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Le troppe anomalie del calcio a Roma

Publie le mercoledì 12 maggio 2010 par Open-Publishing
5 commenti

Dalle “puncicate” al “dovete perdere” il calcio italiano ha da anni un problema Roma. Nella capitale, città dove lo sport ha i suoi vertici istituzionali – e questo, vedremo, conta… – il calcio è degradato, si è imbarbarito ed è entrato al Colosseo. E anche questo non è detto a caso: in campo e in curva sono tutti gladiatori, tutti hanno un onore da difendere, vendette da consumare, spuntano braccia tese e pollici versi. Un tempo c’erano tifosi caciaroni, magari simpatici e divertenti, adesso la gente normale va al derby guardandosi le spalle e i genitori hanno paura se i figli sono allo stadio. Il calcio a Roma è senza legge.

Forse il tifo contro se stessi e l’invocazione a perdere non è nemmeno il peggio – peggio sono le asce, le auto incendiate con i bambini a bordo, gli incidenti, un tifoso semisgozzato che dice: “Embè, allo stadio le coltellate le prendi e le dai…” – ma di sicuro è un record mondiale. Un portiere insultato e minacciato (“Se vincete ve menamo”) perché para troppo non si è mai visto. Forse si potrebbe anche discutere se è giusto tifare “a perdere”, di certo la curva ultrà che ha ideato questa perversione per impossessarsi del mancato scudetto della Roma, si sente sdoganata e legittimata. Qui il concetto del “non si può fare” non esiste.

E tutto ciò in campo si sente. Se il primo tempo di Lazio-Inter aveva ancora la parvenza di calcio, il secondo no. La Lazio era ormai sottomessa alla curva: la sconfitta vendicava gli stupidi pollici versi di Totti nel derby. A Roma c’è una faida dove non si sa chi abbia cominciato.

Del resto qui si interruppe un derby perché c’era “un bambino ucciso da un’auto della polizia”. A nulla servì che la polizia garantisse il contrario. A Roma si fa quello che dice la curva e non quello che dice un questore. A Roma il presidente della Lazio vive sotto scorta, riceve buste con proiettili e promette, proprio lui, un calcio “etico”. Quello della Roma, signora gentile ed educata, tuona puntualmente contro gli arbitri. A Roma per un sospetto rigore mancato si fanno cortei sotto la Figc (Mario Corsi dapprima si era fatto promotore e pur ricevuto il diniego dalla questura l’ha ignorato) e, se serve, anche manifestazioni per diluire i debiti del presidente. A Roma si bombardano le tribune di bombe carta. A Roma non si squalifica l’Olimpico perché i politici non vogliono e perché il vertice del calcio ha paura delle reazioni. I tifosi di Roma e Lazio girano l’Italia quando gli altri hanno restrizioni maggiori. A Roma le radio di fazioni contrarie si scannano 24 ore su 24 (una di queste è condotta da Mario Corsi, in gioventù appartenente ai NAR e a cui si attribuirono gli omicidi assieme a un altro capo ultrà Guido Zappavigna di Fausto e Iaio e Ivo Zini). Roma è malata grave, Roma è ultrà.

VIDEO http://www.la7.it/sport/dettaglio.asp?prop=senzatituli...

Messaggi

  • ciao sono un tifoso della Roma, frequentatore abituale di stadio e occasionale di trasferta (l’occasionalità è anche dovuta al fatto che la maggior parte delle trasferte sono vietate dal casms o come diavolo si chiama, se vuoi ti faccio un bell’elenco di tutte le citta dove io, libero cittadino italiano non posso andare . genova , napoli, bologna, cagliari, catania, etc)
    permettimi di dirti che il problema che tu chiami Roma, io lo chiamo Italia, Europa, Mondo
    permettimi di dirti che le "puncicate" di piazza mancini o ponte milvio, a milano si chiamano bastonate, a torino sprangate, a londra guerriglia a bogotà pistolettate
    permettimi di dirti che il problema stadio è lo stesso problema movida, fila al semaforo, litigio condominiale in termini di effetti
    permettimi di dirti che a Roma , come a Milano Torino Napoli non si fa ne quel che dice la curva
    ne quel che richiede il questore ma esclusivamente quello che comandano le televisioni
    permettimi di dirti che a Roma non si fanno manifestazioni per un rigore mancato, ma per anni e anni di ruberie perpretate da chi il vero potere economico e mediatico lo tiene ben stretto (giusto per esempio , la7_tronchetti_inter, bel servizio a tre giorni dall’assegnazione dello scudetto)
    permettimi di dirti infine che chiunque provi una passione per la propria squadra ha il diritto di tifargli contro (io non lo farei mai!) quando vuole senza che alcuna bigotteria stia lì a insultarlo e che il mio Capitano esulti come e quanto vule sotto la propria curva senza che un capodistatofirmatutto senta il bisogno di alzare la testa unicamente per il caso totti.
    saluti (non romani)
    pat

    • ...questo è più che scontato, difatti ci vorrebbe un veloce anche se protratto nel tempo, fenomeno di disintossicazione dal calcio (cioè tutto quello che di seguito si porta come il businness delle curve) e chiaramente riguarda tutto il mondo ultrà, soprattutto quello strumentale, e non solo romanisti, ...credevo non ci fosse necessità di specificarlo. Inoltre senza entrare esageratamente in merito ci sono personaggi, nel caso specifico, che conferiscono alla Società un’immagine impresentabile, quale i personaggi che sono citati nell’articolo stesso; onestamente tifare una squadra i cui portavoce, e nessuno dei compagni batte ciglio, sono Mario Corsi o Zappavigna, indiziati dell’omicidio di tre ragazzi tre negli anni ’80, e in curva uno dei rappresentanti è Spadino, altro mafioso, mi fa un certo schifo. Proprio in virtù del mio essere romanista mi permette di arrogarmi il diritto di dire no a tutto questo che a dirla tutta del calcio non ha nemmeno l’ombra, è piuttosto un giro di mafiosi e profittatori, che vengono dritti dritti dalla malavita più crassa.

    • permettimi di dirti che molti a roma, milano, bogotà... ne hanno pieni i coglioni di vedere scene di guerriglia urbana, cariche della celere, auto fracassate e via dicendo per una partita di calcio. Basterebbe penbsare che il prorpio divertimento non lo si può imporre a tutti... mano militare. A me che siano tifosi della roma dell’inter e via dicendo non interessa. Ma rendetevi conto, permetetemelo, che a molti altri avete davvero rotto i...

  • Per il potere è molto comodo far "sfogare" giovani disoccupati, sottooccupati,sottopagati puncicandosi fra loro invece di protestare per le strade tutta la loro rabbia repressa e quindi incita.Questa la realtà!michele

  • In alcune città , Roma in primis, il calcio è completamente in mano agli Ultras fascisti, che minacciano e ricattano Società, presidenti , calciatori e giornalisti !!

    Rientra tutto, ovviamente, in una precisa strategia politica , finalizzata a convogliare voti e consenso verso la destra, che , com’è nel suo DNA , tende ad utilizzare gli Ultras come formazioni squadriste e come elemento di raccordo con la criminalità organizzata !!

    Le formazioni Ultras si finanziano ricattando, spacciando, gestendo la generica microcriminalità e facendo lavoro sporco per i loro padrini politici !

    Il calcio è ormai solo un pretesto ed una copertura per attività che non hanno più niente a che vedere con lo sport !!

    MaxVinella