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Mercato del Lavoro o delle beffe?

Publie le mercoledì 23 marzo 2011 par Open-Publishing

Sicuritalia Group Holding S.p.A.

Un primario Istituto di Vigilanza operante sul territorio nazionale pubblica su uno dei maggiori giornali quotidiani un annuncio alla ricerca di 40 addetti alla Vigilanza, da ssumere su Roma.

Convoca i candidati, li sottopone a colloquio ed, a coloro che lo superano, consegna elenco dei documenti da produrre perché assunti immediatamente, ma con la condizione sospensiva legata all’ottenimento, da parte dell’assumendo, del Porto d’Armi e relativo Decreto prefettizio. Provvede a produrre e certificare le foto dei candidati in divisa, formato tessera, con le mostrine della Società per come poi appariranno sul documento Porto d’Armi per l’esercizio della professione, ecc…

La documentazione relativa è sottoposta, da parte della Società stessa, al vaglio dei competenti Uffici per il rilascio del citato Decreto con la dicitura “ … il richiedente si impegna, qualora la presente istanza venga accolta, ad assumere la suddetta guardia particolare giurata ed iscriverla agli Enti previdenziali …”.

Accade così che ben 40 posizioni, definite positivamente presso la Questura di competenza, giacciano per svariati mesi in attesa che la Società, sollecitata più volte a ciò, provveda a ritirare gli Atti per la definizione dell’assunzione.

Sopravviene, però, la beffa per i lavoratori i quali, alle reiterate insistenze, si sentono replicare - dopo circa dieci mesi dal colloquio ed otto dal concesso Porto d’Armi, valido per lavoro - che non si intende più procedere alla loro assunzione, che i Decreti sono stati archiviati presso la Questura, causa il loro non ritiro e che gli illusi hanno buttato al vento le loro speranze, attese e soldi (oltre quattro centinaia di euro a persona).

“Così è se vi pare”!