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Lisistrata

Publie le lunedì 14 febbraio 2011 par Open-Publishing

Ecco cosa pubblicai sul mio Blog in data 21 gennaio 2007.

Dopo la manifestazione di ieri, e pur contro i miei interessi di parte, auspico una dura presa di posizione delle donne affinchè il potere maschile sappia mandare a casa il "Sultano" aggiungendo agli argomenti di allora la deriva amorale nella quale ha fatto scivolare il Paese e la disastrata situazione economica delle famiglie:

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Aristofane e lo sciopero del…..sesso.

E’ passato qualche anno da quando venne rappresentata per la prima volta la commedia “Lisistrata” (411 a.C.) nella quale Aristofane - “sindacalista” ante litteram - istigò le ateniesi, per bocca della citata interprete dell’Opera, scritta in uno dei momenti più drammatici della storia di Atene, a rifiutarsi di concedere i propri “favori” agli uomini della città fintanto gli stessi non avessero trattato la pace con la rivale, Sparta.

Ho pensato che, forse, l’unica soluzione per ricondurre a miti consigli i maschietti che siedono in Parlamento, nei posti di Potere nel nostro Paese, e coloro che sembra abbiano perso la strada maestra, ed indurli a sani ragionamenti su:

 tutela del T.F.R. e consenso esplicito da parte del lavoratore per la destinazione, semmai, della propria liquidazione ai Fondi pensione integrativi ma con rendimenti minimi garantiti;

 Sanità (Salute pubblica) da salvaguardare con Risorse e Strutture adeguate ai bisogni della collettività senza il taglio indiscriminato delle spese, seppur da “moralizzare”;

 diniego alla concessione di nuove postazioni di “guerra” sul territorio nazionale (Vicenza, per esempio) a Paesi d’oltre Oceano che esportano tanta “democrazia” da allarmare anche le Nazioni amiche;

 ecc….

potrebbe essere quella di suggerire alle donne italiane, novelle Lisistrata (colei che scioglie gli eserciti), una astinenza generalizzata e motivata dal ed al raggiungimento di obiettivi condivisi quali affiorano sempre più dalla crescente protesta popolare.

Ho, però, riflettuto sull’età - piuttosto avanzata - di molti “Centri di Potere” in Italia, sull’adagio napoletano che recita “ o comannare è meglio che o fottere” e sul crumiraggio ed ho desistito dal proporre, oggi, la trovata che avrebbe penalizzato tanti, molti cittadini, ma non certo chi siede in poltrone comode e con i braccioli laterali di sostegno, considerata la tarda età dei fruitori della comodità.
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