stare senza alcun se e senza alcun ma.
Allontaniamoci dall’interclassismo che ci ha portato a questa disastrosa situazione economica, solidarietà a Damiano Piccione e a tutti quelli che scendono nelle piazze e che disturbano il potere capitalista e i suoi lacchè.
Enrico Biso
5. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 26 ottobre 2010, 19:15, di pugno chiuso
SERVO,DEI SERVI, SERVO, VERGOGNATI,LECCACULO DEL PADRONE
6. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 26 ottobre 2010, 19:16, di pugno chiuso
RIFERITO A CAINO
7. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 28 ottobre 2010, 12:18, di I sindacati hanno fatto dei bei danni
Siete la parte peggiore dell’Italia.
Sono moto contento del licenziamento.
8. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 28 ottobre 2010, 12:29, di PIERO
Bravo sei una GRAN CAROGNA dAMIANO ERA STATO VISITATO NELLA STESSA MATTINA PER UN INTERVENTO CHE NON GLI CONSENTIVA DI ALZARE PESI CON IL BRACCIO VERGOGNATI!!!
9. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 28 ottobre 2010, 23:40, di Enrico Biso
Sei "in moto" e sei contento, bravissimo, per il licenziamento che non avverrà invece, puoi cominciare a rodere parecchio.
Buon viaggio "motociclista"..............................
Enrico cor camion
3. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 26 ottobre 2010, 13:45, di maurizio
quando si dice "si stava meglio quando si stava peggio" anche se non e’ giusto pensarlo ma quando c’erano le B.R ................
1. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 26 ottobre 2010, 13:47
..... il livello delle "rappresaglie" era più basso ... diciamolo ....
Raf
4. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 27 ottobre 2010, 18:52, di Gianluca
Mi fa piacere che ci sia una maggioranza di lavoratori onesti.
5. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 27 ottobre 2010, 18:59, di nando
Tutta la mia solidarietà a Damiano Piccioni, questa secondo me è una soffiata politica e i responsabili sono oltre al sistema padronale, i Bonanni, la pseudo-sinistra del Pd... e anche certi lavoratori lecc... dei padroni che pensano di salvarsi, facendo gli infami...Purtroppo con questo gesto si vuol smorzare le lotte e il conflitto sociale in atto.
1. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 27 ottobre 2010, 20:56, di nando
Ps. correggo, volevo scrivere Damiano Piccione.
6. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 8 febbraio 2012, 14:54, di PRRRRRRRR
LICENZIATO PERCHE’ ERI IN MUTUA
1. La vicenda di Damiano Piccione, operaio , licenziato per aver contestato Bonanni, 8 febbraio 2012, 15:54, di PRRRRRRRR
REINTEGRATO PERCHE’ SIAMO IN ITALIA, IL PAESE DELL’ARTICOLO 18