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NO AL GOVERNO DEI BANCHIERI

par PRC Padova

Publie le domenica 13 novembre 2011 par PRC Padova - Open-Publishing

NO AL GOVERNO CON LA CRICCA BERLUSCONIANA
ELEZIONI SUBITO!

Tremila miliardi di dollari sono stati spesi dai governi europei (16.000 miliardi
complessivamente dall’Europa, dagli Stati Uniti e dai paesi più sviluppati) per salvare le banche
dopo la crisi del 2008, crisi figlia della speculazione, dei bassi salari, della precarizzazione del
lavoro, delle privatizzazioni.

Una cifra enorme quasi equivalente al PIL europeo di un anno e più che sufficiente a mettere a riparo
dalla speculazione i debiti sovrani di tutti i paesi del mondo, il nostro compreso.

Si lascia che si sviluppi l’attacco speculativo contro i paesi più esposti per la fragilità dei loro
governi (vedi Italia) o delle loro economie: Grecia, Spagna, Portogallo ecc.; per imporre, sotto la
sferza dell’emergenza, politiche economiche e sociali altrimenti non proponibili.

Si indicano come capi di governo in Grecia, così come in Italia, esponenti delle alte burocrazie
finanziarie europee (Monti in Italia, Papademos in Grecia) con l’intento di nascondere dietro il
fumo della necessità imperativa della salvezza nazionale le politiche neoliberiste di sempre.

E’ grave che in questa trappola cada anche larga parte dell’opposizione che così rilegittima i partiti
di governo (PDL e LEGA) ed il loro personale politico, che ha portato al disastro economico e
sociale il nostro paese.

Non ci adattiamo né ci adatteremo alla sottrazione di democrazia che passa attraverso la nomina
degli economisti-banchieri a capi di governo, non come risultato del voto dei cittadini ma sotto la
pressione dei mercati finanziari, della Banca Centrale Europea e delle oligarchie che li governano.

SUBITO ALLE ELEZIONI PER UN GOVERNO CHE SIA IN GRADO DI PROPORRE
POLITICHE REALMENTE ALTERNATIVE ALLE PROPOSTE RINNOVATE DI MACELLERIA
SOCIALE DI TAGLI AI DIRITTI DEI LAVORATORI E DI ULTERIORI PRIVATIZZAZIONI.
LE NOSTRE PROPOSTE ALTERNATIVE ALLE LOGICHE EMERGENZIALI
E AI GOVERNI DEI BANCHIERI.

1) Vanno dimezzati gli stipendi dei parlamentari, eliminando gli enti inutili per stabilizzare
i precari del pubblico impiego e creare nuovi posti di lavoro per i giovani.

2) Ci vuole una patrimoniale sulle grandi ricchezze, la tassazione delle rendite finanziarie,
dei movimenti speculativi di capitale, il contrasto vero all’evasione fiscale. Si possono
recuperare 40 miliardi di euro da usare per ridistribuire reddito ai lavoratori, ai
pensionati, riqualificare il welfare, istituire il reddito sociale per i disoccupati e rilanciare
l’economia del paese.

3) Solo tagliando le grandi opere ambientalmente devastanti si recuperano 30 miliardi di
euro per fare politiche industriali e creare nuovi posti di lavoro nel risparmio energetico,
le fonti rinnovabili la mobilità sostenibile, il risanamento idrogeologico.

4) Vanno tagliate le spese militari per finanziare scuola, università, ricerca e riassumere i
precari che il governo Berlusconi ha licenziato.

5) Vanno contrastate le delocalizzazioni delle imprese, obbligandole a restituire i
contributi politici ricevuti.