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NAPOLI - Occupato il CEPU e traffico bloccato
Publie le martedì 21 dicembre 2010 par Open-Publishing5 commenti
Continuano le manifestazioni. In campo universitari e liceali di Umberto, Mercalli, Genovesi, Villari, Tito Lucrezio Caro e altri istituti napoletani. Ecco la cronaca della giornata

La protesta contro la riforma Gelmini incalza. Oltre cinquanta unversitari di Federico II e Orientale hanno occupato alle 12,30 la sede Cepu di piazza Bovio. Non basta. In mattinata circa duecento studenti di Mercalli, Umberto, Villari e Tito Lucrezio Caro, hanno protestato con un sit in in piazza San Pasquale a Chiaia. L’obiettivo è unico: far saper che l’Onda colpirà ogni giorno un obiettivo simbolo della città.
La dirigenza del Cepu non ha accettato di ricevere gli universitari, che sono rimasti per circa un’ora all’interno degli uffici di piazza Bovio, accusando la deputata Catia Polidori di aver votato la fiducia al Governo per favorire l’istituto di preparazione agli esami Cepu, riferibile all’imprenditore Francesco Polidori. Si tratterebbe di un’omonimia per la deputata, ma i ragazzi ribadiscono la presenza di una parentela.
Giunte le forze dell’ordine, gli studenti hanno pacificamente lasciato la sede a ritmo di slogan: "Cepu pagaci la laurea", "Meno soldi ai privati, più fondi all’università".
Solo un’ora prima gli studenti delle scuole superiori avevano protestato con un sit nel quartiere di Chiaia, leggendo stralci della riforma e della Costituzione. Sul marciapiede ad ascoltare c’erano anche i ragazzi dell’Umberto, che prima di manifestare hanno ripulito le mura dell’edificio con detersivo e pietra pomice.
Infine i liceali hanno bloccato il traffico a via Caracciolo (altezza Piazza Vittoria) per circa venti minuti. La loro protesta è confluita con quella degli universitari e insieme in corteo sono andati alla Regione per leggere una lettera degli studenti del Genovesi indirizzata al premier Berlusconi.
Messaggi
1. NAPOLI - Occupato il CEPU e traffico bloccato, 21 dicembre 2010, 12:12
Milano, domani proteste a sorpresa
Annunciano proteste a sorpresa per domani gli studenti universitari e delle scuole superiori di Milano. Per ora l’unico appuntamento confermato e quello per il presidio che si terrà alle nove in via Festa del Perdono, davanti all’Università Statale. Da lì non è escluso che, in base al voto di Palazzo Madama e al numero di partecipanti, possa partire un corteo con azioni dimostrative. "Una replica di quanto avvenuto il 14 dicembre a Milano - fa sapere una nota su Internet - con assalti a base di vernice alle banche o l’irruzione alla Borsa". Bocche cucite anche all’Accademia di Brera i cui studenti nelle ultime settimane c’hanno preso gusto a quelli che loro chiamano "blitz creativi", cioè forme di protesta veloci per sensibilizzare la cittadinanza verso il dissenso del mondo universitario nei confronti della riforma Gelmini. Flash mob nei musei o per strada e striscioni calati dalla Rinascente e dal Duomo sono alcune delle proteste organizzate da questi studenti. Oggi e domani in tutte le università milanesi sono previste assemblee.
Torino, domani due cortei
Anche a Torino tornano in piazza gli studenti universitari per protestare contro la riforma Gelmini. Nel capoluogo piemontese due i cortei in programma: il primo è previsto da Palazzo Campana, sede delle facoltà scientifiche da ieri occupato ma senza blocco della didattica che dovrebbe raggiungere piazza Carignano per sostare davanti alla sede del primo Parlamento italiano. Un secondo corteo invece è previsto da Palazzo Nuovo sede delle facoltà umanistiche
Roma - Studenti: "Non daremo preavviso per manifestazione"
"Non chiederemo alcuna autorizzazione e non faremo nessun preavviso alla Questura per la manifestazione di domani. Domani alle 9 e 30 partiremo dalla Sapienza, a piazzale Aldo Moro, e poi decideremo come muoverci, magari con azioni insolite e a sorpresa". Lo hanno riferito gli studenti, che per domani hanno annunciato a Roma una manifestazione contro il ddl Gelmini.
Genova: docenti, dottorandi e ricercatori precari invitano alla mobilitazione
Oltre 150 tra docenti, dottorandi e ricercatori precari aderenti alla Rete29aprile e alla Flc-Cgil hanno sottoscritto una lettera aperta agli studenti dell’università genovese invitandoli alla mobilitazione contro la riforma Gelmini. Gli stessi docenti e ricercatori hanno organizzato per oggi e domani alcuni incontri, ed il laboratorio ’’L’università che vorresti’’ nei poli dell’ateneo.
Bari, studenti incatenati per le vie della città
Incatenati percorreranno in serata, a Bari, le strade della città: è la nuova iniziativa degli studenti dell’Università del capoluogo pugliese che hanno indetto per le 18 una manifestazione in piazza Umberto per manifestare il loro ’no’ al ddl Gelmini di riforma dell’Università. L’iniziativa simbolica che verrà messa in atto dagli studenti - informa una nota - è per dire che "al Governo e alle istituzioni che le idee non si arrestano". "Proveremo a dire alla cittadinanza - si legge ancora nel comunicato - che non siamo scoraggiati e che abbiamo bisogno di continuare la mobilitazione per manifestare il nostro disagio e le nostre esigenze e per riprendere contatto con la cittadinanza"
1. NAPOLI - Occupato il CEPU e traffico bloccato, 21 dicembre 2010, 12:40
Roma Tre, tombolata sotto Rettorato: "Basta dare i numeri"
Una tombolata simbolica degli studenti sotto il Rettorato di Roma Tre per lanciare il messaggio: "Basta dare i numeri, il nostro futuro non è un gioco". "Abbiamo portato una tombola gigante - racconta Claudio - e stiamo estraendo i numeri importanti per il nostro futuro. Sicuramente tra questi c’è il 14, giorno dell’ultima manifestazione, e il 113, quello del ddl Gelmini, anche se purtroppo nella tombola non c’è. Chiediamo alla classe politica, ma anche al nostro rettore Fabiani, di smetterla di dare i numeri e di scherzare con il nostro futuro".
Studenti: "Domani a volto scoperto, ma a sorpresa"
Il corteo di domani, degli studenti universitari, organizzato dai ragazzi della Sapienza per protestare durante la discussione in aula del ddl Gelmini, "sarà pacifico. Non vogliamo che si verifichino scontri e per questo manifesteremo a volto scoperto". Lo dice Andrea Gattuso dell’Udu. Nonostante la notizia del possibile allargamento della zona rossa, gli studenti hanno deciso di ignorare il centro della città e i palazzi del potere perché "vogliamo che passi l’idea che l’unica zona rossa della città è quella dell’Università che non vogliamo venga violata dal provvedimento in discussione". Un’altra caratteristica del corteo di domani, ha proseguito il rappresentante dell’Unione degli universitari, sarà l’effetto sorpresa: "non abbiamo ancora comunicato il percorso alla questura e pensiamo di chiedere le autorizzazioni nel corso del corteo. Sarà questo il nostro modo di creare disagio alla città".
Isernia, flashmob liceali contro ddl Gelmini
Flashmob a Isernia contro il ddl Gelmini: lo hanno inscenato questa mattina gli studenti del Liceo Classico, del Liceo Artistico e dell’Itis ’’Mattei’’, un centinaio in tutto, che hanno scelto come cornice il centro commerciale cittadino ’’In piazza’’. Altri studenti degli stessi istituti sono rimasti nelle rispettive scuole, dove va avanti da circa una settimana il regime di occupazione per ’’esprimere il disagio provocato dai cambiamenti che la Riforma Gelmini introdurra’’’.
Sassari, carbone in dono alla Gelmini
Un sacco di carbone per il ministro della Pubblica Istruzione Maria Stella Gelmini. Lo hanno spedito stamattina, dalle Poste centrali, gli studenti dell’Università di Sassari, tutti con in testa un cappuccio rosso da Babbo Natale, insieme a una lettera indirizzata allo stesso Babbo Natale. Il pacco con il dono simbolo di chi è stato ’cattivo’, arriverà in piazza Kennedy 20 a Roma, sede del ministero. Il mittente, naturalmente, l’Universita di Sassari. Nella lettera gli studenti chiedono a Babbo Natale ’’di inoltrare i nostri migliori auguri al ministro Gelmini consegnandole il giusto dono che spetta a coloro che non si sono comportati bene’’.
2. NAPOLI - Occupato il CEPU e traffico bloccato, 21 dicembre 2010, 13:34
Flash mob davanti a Montecitorio
Un flash mob davanti a Montecitorio, per "prendere in giro il governo e il clima di tensione che vuole provare a creare": è la risposta che oggi alle 16 gli studenti daranno al governo. Lo annuncia la Rete degli studenti. "Non possiamo accettare - dicono in una nota - che le nostre proteste che ormai proseguono ininterrottamente da tre mesi vengano liquidate come un problema di ordine pubblico, a cui Gasparri dà la solita risposta della repressione fascista che esaspera gli animi e alza la tensione. Mercoledì saremo in piazza a Roma e in molte città d’Italia ancora una volta contro il ddl università che sarà in discussione al Senato e contro i tagli a tutto il mondo della conoscenza, questo deve essere il primo argomento di discussione del governo".
Pisa, docenti imbavagliati e studenti in sciopero della fame
Alcuni docenti dell’Università di Pisa si sono imbavagliati stamani davanti al Rettorato per protestare contro il ddl Gelmini. ’’È l’unico modo - hanno spiegato - per far sentire la nostra voce a un governo che non ci ascolta’’. Un gruppo di studenti in sciopero della fame ha, invece, occupato una sala dell’edificio per protesta e vi rimarrà fino a domani, giorno nel quale il Senato dovrebbe votare la riforma. Intanto, il rettore Massimo Mario Augello, dopo avere incontrato il personale tecnico amministrativo per il tradizionale scambio di auguri natalizi, ha deciso di rinunciare al rinfresco perché ’’in questo periodo non abbiamo nulla da festeggiare’’ e per rispetto alla scelta degli studenti che hanno iniziato ieri lo sciopero della fame.
Delegazione studenti di Catania a Roma
Manifestazioni si terranno domani anche a Catania per "contestare il voto della Riforma Gelmini, previsto al Senato", mentre una delegazione di studenti sarà a Roma per partecipare alle proteste nella Capitale. Le iniziative, annuncia il Movimento studentesco catanese, rientreanno nell’ambito del progetto ’Regaliamoci un futuro’, in chiaro ironico spirito natalizio, avranno inizio alle 10 nella centrale piazza Università. "Durante la giornata - anticipano i promotori della protesta - si svolgeranno assemblee, flash mob e sarà date informazioni sulle conseguenze nefaste della Riforma dell’Università. Una delegazione di studenti del Movimento studentesco catanese parteciperà alla manifestazione che si svolgerà a Roma".
Roma Tre, studenti bloccano parcheggio: "Rettore non scappi"
Hanno bloccato il parcheggio dell’università di Roma Tre per un quarto d’ora perché ’’il rettore non può scappare ogni volta che si manifesta contro i provvedimenti dell’ateneo, in particolare contro la nascita di una Fondazione, la Cestia, che gestirà parte del patrimonio dell’ateneo’’. È la protesta messa in atto da alcune decine di studenti di Roma Tre.
3. NAPOLI - Occupato il CEPU e traffico bloccato, 21 dicembre 2010, 19:38
22/12 - Manifestazione studentesca a L’Aquila
Riprendiamoci il futuro: se non ora, quando?
Il comitato cittadino 3e32 aderisce ed invita a partecipare alla manifestazione di domani 22 dicembre a L’Aquila, indetta dagli studenti in mobilitazione contro i tagli all’istruzione e all’Università pubblica. Scendere in piazza domani significa urlare ancora una volta che il nostro territorio e la nostra Università sono due elementi complementari e indissolubili tra loro.
Negli ultimi venti mesi quante volte abbiamo sentito che l’Università era il motore dell’economia aquilana? Cosa è stato fatto per garantire alloggi agli studenti? Cosa viene fatto per incrementare la ricerca? In che modo viene integrato il tessuto universitario a quello cittadino? Certi della necessità di una riforma che modifichi profondamente lo stato attuale dell’Università, rifiutiamo il DDL Gelmini perché toglie risorse al mondo della formazione, lo precarizza e lo dispone alla privatizzazione.
Chiamare riforma meri tagli di bilancio (conditi da qualche proposta volta in realtà a rafforzare i baronati) è un chiaro ribaltamento della realtà e un tentativo di mascherare una evidente incapacità politica.
E’ un meccanismo di propaganda linguistica e mediatica che conosciamo bene e che viviamo a L’Aquila sulla nostra pelle da ormai quasi due anni.
I trionfalismi del Governo a L’Aquila rivelano una strategia in cui gli aiuti e l’emergenza nascondono catene di profitto e i diritti sociali, non ultimo il diritto allo studio, vengono subordinati alle speculazioni delle cricche.
Siamo andati a Roma lo scorso 14 dicembre anche per dire che siamo stufi e arrabbiati. Per affermare con forza che noi lotteremo fin quando saranno riconosciuti i nostri diritti su questo territorio.
Fin quando sarà ripristinato il nostro status di cittadini italiani in un Paese che investe sui giovani e sul futuro.
Scendiamo tutti in piazza domani, perché se gli studenti sono il futuro della città, la città dev’essere il futuro degli studenti.
Mercoledì 22 ore 10.30 concentramento polo universitario di Coppito
Comitato "3e32" - L’Aquila
4. NAPOLI - Occupato il CEPU e traffico bloccato, 21 dicembre 2010, 19:42
Trieste, studenti sulla gru contro la riforma Gelmini
Gli universitari al porto sono saliti sul cosiddetto pontone Ursus e hanno appeso uno striscione, con la scritta: "Neanche l’Ursus si fida più".
Un corteo ha poi manifestato per Trieste, creando disagi al traffico.
Davanti alla sede delle Generali, sulle Rive cittadine, i manifestanti hanno ironicamente chiesto di "assicurarci il futuro".
http://ilpiccolo.gelocal.it/multimedia/home/27547812