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Le violazioni nel Bajo Aguán saranno denunciate

Publie le mercoledì 9 marzo 2011 par Open-Publishing

Honduras

Le violazioni nel Bajo Aguán saranno denunciate

a livello internazionale

Si conclude la Missione internazionale dei diritti umani

Durante una conferenza stampa, i rappresentanti delle organizzazioni che dal
24 febbraio al 5 marzo hanno integrato la Missione di osservazione sullo
stato dei diritti umani nel Bajo Aguán, in Honduras, hanno presentato i
primi risultati della missione e le azioni che verranno intraprese nei
prossimi mesi.

“La Missione costata con preoccupazione che non cessa la repressione e la
violenza contro i membri delle comunità e organizzazioni contadine, le quali
vivono in uno stato di totale mancanza di protezione e di difesa di fronte
alla parzialità dimostrata dalle autorità.

Inoltre, i crimini commessi contro la vita nel Bajo Aguán sono destinati a
restare impuniti, favorendo in questo modo la reiterazione delle violazioni
ai diritti umani”, si legge nel comunicato distribuito ai mezzi
d’informazione presenti all’attività.

Tra le principali segnalazioni, la Missione ha posto l’accento sulla
mancanza d’indagini e di ricerca dei colpevoli dei diciannove casi di
omicidio di membri delle organizzazioni contadine, commessi durante l’ultimo
anno.

Ha inoltre segnalato le molteplici violazioni del diritto all’integrità
delle persone commesse sia da elementi delle forze di sicurezza pubblica,
che dalle guardie private che proteggono le proprietà dei latifondisti e
produttori di palma a africana della zona.

Il comunicato evidenzia infine l’esistenza di casi di sequestro e tortura,
lesioni multiple e di abusi sessuali.

“Abbiamo rilevato un ambiente di repressione molto forte contro le famiglie
contadine. Si continuano a eseguire sgomberi senza rispettare gli standard
internazionali. Una forma totalmente illegale che viola i diritti umani e
che ci preoccupa molto”, ha detto alla Lista Informativa “Nicaragua y más”,
il coordinatore per l’America Centrale di FIAN Internacional, Martín
Wolpold-Bosien.

La Missione internazionale ha anche evidenziato la totale mancanza di
rispetto degli accordi firmati dal governo con le organizzazioni contadine e
delle disposizioni legali in materia agraria. Ha posto inoltre l’accento sul
clima di preoccupante stigmatizzazione e criminalizzazione della lotta
contadina per l’accesso alla terra.

“Continua la repressione, la violenza, lo stato d’indifensione, l’impunità e
la mancanza di protezione alla popolazione contadina. Tutto ciò che abbiamo
rilevato, lo denunceremo a livello internazionale”, ha affermato
Wolpold-Bosien.

Di fronte a questa situazione, la Missione internazionale ha chiesto alle
autorità nazionali di svolgere serie indagini per accusare e condannare gli
autori degli omicidi e dei crimini commessi, e anche di cessare
immediatamente la repressione e la violenza contro il movimento contadino.

Ha inoltre esigito il rispetto degli accordi firmati e delle disposizioni
legali esistenti, facilitando l’accesso alla terra, alla salute,
all’educazione e a un’abitazione dignitosa.

I membri della Missione hanno infine segnalato l’urgenza di un cambiamento
dall’attuale modello di sviluppo rurale, basato sull’agro-commercio e
l’accaparramento delle terre, a “politiche che fomentino l’agricoltura
contadina sostenibile e l’implementazione di una riforma agraria integrale”.

Alla comunità internazionale hanno chiesto di contribuire con misure
concrete e contundenti a una maggiore protezione delle persone la cui vita è
in pericolo, “assicurando che la cooperazione sia condizionata al rispetto
dei diritti umani”.

Dovrà inoltre garantire che i finanziamenti diretti allo Stato honduregno e
alle imprese private “non contribuisca alla violazione dei diritti umani” ed
ha chiesto che siano rivisti tutti gli accordi di cooperazione finanziaria
“con le forze di pubblica sicurezza e con le imprese private che potrebbero
essere coinvolte in atti di violenza, repressione e violazione dei diritti
umani nella regione”.

“È stata un’esperienza molto coinvolgente e importante, frutto dello sforzo
di tutte le organizzazioni che hanno fatto parte della missione. Condividere
questa tragedia e la sofferenza della popolazione ha creato le condizioni
per un impegno ancora più profondo a fianco di questa lotta.

Continueremo a seguire da vicino questa situazione, accompagnando la lotta
per i diritti umani e contro l’impunità”, ha concluso Wolpold-Bosien.

La relazione finale sarà presentata alla Commissione Vera (CdV), alla
Commissione interamericana dei diritti umani (CIDU), al Consiglio per i
diritti umani delle Nazioni Unite (CDU), all’Unione Europea e alla Corte
Penale Internazionale (CPI).

*© (Testo Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di
Associazione Italia-Nicaragua * www.itanica.org )