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Mare italiano: spiagge libere negate ai cittadini
Publie le sabato 29 maggio 2010 par Open-Publishing1 commento
Le bellezze naturali del Salento sono la risorsa fondamentale del nostro territorio, la cui fruizione si pone come ineludibile presupposto per lo sviluppo del turismo e quindi lo sviluppo economico. Da alcuni anni, però i salentini assistono impotenti allo "scippo" delle loro più belle spiagge, dei loro più incantevoli scorci di mare...tutti ormai nelle rapaci mani di chi, con quattro soldi di concessione e lucrando somme notevoli, pretende di fornire il "servizio" di cabine e ombrelloni a chi ne farebbe volentieri a meno! Il tutto sotto il paravento dell’occupazione e dello "sviluppo del territorio", applicando, però, di fatto un metodo che porta a sottrarre alla libera fruizione le zone di maggiore bellezza, destinandole ai lidi privati, e lasciando a chi non può permetterselo i tratti di spiaggia più brulli e disagevoli. Capita così che tanti salentini, che magari con il frutto di decennali sacrifici hanno edificato una casetta al mare per poter passare le ferie, si vedano precluso il passaggio da quello che diviene di fatto un altro odioso balzello: QUELLO CHE UN TEMPO ERA UN DIRITTO DI TUTTI E’ DIVENTATO UN PRIVILEGIO PER CUI BISOGNA PAGARE, spesso molto salato!
Peraltro, questo sistema non influisce neanche positivamente sul turismo, in quanto provoca un notevole aumento dei costi che può scoraggiare chi deve badare a quanto spende per la vacanza, indirizzandolo magari verso le spiagge greche o della ex jugoslavia, dove è più facile trovare il mare gratis per tutti.
Sia chiaro: non siamo contrari in linea di principio alle spiagge private, ma riteniamo che chi non ha voglia o possibilità di andare nei lidi privati, sostenendo i relativi oneri, debba avere la libertà di poter scegliere anche i posti più belli, al pari di chi può spendere. Ormai, però, imperversa la completa monopolizzazione di interi tratti di mare: le spiagge di Torre dell’Orso, di San Foca o degli Alimini sono ormai off-limits per i salentini, completamente in mano ai concessionari che spesso stipulano convenzione con i villaggi turistici che ben poco apporto danno all’economia salentina.
Giovanni D’AGATA componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, chiede al neo Presidente VENDOLA, che ha sempre dimostrato di avere a cuore le ragioni dei più deboli, norme che garantiscano la libera fruizione del territorio a tutti, anche a chi ha difficoltà a pagare gli onerosi balzelli richiesti per avere la disponibilità di un ombrellone nei lidi privati.
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1. Mare italiano: spiagge libere negate ai cittadini, 29 maggio 2010, 10:08, di Marys
Forse nel Salento sono andati a scuola nella Versilia .In questa zona assai brutina, è impossibile trovare una spiggia libera,e se la trovi è lontana da tutti i servizi ed è un vero mondezzaio.I bagni da Viareggio e proseguendo fino a Massa marittima sono privatissimi, nel senso che nn esistono spazzi tra un bagno e un’altro se entri paghi e sei obligato a prendere la sdraia.Avete presente la Capannucia a Forte dei Marmi? sembra di entrare in uno Zoo, con i lettini stile Romano ricoperti con dei cenci leopardati. Peccato che il mare è il solito versiliese assai sporchino. Trovo che chi gestisce le spiagge diventano dei padroni senza averne il diritto. Se arrivano delle mareggiate come spesso accade in versilia,questi signori chiedono i rimborsi per danni a cose, e loro danno una miseria per avere questi spazzi con dei ricavati fortissimi e spesso hanno dei prestanomi per nn pagare le tasse. Ho deciso che quest’anno vado al mare e stò tutto il giorno vicino al bagno asciuga e se mi rompano chiamerò i vigili, perchè pagare 20 € per una sdraia è un furto e stare a godermi il sole è un mio diritto.